Un’idea di design napoletano. Le ceramiche di Diego Cibelli a Capodimonte

Quali sono le caratteristiche del design napoletano? E come convivono in esso passato e presente? A fornire qualche risposta è il progetto di Diego Cibelli per il Museo e Real Bosco di Capodimonte

La cultura del progetto napoletana vive di vampate, occasioni, non è mai sistematica e organizzata, per certi versi potremmo dire che il design a Napoli si presenta occasionalmente e non è detto che sia un male. Nelle sue fiammate mediterranee rivela spesso originali ricerche che definiscono un’attitudine al progetto potente e peculiare, basti pensare all’opera di Ugo Marano, di Riccardo Dalisi, per comprendere come il design napoletano viva di una sua dimensione specifica e liminale sempre sospesa tra arte, artigianato e progetto. In un felice incontro con Benedetto Gravagnuolo, indimenticato protagonista e osservatore della scena napoletana, in occasione di una mostra che ho curato per il Plart di Napoli, si tentava di proporre una linea, un pensiero a sud rispetto alla cultura del progetto. Benedetto Gravagnuolo indicava una traiettoria sintetizzata in un riconoscibile Learning from South, una via poetica e materica per agganciare saperi, tecniche sedimentate da proiettare in un mondo iperconnesso e affaticato da un gusto e da una sensibilità ormai globalizzata. Gravagnuolo vedeva nella ceramica la materia per dare forma a una poetica conoscenza del progetto napoletano.

Diego Cibelli, Delizie Reali, 2022

Diego Cibelli, Delizie Reali, 2022

LA CERAMICA SECONDO DIEGO CIBELLI

Ripensando a quella felice intuizione rivedo in Diego Cibelli (Napoli, 1987), e nella sua estenuante e gioiosa ri-scoperta dell’argilla come materia fondante di una possibile poetica traiettoria a sud della cultura del progetto che scompagina i confini e le referenze, un efficace e concreto proseguimento della visione di Benedetto Gravagnuolo e di una tradizione tutta napoletana. Napoli e la Campania restano a tutt’oggi terre che non solo hanno preservato, ma hanno saputo anche sviluppare nel corso del tempo l’antichissima e futuribile arte della ceramica. Ricordo ancora l’emozionante grandezza della trasfigurazione fantastica della ceramica in arte praticata dal compianto amico e maestro Ugo Marano. Il lavoro di Diego Cibelli si inserisce in questa fervida tradizione continuamente tradotta, tradita e modellata come è nella natura stessa dell’argilla. È sintesi virtuosa della promettente traiettoria artistica di Cibelli il recente progetto sviluppato per il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli diretto da Sylvain Bellenger.

Diego Cibelli, Delizie Reali, 2022

Diego Cibelli, Delizie Reali, 2022

DIEGO CIBELLI A CAPODIMONTE

Delizie Reali è una commissione specifica nata per la riapertura della Stufa dei fiori, l’antica serra ottocentesca del Real Bosco di Capodimonte, restaurata e riqualificata come Tisaneria-Bistrot. Diego Cibelli ha sviluppato con grande eleganza e cura l’identità di questo nuovo spazio, progettando piatti, packaging, etichette per i prodotti, shopper di carta, borse, tovagliette, tessuti per i tavoli e le divise del personale. Un intervento complesso e ambizioso che segna la prima importante tappa del progetto Delizie Reali, che ha come obiettivo la valorizzazione, finalizzata al recupero e alla gestione, degli immobili e delle pertinenze della “Real Fruttiera” del Bosco di Capodimonte denominata Giardino Torre e della Serra. Un progetto che nasce dalla volontà di creare il primo agroecosistema urbano didattico, produttivo e ricreativo di Napoli a elevata sostenibilità, in un sito storico museale di altissimo pregio. A dare forma al progetto di Cibelli è stato lo studio della collezione di opere grafiche del conte Firmian conservata al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Queste sono state il punto di partenza per l’ideazione del logo e del coordinamento visivo creato per Delizie Reali. La collezione Firmian è costituita da 20mila esemplari, prevalentemente stampe, distribuiti in 227 volumi. Queste grafiche, con la loro identità dinamica, hanno permesso a Cibelli di proiettarsi sul paesaggio culturale napoletano dando vita a una carsica tradizione che si diffonde nella contemporaneità. Il progetto di coordinamento visivo che Cibelli ha ideato per Delizie Reali con l’aiuto grafico di Marco Gallo è l’espressione concreta di come i giacimenti culturali siano organismi viventi capaci di creare nuovi valori esperienziali e una più sostenibile cultura materiale con un potenziale narrativo. Il progetto di Cibelli esalta questa componente, coglie questa capacità di racconto con prodotti che oltre all’estetica sono innanzitutto espressione di un desiderio di collaborazione e d’individuazione di una continuità con la storia che è sempre fonte di scambio, dialogo e condivisioni.
Cibelli sottolinea come il progetto per Capodimonte abbia una natura connettiva capace di generare confronti e narrazioni basati su esperienze, intrecci di conoscenze, saperi, tecniche. “In quanto progettista, la mia ricerca artistica è fortemente influenzata dalla mia provenienza. Essa parte da due fondamentali punti: dallo scenario virtuoso del paesaggio italiano (inteso come laboratorio diffuso di know-how) e parte dai magnifici archivi che la storia italiana ha potuto produrre. Ritrovo nei miei luoghi di provenienza una ‘cultura motoria’, una cultura del fare che non vede interruzioni ma continuità, una cultura che tende a ibridare le esperienze, una cultura che ha come punto di inizio del progetto l’ideazione che nasce assieme al ‘fare con la materia’ e nel suo fare trova un potenziale evocativo capace di svelare le connessioni e le complessità del nostro tempo. La Stufa dei fiori è un luogo dove tutto ciò converge e dove tutto questo diventa realtà espressa“, dichiara Diego Cibelli.

Marco Petroni

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Marco Petroni

Marco Petroni

Marco Petroni, teorico e critico del design. Ha collaborato con La Repubblica Bari, ha diretto le riviste Design Plaza, Casamiadecor, ha curato la rubrica Sud su Abitare.it, è stato redattore di FlashArt. Collabora con l'edizione online di Domus. Curatore senior…

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