Le Archipedalate in bici tra le architetture di Milano. Dal Liberty al razionalismo fino a Vico Magistretti

La storica ciclofficina Rossignoli organizza per salutare l’inizio dell’autunno due passeggiate serali su due ruote per scoprire la storia di Milano attraverso le sue architetture e i cortili nascosti. Noi aggiungiamo un suggerimento in più: sempre in sella, sulle tracce di Magistretti

Di vite, la ciclofficina milanese Rossignoli ne ha attraversate molteplici. Al civico 71 di Corso Garibaldi, il negozio che oggi si colloca di diritto sulla mappa delle botteghe storiche della città apriva nel 1900. E in oltre un secolo di attività ha accompagnato la storia della città, dalla crisi del 1929 alle bombe su Milano durante la Seconda guerra mondiale, dal boom degli Anni ’50 – quando andare in bicicletta diventò necessità – alla Milano da bere degli Anni ’80, che invece rappresentarono per la bici un’uscita di scena.

La ciclofficina Rossignoli di Milano
La ciclofficina Rossignoli di Milano

La storia della ciclofficina Rossignoli di Milano

Oggi andare in bicicletta è diventata una scelta intelligente, sana, sostenibile sul piano economico e ambientale. E Rossignoli, attività ancora a conduzione familiare che nel 2021 ha ricevuto un Ambrogino, non ha mai accantonato la sua duplice identità: da un lato ciclofficina per la produzione (e la riparazione) di bici, dall’altro rivendita di grandi marchi e piccole realtà artigianali. Con un catalogo che spazia tra bici da città, da corsa e gravel. Ma il negozio, che propone anche servizio di noleggio rivolto a milanesi e turisti, è spesso promotore anche di iniziative che vogliono cementare il suo legame con la città.

Le Archipedalate di inizio autunno: tour in bici tra le architetture di Milano

Come le Archipedalate di inizio autunno, due tour guidati tra palazzi, storie e angoli nascosti alla scoperta dell’architettura di Milano. Passeggiate in bicicletta serali – si parte alle 19.30 dalla bottega – collettive e gratuite, fino a esaurimento posti (con iscrizione obbligatoria online). L’appuntamento è per il 25 settembre 2025, si replica il 9 ottobre. L’itinerario, pensato per tutti, si snoderà per circa due ore al seguito di una guida che accompagnerà la pedalata e dispenserà racconti; e per concludere, tappa conviviale all’Eroica Caffè, in zona Naviglio Pavese.

L’itinerario delle Archipedalate a Milano

In sella sulle due ruote, i partecipanti scopriranno una città fatta di cortili nascosti, contrasti tra antico e moderno, architetture che hanno fatto scuola in Italia e nel mondo. Dai quartieri Liberty agli edifici razionalisti, dalle architetture verticali della Milano contemporanea ai piccoli gioielli che si nascondono dietro un portone o all’angolo di una strada. “Un viaggio urbano che mescola design, storia e curiosità, alla ricerca di una Milano che spesso sfugge anche agli occhi di chi la vive ogni giorno”, sottolineano i promotori dell’iniziativa. Casco e luci obbligatori.

Vico Magistretti, Torre al Parco, Photo Stefano Suriano. Courtesy Fondazione Vico Magistretti
Vico Magistretti, Torre al Parco, Photo Stefano Suriano. Courtesy Fondazione Vico Magistretti

Il suggerimento in più: in bici tra le architetture di Vico Magistretti

Per chi volesse organizzare un tour in bicicletta personalizzato nella storia architettonica di Milano, però, abbiamo un altro suggerimento. A fornirci lo spunto è Vico Magistretti: la bici era il mezzo di trasporto preferito dell’architetto e progettista milanese scomparso nel 2006, tra i designer italiani più celebrati al mondo. Pedalando, dal suo studio di via Conservatorio raggiungeva tutta Milano: i suoi cantieri, gli showroom delle aziende che esponevano il nascente design italiano, gli studi degli amici architetti e artisti, il Palazzo dell’Arte dove contribuiva all’organizzazione delle Triennali. Proprio la Triennale Milano ha dunque scelto di omaggiarlo “disegnando” due itinerari da percorrere su due ruote per scoprire le più significative opere architettoniche di Magistretti in città, tra edifici pubblici e privati, piccoli e grandi, dal centro alla periferia. Dalla chiesa di Santa Maria Nascente al QT8 alla casa in Piazza San Marco, nel cuore di Brera, alla Torre al Parco Sempione, all’edificio residenziale con “tagli” alla Lucio Fontana in Via San Gregorio.

Livia Montagnoli

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