Portaluppi’s Herbarium: la carta da parati che riprende le piante dell’architetto

Pictalab e Nicolò Castellini Baldissera hanno recuperato una serie di disegni botanici di Piero Portaluppi creando una carta da parati e una linea di mobili

Un ritorno alle origini per Nicolò Castellini Baldissera, interior desiger e patron di Casa Tosca, la nuova carta da parati realizzata con Pictalab e ispirata ai disegni botanici del celebre architetto Piero Portaluppi. Il genio dietro capolavori milanesi come Villa Necchi Campiglio, gli Arengari di Piazza Duomo, il Planetario e Casa Corbellini-Wassermann non era dopotutto altri che il suo bisnonno paterno. L’omaggio Portaluppi’s Herbarium costruito insieme alle fondatrici della milanese Pictalab, Orsola Clerici e Chiara Troglio, recupera così uno dei gioielli meno noti dell’architetto: le decorazioni del giardino d’inverno realizzate a mano per l’ingresso della quattrocentesca Casa degli Atellani di Corso Magenta acquistata dal senatore Ettore Conti, suo genero.

Herbarium Ottanio

Herbarium Ottanio

IL CAPOLAVORO DI PIERO PORTALUPPI E LA CARTA DA PARATI HERBARIUM

Quello che Portaluppi realizzò agli Atellani nei primi anni Venti (con l’aiuto di una studentessa dell’Accademia di Brera iscritta ai corsi di cent’anni fa) divenne uno dei suoi lavori più suggestivi, complice il ritrovamento e l’integrazione di affreschi originali del palazzo: un trionfo di piante sotto una grande tenda, con l’inserzione di geometrie Art Déco, motivi dell’estremo Oriente e trompe l’œil a tema floreale. Le fondatrici di Pictalab già da tempo lavoravano con Piero Castellini, padre di Castellini Baldissera, che abita in quella che è a tutti gli effetti una casa museo: “Orsola, visitando spesso la casa, aveva sempre detto di voler ricreare quella stanza“, racconta Clio Cueto di Pictalab ad Artribune.

Proprio dalla volontà di ricreare questa suggestione nasce la wallpaper presentata ad Alcova in occasione del Fuorisalone 2022. Il progetto – cui il team di Pictalab ha lavorato nel corso dell’ultimo anno – nasce dallo studio dei singoli elementi riprodotti sulla parete originale, dettagli e tecnica pittorica compresi, scomponendoli fino a creare una carta da parati raffinata, ora sul mercato: “Siamo andati a fare i rilievi per realizzare il progetto ridipingendo a mano tutte le piante dell’erbario, il prato e il tendaggio. Abbiamo scansionato tutto e creato dei file digitali che potessero farci da base una carta da parati customizzabile“, spiega Cueto. “Questo è il nostro primo progetto stampato, e non dipinto a mano ad hoc come facciamo di solito, ma non volevamo che fosse una semplice carta a rotoli: tutti gli spazi in cui inserire questa carta vengono comunque lavorati da noi secondo le esigenze del cliente, basandosi su otto combinazioni di trame e colori, quattro più classiche e quattro più pop, con colori come l’oltremare e l’ottanio”.

– Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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