Il super architetto Norman Foster lancia un corso per esperti in temi urbani 

Organizzato dalla Norman Foster Foudation, il Programme on Sustainable Cities è il corso per formare i leader delle città del futuro. Gli iscritti si occuperanno di città pilota: Atene, Bilbao e... San Marino

Il futuro della nostra società è il futuro delle nostre città, che sono la nostra più grande invenzione”. Norman Foster non ha dubbi sul fatto che l’umanità continuerà a vivere aggregata all’interno di grandi spazi urbani, malgrado il cambiamento climatico e nonostante le frequenti minacce di catastrofi naturali. E per questo il celebre architetto britannico ha deciso di offrire alle nuove generazioni gli strumenti adatti per affrontare le sfide del futuro, nella costruzione e gestione delle città di domani.
Nasce così il Norman Foster Institute on Sustainable Cities, un vero e proprio corso di formazione organizzato dalla Norman Foster Foundation, che dal 2017 ha sede a Madrid. Nella capitale spagnola, infatti, l’architetto britannico – 88 anni splendidamente portati – ha presentato il progetto educativo negli spazi della Fondazione Arquia, entità finanziaria per architetti e professionisti del settore, la cui nuova e bellissima sede si trova in un’ex stamperia ristrutturata di recente da Emilio Tuñon, autore tra l’altro anche della neonata Galleria delle Collezioni Reali. 

Norman Foster guida l’istituto per imparare a gestire le città 

Chiaro, lucido ed entusiasta, Lord Foster ha lanciato una proposta concreta per rispondere alla necessità urgente di formare le nuove generazioni affinché possano convertirsi nei futuri leader delle città attuali, e delle tante altre che si costruiranno nei prossimi anni. “La nostra maniera di disegnare le città determinerà lo stile di vita dell’umanità intera nel futuro, tenendo in conto l’aumento della popolazione”, ha spiegato il progettista a una platea composta da giovani studenti e da affermati professionisti spagnoli. “Lo sviluppo urbanistico del pianeta avanza in maniera rapidissima: entro 2025 tra Asia ed Africa si getteranno le basi per la costruzione di 17 città delle dimensioni di Madrid, città che esploderanno nel giro di venticinque anni”.
È urgente perciò disegnare nuovi spazi urbani efficienti e sostenibile, evitando gli errori del passato, prendendo spunto dalle lezioni della storia (per esempio, le ricostruzioni dopo grandi incendi o i terremoti) e ispirandosi a realtà urbane con aspetti positivi come “Madrid, una città per passeggiare; Vienna, dove la politica di public housing è un autentico successo; o Singapore, dove l’immersione nella natura contribuisce a temperare il clima in città e sull’isola”, ha spiegato Foster. 

La prima edizione del Norman Foster Institute

A partire da gennaio 2024 una trentina di giovani provenienti da tutto il mondo si riuniranno a Madrid per partecipare alla prima edizione del Norman Foster Institute on Sustainable Cities, diretto dal Premio Pritzker insieme con Kent Larson, direttore del City Cience Group al Mit Media Lab. Il corso, della durata di un anno, è basato sulla combinazione di studi accademici e di laboratori pratici, dove le abilità di leadership e le capacità di comunicazione sono tra i requisiti fondamentali. La sostenibilità delle città passa infatti anche attraverso un approccio di carattere multidisciplinare, che comprende anche la gestione del patrimonio artistico e monumentale. I docenti del corso sono infatti esperti internazionali di diverse discipline, tra i quali non mancano personalità come Hans Ulrich Obrist, noto critico d’arte svizzero e direttore della Serpentine Gallery di Londra, e, per restare in ambito spagnolo, Estrella De Diego, cattedratica di storia dell’arte dell’Università Complutense e fra le massime studiose dell’opera di Picasso. 

Le Città Campione 2024: Atene, Bilbao e San Marino

Durante il primo anno, gli studenti affronteranno lo studio urbanistico e sociale di tre città campione (per ora solo in ambito europeo): in collaborazione con le rispettive amministrazioni pubbliche, elaboreranno proposte concrete di intervento in ambito locale a breve termine, ma anche un masterplan di carattere universale, applicabile a qualunque realtà urbana. Il caso Atene è emblematico in quanto capitale europea oppressa dal traffico privato, con scarse infrastrutture, poco verde e dati ambientali allarmanti come la produzione di 5 tonnellate di Co2 annue pro capite. Bilbao, invece, è una città di medie dimensioni, sorta in un ambiente post-industriale, con una buona sostenibilità che si trova, però, ad affrontare il problema dell’aumento di popolazione anziana, che spesso vive nell’isolamento. San Marino, infine, è un esempio di micro-stato, enclave storico che si sviluppa in un ambito territoriale ridotto e di difficile accesso; con un 75% di traffico privato, una produzione annua di 8,2 tonnellate di Co2 per persona e 1,8 milioni di visitatori annui, a fronte di una crescita esigua della popolazione locale. “Nel centro storico di San Marino – commenta Foster, con un pizzico di amarezza – resiste oggi un solo negozio di fruttivendolo”.

Norman Foster Foundation, conferenza. © Pablo Gómez-Ogando / Norman Foster Institute
Norman Foster Foundation, conferenza. © Pablo Gómez-Ogando / Norman Foster Institute

Madrid una città con energia ed etica del lavoro

Negli ultimi vent’anni, del resto, l’archistar britannico – Premio Pritzker e maestro dell’hi tech contemporaneo – si è speso spesso in prima persona per realizzare progetti di carattere ambientale e sociale, con i piedi piantati per terra e una visione umanitaria a largo raggio. L’Essential Homes Reserch Projects, ovvero gil edifici per rifugiati e per popolazioni nomadi presentati alla Biennale Architettura 2023, e gli studi per il processo di ricostruzione della città di KharKiv, la seconda più grande d’Ucraina, pesantemente distrutta dalla guerra, sono solo alcune delle più recenti iniziative di caratteresocio-umanitario firmate sir Norman.
Foster è legato a Madrid (e alla Spagna) non solo per le radici spagnole di sua moglie, la psicologa, editrice e gallerista Elena Ochoa. Nel 2017, in un’elegante palazzina del quartiere residenziale di Almagro, la Fondazione Foster ha aperto il suo headquarter, spazio di studio e di raccolta dell’attività del celebre architetto. “Madrid è una città fantastica – ha dichiarato Foster – con uno stupendo background accademico, un’energia intensa, un’etica del lavoro e grande spirito sociale. A Madrid spero che l’Institute On Sustainable Cities possa crescere e diventare sempre più influente a livello internazionale”. E a Madrid l’architetto britannico sta lavorando in questi anni anche al progetto ristrutturazione del celebre Salón de Reinos, tra le poche vestigia sopravvissute dell’antico Palazzo del Retiro e futuro nuovo spazio espositivo del Museo del Prado

Federica Lonati

www.normanfosterfoundation.org

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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