Password. Seconda puntata del video-podcast per immaginare il futuro

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Dopo Saul Marcadent, è Caroline Corbetta a prendere la parola per la seconda puntata del video-podcast ideato da Federico Pepe per Le Dictateur. Con la parola d’ordine “Semplicità”.

Una password per leggere il mondo dell’arte, questa volta con la voce dell’attrice Margherita Di Rauso. Il testo è invece di Caroline Corbetta, che qui risponde alle nostre domande.

Con quale aggettivo definiresti il tempo, il tuo tempo trascorso durante il lockdown, e perché?
È stato un tempo presente. Non ho contato i giorni che passavano, né cercato di prevedere quanti ne mancassero, ho letto Moby Dick, ho ascoltato il ronzio delle api, ho scoperto di avere un diabete autoimmune e ho imparato a convivere con la malattia, ho piantato rose e lenticchie con mia figlia e ho polemizzato su tutto con mia madre, ho fatto poco e pensato molto, ho sospeso il progettare e mi sono rifiutata di fare previsioni, non sono voluta scappare nel futuro per stare completamente dentro al tempo presente e cercare di comprendere il cambiamento.

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C’è qualcosa che questo lockdown ti ha insegnato? Che hai riscoperto? O, al contrario, qualcosa che invece ora ritieni meno importante rispetto a prima?
Avendo passato il confinamento nella natura, ho visto la sua inesorabile vitalità avanzare ogni giorno, nel passaggio dall’inverno alla primavera, noncurante della morte, altrettanto quotidiana, di migliaia di persone. È stato atroce e meraviglioso.

Quanto e come l’emergenza sanitaria ha influenzato l’editoria e/o la curatela?
Lo spostamento online di tanti (troppi?) progetti dettato dall’emergenza è stato talvolta isterico, non necessario, come se alcune persone e istituzioni temessero di smettere di esistere non apparendo sui canali social e, non avendo niente di significativo e autentico da proporre, invece di condivisione di senso, hanno generato solo rumore di fondo. D’altro canto l’emergenza è servita al sistema dell’arte per fare un balzo in avanti sul digitale, specialmente in Italia, dove la situazione era piuttosto arretrata. Però il digitale adesso deve diventare uno degli strumenti per attivare una nuova reciprocità.

Come immagini il futuro immediato di questi due ambiti?
Meno mercato e meno classifiche. Più ricerca e più competenza. Più che una previsione, un auspicio per tutti gli ambiti umani.

Marco Enrico Giacomelli

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Password, il video-podcast per immaginare il futuro – Saul Marcadent

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Marco Enrico Giacomelli
Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et filiations foucaldiennes en Italie: l’operaïsme en perspective" (Paris 2004; trad. sp., Buenos Aires 2006; trad. it., Roma 2010), "Another Italian Anomaly? On Embedded Critics" (Trieste 2005), "La Nuovelle École Romaine" (Paris 2006), "Alex Pinna. Ogni cane è il mio cane” (Cinisello Balsamo 2007, con Andrea Bellini e Marco Senaldi), "Un filosofo tra patafisica e surrealismo. René Daumal dal Grand Jeu all'induismo" (Roma 2011), "Di tutto un pop. Un percorso fra arte e scrittura nell'opera di Mike Kelley" (Milano 2014), "Un regard sur l’art contemporain italien du XXIe siècle" (Paris 2016, con Arianna Testino), "Valerio Berruti. Paradise lost" (Cinisello Balsamo, 2018), "Ma dove sono le opere d'arte?” (Roma 2023). In qualità di traduttore, ha pubblicato testi di Marc Augé, Nicolas Bourriaud, Gilles Deleuze, Boris Groys e Jean-Jacques Revel. Nel 2014 ha curato la mostra (al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano) e il libro (edito da Marsilio) "Achille Compagnoni. Oltre il K2". Nel 2018 ha curato la X edizione della Via del Sale in dieci paesi dell'Alta Langa e della Val Bormida. Ha tenuto seminari e lezioni in numerose istituzioni e università, fra le quali la Cattolica, lo IULM, l'Università Milano-Bicocca e l'Accademia di Brera di Milano, la Libera Università di Bolzano, l’Alma Mater di Bologna, la LUISS di Roma, lo IUAV e Ca' Foscari di Venezia, l'Accademia Albertina di Torino. Dal 2015 al 2022 ha redatto (insieme a Massimiliano Tonelli) la sezione dedicata all'arte contemporanea del rapporto annuale "Io sono cultura" prodotto dalla Fondazione Symbola. Insegna Critical Writing alla NABA di Milano. È cofondatore di Artribune, di cui è stato direttore responsabile dal 2011 al 2022 e vicedirettore editoriale dal 2011 a marzo 2023.