10 videogiochi da attendere col fiato sospeso durante l’estate 2025 

Tra metropoli aliene, ambientazioni gotiche e tombe antropomorfe, abbiamo selezionato i videogiochi più interessanti tra gli annunci di questa estate, dallo State of Play di PlayStation alla Summer Game Fest

L’inizio dell’estate è tradizionalmente periodo di annunci per l’industria del videogioco, e anche nel 2025 è stato ricco di eventi online colmi di trailer e demo (versioni dimostrative). Artribune ha quindi selezionato (dopo averli provati soprattutto durante l’ultimo Steam Next Fest) 10 videogiochi di prossima uscita presentati nelle dirette State of Play della console Sony PlayStation, Media Indie Exchange (MIX) Summer Game Showcase e Day of the Devs, Women-Led Games, Latin American Games Showcase, Frosty Games Fest e PC Gaming Showcase, a loro volta parte del cosiddetto Summer Game Fest
 
Matteo Lupetti 

Airframe Ultra 

Dopo il videogioco di esplorazione postumana Rain World (2017) e le sue espansioni tra cui la recente The Watcher, Videocult propone qualcosa che ci pare totalmente diverso. Airframe Ultra è un videogioco fantascientifico di corse e combattimenti a piedi e a bordo di moto volanti (hoverbike) ambientato in un futuro derelitto e violento. La grafica è volutamente in stile “retro”, con modelli 3D realizzati con pochi poligoni (low poly) e superfici (texture) a bassa risoluzione. Fedelmente a questo spirito “vecchia scuola”, Airframe Ultra permetterà anche di giocare in più persone sulla stessa macchina, condividendo lo schermo in quella modalità detta “splitscreen” ormai in gran parte abbandonata dalle produzioni della grande industria videoludica a favore del solo gioco online. 

Airframe Ultra di Videocult e Akupara Games sarà disponibile (almeno) per Windows. 
 
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Baby Steps 

Baby Steps, già inserito da Artribune tra i videogiochi da attendere nel 2025, è un gioco incentrato su una singola azione, tanto comune da passare quotidianamente quasi inosservata: camminare. Due tasti ci permettono di sollevare le due gambe, mentre la levetta del gamepad controlla lo spostamento del nostro baricentro per effettuare quella “caduta controllata” che in effetti è la nostra camminata, un ritmico cedere alla gravità per poi vincerla come spiegato da Richard Panek ne Il mistero sotto i nostri piedi (Raffaello Cortina Editore, 2020). Restano i dubbi sulla prospettiva neoliberista con cui il videogioco pare discutere di persone disoccupate e NEET (quelle che né lavorano né studiano) come il protagonista Nate, trentacinquenne rappresentato da Baby Steps come un bambinone viziato dalla madre e costretto per la prima volta a imparare (letteralmente) a camminare da solo. 

Baby Steps di Gabe Cuzzillo, Maxi Boch, Bennett Foddy e Devolver Digital sarà disponibile dall’8 settembre 2025 per Windows e PlayStation 5. 
 
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Bernband 

Tra i videogiochi di questa lista, Bernband è l’unico di cui non abbiamo potuto provare una versione dimostrativa. Abbiamo deciso comunque di includerlo perché si tratta di un rifacimento, espanso, di un videogioco molto noto (e omonimo): Bernband di Tom van den Boogaart (2014). Il primo Bernband è tra le opere fondative della tradizione degli “walking simulators” (simulatori di passeggiata), e nel 2022 fu inserito dall’autorevole sito specializzato Rock, Paper, Shotgun alla ventesima posizione della sua classifica dei 100 migliori videogiochi per computer mai realizzati. Nel nuovo Bernband, come nell’opera orginale, camminiamo in una metropoli aliena, tra la folla dei suoi abitanti e alla scoperta dei suoi segreti, senza sfide, punteggi o obiettivi

Bernband di Tom van den Boogaart e Sokpop Collective sarà disponibile almeno per computer, ma non ci sono ancora piattaforme specifiche annunciate. 
 
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Cairn 

Ci sembra diventare sempre più rilevante, e ormai degno di studio, il filone di videogiochi incentrati sullo scalare rilievi e muoversi su terreni impervi, e soprattutto sul riconoscere o scegliere il miglior percorso da compiere. Potremmo definirli, richiamando altri termini inglesi usati per nominare le tradizioni videoludiche, “climb ‘em up”. Insomma, videogiochi di arrampicata. Videogiochi come The Legend of Zelda: Breath of the Wild (Nintendo, 2017) e il suo seguito The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom (Nintendo, 2023), Death Stranding (Kojima Productions, Sony, 505 Games, 2019) e il nuovo Death Stranding 2: On the Beach (Kojima Productions, Sony, 2025) e titoli più piccoli come A Short Hike (Adam Robinson-Yu, 2019), Sable (Shedworks e Raw Fury, 2021) e Baby Steps presente in questa stessa lista, e con forse un capostipite comune in Shadow of the Colossus (Sony, 2005). Ci sono anche videogiochi letteralmente di arrampicata, come Jusant (Don’t Nod, 2023) e questo Cairn. Se in Jusant seguiamo una via ferrata, e le storie della cultura che l’ha creata, in Cairn dobbiamo però decidere noi il percorso, scegliendo a ogni passo dove e come posizionare individualmente gli arti della protagonista, dove piazzare le soste e come gestire le nostre risorse. 

Cairn di The Game Bakers sarà disponibile per Windows e PlayStation 5 a partire dal 5 novembre 2025. 
 
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Consume Me 

Consume Me trasforma in piccoli momenti ludici (minigiochi) le attività quotidiane di una giovane donna che decide di mettersi a dieta. La traduzione del corpo umano in un’entità computabile, i processi di quantificazione propri del videogioco e la gamificazione (la riduzione in punteggi, sfide, obiettivi da raggiungere) della dieta e più in generale della vita umana vengono qui adottati per essere messi in crisi. E così viene in qualche modo messo in crisi il medium stesso, come accade in Indika (Odd Meter e 11 bit studios, 2024), uno dei migliori videogiochi dello scorso anno secondo Artribune. Già dalla demo è chiaro perché Consume Me abbia vinto il Seumas McNally Grand Prize (il premio principale), il Nuovo Award (per l’opera più innovativa) e il Wings Award (per giochi notevoli sviluppati da donne e membri di altri generi marginalizzati) all’edizione 2025 dell’Independent Games Festival

Consume Me di Jenny Jiao Hsia, AP Thomson, Jie En Lee, Violet W-P, Ken “coda” Snyder e Hexecutable sarà disponibile per Windows e Mac il 25 settembre 2025. 

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Downhill 

Downhill è un videogioco di ruolo d’azione fantasy in cui interpretiamo non la protagonista, la nostra avatar nel videogioco, ma l’entità che la controlla, cioè noi stessi nel nostro ruolo di persone videogiocanti, di voce nella testa del personaggio principale. Downhill promette di incentrarsi proprio su questa relazione tra chi gioca e chi viene giocato. Potremo tentare di sottomettere brutalmente la protagonista, usandone liberamente il corpo e ignorando la sua volontà, o potremo costruire con lei un’amicizia, come la costruivamo con la martire protagonista di Superbrothers: Sword & Sworcery EP (Superbrothers, Capybara Games e Jim Guthrie, 2011). Anche nei combattimenti contro i nemici ci viene data possibilità di scelta, perché possiamo decidere se finirli o risparmiarli, con conseguenze sulla progressione del gioco. 

Downhill di Sisterhood Games sarà disponibile per Windows alla fine del 2026, e ha concluso con successo una campagna di finanziamento diffuso su Kickstarter. 
 
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Prison of Husks 

Prison of Husks è un soulslike, cioè è ispirato a opere dello studio giapponese FromSoftware come Dark Souls ed Elden Ring, videogiochi noti per la loro difficoltà e per la narrazione frammentata di mondi collassati, o al collasso. La sua direzione artistica rimanda invece alle console degli anni 90, soprattutto alla prima PlayStation. È una combinazione che ricorda il “demake”, cioè remake in uno stile del passato, di Bloodborne (FromSoftware, Sony, 2015) Bloodborne PSX pubblicato nel 2022 da LWMedia (Lilith “b0tster” Walther e Corwyn Prichard). E come Bloodborne PSX, Prison of Husks è principalmente sviluppato da una donna, e in particolare da una donna trans. A dimostrazione di come i mondi malinconici e ostili dei soulslike, abbinati alle meccaniche e alla grafica ugualmente ostili e malinconiche delle vecchie console, risuonino con l’esperienza e le speranze di certe comunità. 

Prison of Husks di Glass Head Dolls (Tammy “hexosphere” Morley, Apno Delgado, Sam Lamont), finanziato da WINGS, sarà disponibile per Windows. 

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The Little Tomb: The Maholova Club and the Search for a Dead Body 

The Little Tomb: The Maholova Club and the Search for a Dead Body è la storia di una giovane tomba antropomorfa con l’aspetto di un’antica sepoltura a tumulo (un kofun). E questa giovane tomba (o forse, questa giovane persona convinta di essere una tomba) è alla ricerca di un cadavere da seppellire dentro se stessa. Il tono di questo videogioco esplorativo è però più giocoso e bizzarro che macabro, e anzi nei testi e nella direzione artistica riprende l’animazione per l’infanzia. La demo, per esempio, racconta come trascorrono una giornata al parco giochi il protagonista e il suo amico Haniwa, rappresentato come una di quelle figure di terracotta parte dei corredi funerari delle tombe a tumulo nel Giappone del III-VI secolo d.C. (un haniwa, appunto). 

The Little Tomb: The Maholova Club and the Search for a Dead Body di CavyHouse e Playism (Active Gaming Media) sarà disponibile per Windows nel 2025.

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Wander Stars 

Wander Stars è una versione giocabile degli anime shonen, quei cartoni animati giapponesi solitamente tratti da lunghe saghe a fumetti pensate per un pubblico di adolescenti maschi e incentrate su combattimenti, arti marziali e poteri magici. Il suo principale riferimento è, in effetti, la serie di Dragon Ball (1984-1995) creata da Akira Toriyama. In ognuno degli episodi in cui Wander Stars è diviso, appunto come se fosse una serie animata, la protagonista e i suoi compagni esplorano una mappa incontrando eventi e sfidando nemici in particolari scontri a turni. In questo gioco possiamo imparare ed equipaggiare parole (sostantivi che indicano azioni e aggettivi che li modificano) e creare i nostri attacchi combinandole in mosse come un “Super Fire Punch”. Inoltre, il gioco ci premia se non esageriamo, se invece di azzerare totalmente i punti vita degli avversari facendoli svenire diamo loro la possibilità di arrendersi. 

Wander Stars di Paper Castle Games e Fellow Traveller sarà disponibile per PC e Nintendo Switch a partire dall’1 agosto 2025. 
 
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Winnie’s hole 

Da gennaio 2022 è entrato nel pubblico dominio il personaggio di Winnie the Pooh, su cui dal 1961 Disney esercitava controllo esclusivo. E alcune persone provano un piacere infantile nel violare un’opera pensata per l’infanzia: così sono nati i film dell’orrore di Rhys Frake-Waterfield, Winnie the Pooh-Sangue e Miele (2023) e Winnie the Pooh-Tutto sangue e niente miele (2024). E così nasce anche Winnie’s Hole, un videogioco di combattimenti a turni e roguelite (il gioco ricomincia da capo quando moriamo e ogni partita è diversa, ma è possibile sbloccare potenziamenti permanenti) con elementi di deckbuilding, cioè in cui le azioni tra cui possiamo scegliere sono estratte casualmente da una riserva che cresce e si evolve in base alle nostre scelte, come se fossero carte pescate da un mazzo personalizzabile. Qui Winnie the Pooh è mostruosamente mutato e in parte controllato da un simbionte che ne sta invadendo il corpo, ma la cosa interessante è che noi interpretiamo proprio questo organismo ospite

Winnie’s Hole di Twice Different uscirà per WIndows nel 2025. 
 
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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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