Coffey Architects: la giovane promessa from the UK

Gli Young Architect of the year 2012 UK sono i Coffey Architects. La notte del 4 dicembre si è infatti svolta la cerimonia di premiazione dell’annuale celebrazione dell’architettura british organizzata da BD. Tra i numerosi premi a nomi più o meno conosciuti, tra gli altri Stanton Williams (Public Realm YA), Allford Hall Monaghan Morris (Housing Architect YA) e Adam Khan Architects (Sports & Entertainment YA), la nostra attenzione va alla giovane promessa.

A contendersi il premio erano in cinque, tutti rigorosamente britannici, under 40 e di belle speranze. Una rosa di candidati a ben guardare non troppo diversificata, tanto che stringendo il cerchio, eliminati gli 00:/ (almeno loro vantavano un guizzo di sperimentazione), Bell Phillips Architects (una buona ricerca sull’housing low cost), vPPR Architects (attenzione all’ambiente e alla progettazione responsabile), nella lotta all’ultimo progetto col vincitore è rimasto Hayhurst and Co., una practice molto vicina alla filosofia di Coffey Architects: molti progetti di interni, puliti, con estrema cura del dettaglio, una buona attenzione alla qualità spaziale. Insomma, la giuria è rimasta compostamente abbottonata sulla scelta, esibendo un impeccabile stile british e aggiudicando il premio grazie all’“energia e alla professionalità della presentazione” e per merito delle due piccole librerie realizzate da Coffey Architects, che gli hanno regalato anche lo Small project Architect YA.
C’è sempre, però, una lezione da imparare dai nostri colleghi inglesi, che parte dal fatto che sono stati giudicati edifici realmente realizzati da architetti under 40, in un mondo dove almeno per ora le cose sembrano continuare a girare per il verso giusto, e finisce guardando i progetti dello studio vincitore e apprezzandone la precisione, la correttezza di realizzazione e l’amore per i piccoli spazi ben fatti, non ci esaltiamo certo, ma tanto basta.

8 Folded House Coffey Architects: la giovane promessa from the UK

Coffey Architects – Folded House

Le due librerie infatti sono squisitamente accoglienti e intime, cosy per dirla all’inglese, ma con un ampio respiro spaziale. Nella BFI Library di Londra, realizzata nel 2011, partendo da un budget molto limitato sono riusciti a risolvere un problema di luce, suono e bisogno di privacy con elementi a soffitto realizzati con maglie metalliche, che creano un’atmosfera contemplativa, calda e intima. In Box Box, invece, un intervento su una scuola esistente di Kentish, sono stati sufficienti colori, luce naturale e doppie altezze a dare a questo micro-spazio, creato per la lettura e le performance dei bambini, una personalità giocosa e familiare.
Elementi molto semplici, ben dosati e intrecciati con maestria anche per i progetti residenziali, tra cui Ad++ House, una piccola residenza privata a York che, con i suoi spazi luminosi, si è aggiudicata anche il Double Riba Award Winner 2012, e la Folded House, anch’essa una nicchia accanto alla dominante casa vittoriana, ma ben giocata, grazie alle molteplici prospettive interne che ruotano intorno alla scala in legno.
Uno studio di soli sei ragazzi fondato nel 2005 da Phil Coffey e che si sta affacciando alla Cina con un progetto per uffici di grandi dimensioni a Quingdao. Ora aspettiamo di vedere cosa succederà con il salto di scala.

Federica Russo

coffeyarchitects.com

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Federica Russo

Federica Russo

Federica Russo (Lecce, 1983) è architetto e scrittrice freelance. Dal 2006 a oggi ha collaborato nella redazione e scritto articoli per diverse testate d’architettura tra cui presS/Tletter, presS/Tmagazine, Artribune sezione architettura, Compasses, L’Arca. Si è laureata presso l’Università “la Sapienza”,…

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