Il neoministro Sangiuliano contro i musei gratis. Ma davvero svalutano la cultura?

In Italia esperimenti sui musei gratis ci sono stati e ci sono tutt'ora, prime tra tutte le domeniche aperte, e oltremanica la cultura è accessibile da molti anni. Siamo sicuri che sia questo il punto? E una risposta arriva anche dagli Uffizi...

Sono assolutamente contrario ai musei gratis”: così il neoministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha risposto alle prime battute del sottosegretario Vittorio Sgarbi. Ospite alla trasmissione Porta a Porta, il ministro ha precisato che l’iniziativa “non regge sul piano economico poi deprezza il valore delle opere”: una considerazione forte, visto il successo di iniziative statali come quella delle prime domeniche del mese gratuite, introdotte nel luglio 2014 e riprese nell’aprile 2022 dopo lo stop della pandemia. La prima domenica dell’ottobre appena concluso, per esempio, aveva fatto registrare una grande affluenza nei musei e nei parchi archeologici statali con quasi 30mila visitatori a Pompei, più di 25mila al Colosseo, oltre 11mila al Giardino di Boboli, e quasi 10mila rispettivamente per Villa Adriana e Villa d’Este, e il Parco Archeologico di Paestum e Velia. Un’iniziativa, quella dei giorni gratuiti mensili fissi, condivisa anche da molte istituzioni europee e statunitensi, dal MoMA al Louvre, passando per il Pergamon Museum di Berlino. Certo, che lo sbigliettamento serva a sostenere i conti del museo non c’è dubbio.

La Pyramide du Louvre © 2009 Musée du Louvre Stéphane Olivier

La Pyramide du Louvre © 2009 Musée du Louvre Stéphane Olivier

Buono si era rivelato anche l’esperimento della gratuità dei musei comunali scarsamente visitati, come per l’iniziativa romana della giunta Marino nel 2016, per non parlare della comune tendenza dei grandi musei occidentali a lasciare ai visitatori la libertà di donare a piacimento, primi tra tutti quelli d’oltremanica come la Tate, la National Gallery e il British Museum (dove però la collezione è sì a gratis, ma le mostre possono arrivare a costare oltre 20 euro l’una), o a lasciare aperti degli slot serali, come nel caso dei colossi madrileni del Prado e del Reina Sofia. Per quanto riguarda l’attenzione ai giovani, cui Sangiuliano ha rivolto una parola a margine, l’ingresso nei musei, monumenti, gallerie ed aree archeologiche statali è già gratuito per tutti i cittadini minorenni dell’Unione Europea, mentre studenti e over 65enni hanno delle agevolazioni.

Il ministro Sangiuliano al MANN ph Diana Gianquitto

Il ministro Sangiuliano al MANN ph Diana Gianquitto

IL MINISTRO SANGIULIANO CONTRO I MUSEI GRATIS

Se esista una correlazione tra biglietto del museo e prezzo, poi, è tutto da definire: la collezione che giustifica i 25 dollari di ingresso al Guggenheim di New York vale quasi il doppio di quella del Guggenheim di Bilbao? E le 30 sterline delle Churchill War Rooms di Londra sono giustificate di fronte ai 14 euro del Musée d’Orsay?

Precisando di voler attingere “con onestà” ai fondi del Piano di Ripresa e Resilienza, Sangiuliano ha aggiunto che “siamo la prima super potenza culturale del pianeta. In Italia secondo me il ministro della Cultura conta tantissimo, perché la cultura se ben utilizzata, resa attrattiva, fruibile, può essere un fattore di incremento di vari punti del Pil”. Un punto, quello dell’importanza cruciale del suo Ministero, su cui la nuova squadra di governo pare concordare unanimemente, ma con estrema vaghezza e circostanza (si vedano i lunghi indugi nella scelta del ministro e la mancanza di un relativo dibattito pubblico). L’usufrutto del Pnrr, poi, sarà un tema molto osservato dal Paese intero e dagli operatori del mondo della cultura nello specifico, date le spaventose lacune ministeriali e museali in generale in termini di concorsi, turnover, selezione di personale qualificato e appalto dei servizi collaterali. A questo proposito, data la stangata di Sangiuliano alle Gallerie degli Uffizi per essere rimaste chiuse il 31 ottobre, il direttore Eike Schmidt ha ricordato che “da anni, come direttore degli Uffizi, chiedo rinforzi al Ministero, perché l’assunzione delle Risorse umane non è competenza dei singoli musei dotati da parziale autonomia, bensì degli uffici centrali del Ministero. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, quest’anno i visitatori per fortuna stanno tornando impetuosamente, e di nuovo, gli Uffizi fanno da traino dell’economia cittadina”. Di questa situazione drammatica, ha aggiunto, “manderò una relazione estesa al signor Ministro, ma per il momento assicuro che sono scandalizzato esattamente come lui di queste chiusure. Purtroppo, il problema della carenza degli organici è endemico riguarda praticamente tutto il panorama museale, bibliotecario e archivistico nazionale: è ormai irrisolvibile senza un intervento netto e deciso dalla parte centrale, che inverta la prassi consolidata in questi anni. Se le Gallerie degli Uffizi possono dare una mano a muoversi in questo senso, sono pronte”.

Gallerie degli Uffizi, Firenze

Gallerie degli Uffizi, Firenze

IL NUOVO MINISTERO DELLA CULTURA PUNTA SUL CINEMA

Sulla scia dell’eredità Franceschini, e di esempi fortuiti a Roma e a Milano, Sangiuliano ha anticipato infine di voler puntare sul rilancio del cinema, per cui ha previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro: “La crisi del cinema sarà al centro del mio lavoro”, ha precisato, anticipando anche uno sconto di 3,40 euro per gli ingressi. Solo il tempo ci dirà, ora, se le priorità del Ministero andranno effettivamente a supporto delle necessità strutturali del mondo della cultura italiano o solo di una sua ristretta parte, soprattutto se, come dice l’ICOM, il museo deve essere più che una business ventureun’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità”.

L’AGGIORNAMENTO DEL GIORNO DOPO: MANTENUTE LE DOMENICHE GRATIS

Non far pagare del tutto l’accesso al museo è sbagliato perché depaupera il valore del nostro patrimonio culturale e, in ogni caso, pone un problema di risorse visto che lo Stato italiano incassa ogni anno circa 250 milioni di euro dai biglietti dei musei“, ha precisato il ministro in un’intervista per un servizio del 3 novembre sul Tg1 in seguito al dibattito generatosi online e offline per le sue prime dichiarazioni. “Già oggi il Ministero della Cultura fa molto per garantire l’accesso ai musei: penso alle gratuità per i ragazzi fino ai 18 anni, all’ingresso ad appena 2 euro fino ai 25 anni, alle agevolazioni per le categorie protette e, in particolare, alla gratuità ogni prima domenica del mese”, ha aggiunto, esulando quindi l’esperienza delle domeniche gratuite dall’eventuale “depauperazione” del valore delle opere. La promozione, ha concluso “tornerà proprio questa prossima domenica 6 novembre in cui i musei e i parchi archeologici dello stato saranno aperti gratuitamente in tutta Italia”.

Giulia Giaume

Articolo aggiornato il 3 novembre 2022.

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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