La movida del Museo MAXXI di Roma fa arrabbiare i residenti. Proteste, striscioni, reclami

A disturbare la quiete pubblica sarebbero ovviamente non le attività del museo, ma il frastuono del ristorante Mediterraneo coi suoi eventi e la musica dal vivo

Il museo firmato da Zaha Hadid si contraddistingue per la capacità di inserirsi nel tessuto urbano attraverso una soluzione architettonica che non invade ma amplia lo spazio, creando una zona di “respiro” nel quartiere, tra aree giochi, di studio e di ristoro. Una particolarità che ha riscosso sin da subito un gran successo nella zona del Flaminio a Roma, tanto da diventare il nuovo punto di riferimento per famiglie e ragazzi. E pensare che quella grande piazza (Piazza Alighiero Boetti) non doveva esserci, perché lì doveva crescere un altro edificio del museo che poi non venne realizzato. In questa piazza da qualche tempo però c’è la soddisfazione dei residenti di giorno e la loro disperazione di sera. Se dal piazzale antistante il museo si guarda in direzione di via Masaccio si possono notare una serie di striscioni affissi su finestre e balconi che urlano dissenso verso la “mala – movida” del locale che ha sede proprio su Piazza Boetti. Locale che tra musica ad alto volume e schiamazzi avrebbe favorito l’inquinamento acustico della zona. Una diatriba che da tre anni infiamma gli animi dei cittadini contro i gestori. Il locale si chiama Mediterraneo e, chiariamolo, non c’entra direttamente col museo, però fa parte del museo a livello strutturale nel senso che le mura sono quelle del museo (o meglio di una delle sue ali) e il rapporto di affitto è con la Fondazione Maxxi la quale ha assegnato la gestione a questi conduttori e dunque una certa responsabilità indiretta ce l’ha.

LE PROTESTE CONTRO LA MALA – MOVIDA DEL MAXXI

Non è la prima volta che i “vicini” del museo si lamentano del baccano proveniente dal locale Mediterraneo. Infatti, come si legge su RomaToday, le lamentele erano iniziate già nel 2021 (nell’estate post Covid, quando le persone erano smaniose di tornare alla normalità) con una serie di cartelli e striscioni. Si mise in mezzo anche un volenteroso consigliere municipale, Luca Onori, per mediare con i gestori di Mediterraneo. Ad oggi, però, le cose non sembrano essere cambiate. I cittadini dicono di aver scritto “più volte alla nuova presidenza del museo, perché sono loro i responsabili, ma dopo un iniziale interessamento non ci hanno più risposto”. Abbiamo provato a contattare i gestori del ristorante Mediterraneo, ma questi non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Spesso i cittadini esagerano nelle loro lamentele perché non si può pretendere di vivere in piena città e avere alla sera il silenzio della campagna. Ma è altrettanto vero che i musei (il Maxxi e tutti gli altri) dovrebbero lavorare per avere dei servizi di ristorazione in linea con la loro offerta culturale. In alcuni casi ci riescono e in molti casi no.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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