Verso Parigi 2024: il video dell’Olympic Aquatics Centre

Quattro piscine, una monumentale copertura lignea, strategie per la riduzione dei costi energetici: sono gli aspetti chiave del progetto dell'Olympic Aquatics Centre, per le Olimpiadi di Parigi. Il video

Mancano meno di cento giorni all’avvio ufficiale dei Giochi Olimpici 2024, che dopo un secolo esatto saranno di nuovo ospitati a Parigi: la cerimonia di apertura si svolgerà il 26 luglio prossimo.

L’inaugurazione dell’Olympic Aquatics Centre

In previsione dell’evento sportivo, già da tempo la capitale francese ha intrapreso una serie di interventi di rilievo urbanistico e architettonico, agendo in particolare sul fronte della riqualificazione del patrimonio esistente.

Segue un percorso autonomo la vicenda dell’Olympic Aquatics Centre (OAC) di Saint Denis, ovvero una delle poche opere realizzate ex novo per le Olimpiadi.

Ufficialmente inaugurato all’inizio del mese di aprile dal presidente Emmanuel Macron, il complesso sportivo formato da quattro piscine e progettato dagli studi VenhoevenCS e Ateliers 2/3/4/ sarà impiegato per le gare di tuffi, nuoto sincronizzato e per le qualificazioni di pallanuoto; durante le Paralimpiadi accoglierà gli allenamenti degli atleti.

Il progetto dell’Olympic Aquatics Centre per le Olimpiadi di Parigi 2024

Eredità permanente dell’attesa kermesse sportiva, la struttura è stata concepita nell’ottica di divenire un punto di riferimento per la comunità residente nella cittadina alle porte della capitale francese.

Tale richiesta ha indirizzato i progettisti verso puntuali scelte, a partire dal fronte energetico. A coronamento dell’impianto, infatti, è stato realizzato uno dei più vasti parchi solari del Paese: attraverso oltre 4.600 mq di pannelli fotovoltaici, l’OAC contribuirà alla produzione elettrica necessaria ai propri usi interni.

Sul fronte dei materiali, il legno è stato ampiamente impiegato nell’edificio; al primo colpo d’occhio degli spazi interni, a emergere è la copertura lignea concava, contraddistinta da uno spessore ridotto. 

Come progettisti, il nostro obiettivo era creare di più con meno: meno volume, meno materiali, meno energia, più connessione, più ispirazione per l’esercizio fisico, più natura, più flessibilità, più bellezza“, affermano i team dei due studi. E, al di sotto di questo monumentale tetto, le tribune possono riunire fino a 5000 spettatori: ciascuna delle sedute è stata realizzata con plastica riciclata al 100% raccolta dal quartiere. 

L’Olympic Aquatics Centre si è già aggiudicato il Grand Prix BIM d’Or e ha ricevuto Le Grand Prix du Grand Paris 2023.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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