WEGIL a Roma: Il bilancio di un anno e la presentazione di una mostra di fotografia

Un anno di gestione, nuovi interventi di restauro, una ricca programmazione e una mostra di fotografia, questo è quanto è stato presentato al WEGIL

Da un anno la Casa della Gioventù Italiana del Littorio di Trastevere ha ripreso vita grazie all’intervento della Regione Lazio. Progettato dall’architetto Luigi Moretti a partire dal 1933 e inaugurato nel 1937, l’edificio doveva offrire gli ambienti e l’attrezzatura per l’educazione e la preparazione politico-militare e ginnico-sportiva, nonché l’assistenza sanitaria e sociale della gioventù. Dopo il restauro, l’opera è stata riaperta al pubblico l’8 dicembre 2017, con la nuova denominazione WeGil e con la gestione affidata alla società regionale LAZIOcrea. “La costruzione rientra in una strategia di riconsegna alle persone e al mondo di bellissimi luoghi, per troppi anni chiusi, che abbiamo voluto riaprire nel corso di questi anni come il Castello di Santa Severa e l’ex docce del quartiere Garbatella ora Moby Dick, proseguiremo finanziando e sostenendo l’apertura di una biblioteca nel cuore della Romanina in un manufatto requisito al clan dei Casamonica”, dichiara il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, in conferenza stampa. “Questa strategia di offrire nuovi spazi all’aggregazione è parte di un’idea di società solidale che non si inventa in un giorno, ma la si realizza solo collocando nella città poli di incontro e di attrattività culturale, di promozione culturale creativa che la rendono più solidale. Prima di Natale pubblicheremo due bandi per un totale di 10 milioni di euro, sempre a pareggio di bilancio, per sostenere i luoghi della cultura e riempirli di eventi e contenuti di qualità”.

LA GESTIONE

A dicembre 2017 abbiamo aperto questo spazio e da allora abbiamo avuto oltre 45 mila presenze attive, centinaia di attività, ed è diventato un polo di riferimento anche multi disciplinare come voleva essere. Si è spaziato da grandi festival a mostre come quella di Steve McCurry, a concerti, a festival per le band giovanili dei licei, a presentazioni di libri, a iniziative come quella di ieri con le scuole sul tema della legalità e dell’antimafia”, dichiara ad Artribune Albino Ruberti, Capo Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio con una ventennale esperienza menageriale come amministratore delegato di realtà culturali come Zètema Progetto Cultura S.r.l. e di Civita Cultura. Diverse sono le novità e le gli eventi in programmazione fino al prossimo Natale, partendo con la mostra delle fotografie di Massimo Sestini, visitabile fino al 10 marzo 2019, quella su Pasolini e Gli anni del Male – 1978/1982. “Tra le novità l’apertura del venerdì e del sabato sera con eventi dedicati alla musica, al teatro e allo spettacolo che abbiamo selezionato con avviso pubblico dando la possibilità ad associazioni e soggetti terzi di partecipare con una programmazione quadrimestrale, abbiamo così 12 soggetti coinvolti con 24 appuntamenti”. Oltre ad attività enogastronomiche con Arsial e Agro Camera, “questo vuole essere uno spazio multifunzionale aperto a tutte le associazioni della città e del territorio, per cui tramite un avviso permanente mettiamo a disposizione gratuitamente a soggetti terzi spazio e servizi, per iniziative e spettacoli”.

Roma, presentazione della mostra l'Aria del Tempo del fotografo Massimo Sestini, nella foto il Presidente della Regione Nicola Zingaretti 2018 12 07 © Niccolò Cambi/Massimo Sestini

Roma, presentazione della mostra l’Aria del Tempo del fotografo Massimo Sestini, nella foto il Presidente della Regione Nicola Zingaretti 2018 12 07 © Niccolò Cambi/Massimo Sestini

IL PIANO DI RECUPERO DELL’INTERO EDIFICIO

Presentiamo il piano esecutivo di recupero dell’intero edificio, che prevede interventi strutturali che recupereranno tutto il corpo dell’edificio da qui alla primavera 2020”, dichiara ad Artribune Ruberti. Saranno così inserite così tre funzioni nuove: la Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté, già sostenuta dalla Regione che in parte verrà trasferita qua, con corsi di formazione e una sala cinema; una parte destinata alla formazione professionale non solo per tutto il personale della Regione e degli enti partecipati, ma anche aperta a soggetti terzi con strumenti innovativi e alta tecnologia; e poi una scuola con Arsial per la ristorazione e l’enogastronomia per dare l’opportunità di una formazione a prezzi contenuti in questo settore in crescita. La finalità di queste nuove funzioni è anche di generare quelle entrate che consentiranno alla struttura di autofinanziarsi e sostenere così tutte le attività culturali. “Quello che presentiamo è un investimento di ulteriori due milioni con un cronoprogramma che prevede a gennaio di concludere i progetti esecutivi e l’apertura delle gare. I piani saranno aperti progressivamente già nell’autunno 2019 e la conclusione dei lavori è prevista per aprile 2020”.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA

Siamo abituati a vedere immagini dall’alto scattate da droni e satelliti, ma nelle foto di Massimo Sestini, esposte al WeGil nella sua personale L’aria del tempo, è possibile rivedere la componente umana e artistica che rende le foto uniche. Nella mostra curata da Alessandra Mauro e organizzata da Contrasto, sono presentate circa 40 fotografie che ritraggono fatti di cronaca, bellezze naturali, drammi, avvenimenti politici, tragedie e momenti di svago. “Decido all’ultimo minuto di ritrarre un evento per poterlo raccontare da un punto di vista che rimanga nelle mente delle persone, e per farlo utilizzo la fotografia che è il documento comunicativo più immediato e più profondo”, spiega ad Artribune Massimo Sestini. “Incredibile aver scoperto che per arrivare così in profondità a volte riesci a farlo stando lontano, a migliaia di metri di altezza, perché le foto così ti mostrano cose che dal basso non riesci a vedere. Si può così raccontare la vita da un punto di vista diverso”. Prendendo spunto dalle foto e dalla visione spesso zenitale della realtà, il Presidente della Regione Lazio afferma di condividere “l’idea di abituarci a vedere le cose da un altro punto di vista, di non essere categorici o assertivi di come si vede la vita, sapendo che tutto è soggettivo”.

Ilaria Bulgarelli

WEGIL
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Ilaria Bulgarelli

Ilaria Bulgarelli

Ilaria Bulgarelli (Roma, 1981) ha studiato presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, conseguendo la laurea triennale in Ingegneria Edile, poi presso “Sapienza Università di Roma”, per terminare i suoi studi con la laurea specialistica in Architettura. Un mix…

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