“Conservazione radicale del patrimonio”. La cultura secondo il sottosegretario Vittorio Sgarbi

Il critico d’arte, neonominato sottosegretario alla Cultura nel governo Meloni, mette subito in chiaro quali saranno le priorità della sua linea di interventi: la conservazione del patrimonio, nella maniera “più totale possibile”. E annuncia la nascita di un dipartimento dedicato alla musica con alla guida il cantautore Morgan

“Sono stato scelto per il merito e per la competenza”, con queste parole Vittorio Sgarbi commenta in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera la sua nomina a Sottosegretario alla Cultura, fortemente voluta dalla premier Giorgia Meloni. Una nomina arrivata dopo insistenti voci che avrebbero voluto il noto critico d’arte impegnato nel ruolo di ministro, quest’ultimo infine ricoperto da Gennaro Sangiuliano. Nel corso dell’intervista, Sgarbi mette subito in chiaro i pilastri sui quali verterà la sua linea programmatica, incentrata sul concetto di “conservazione”: “bisogna conservare, non spostare, alterare, sconvolgere, distruggere”, riferendosi alla polemica da lui stesso sollevata sulla Pietà Rondanini di Michelangelo, con l’intenzione di riportarla alla sua collocazione originaria, la Sala degli Scarlioni al Castello Sforzesco di Milano (attualmente la scultura è esposta, sempre all’interno del Castello, nelle Sale dell’Antico Ospedale. “L’hanno tolta dall’allestimento storico e l’hanno messa in una stanza anonima, volgarissima mancanza di rispetto per un capolavoro”, continua il neo Sottosegretario. Non è mancata, naturalmente, la replica da parte del sindaco di Milano Beppe Sala“La Pietà Rondanini di Michelangelo va bene lì dov’è. E dal punto di vista culturale forse il nuovo governo dovrebbe darsi altre priorità”.

Vittorio Sgarbi a Castello Ursino, Catania 2017

Vittorio Sgarbi a Castello Ursino, Catania 2017

SGARBI SOTTOSEGRETARIO. LE PRIORITÀ: CONSERVAZIONE E TUTELA DEL PATRIMONIO

La visione di Sgarbi è chiara, e potrebbe essere definita “filologica”. “Un paesaggio tutelato dall’articolo 9 è sacro. Tu non puoi mettere al posto dei muretti a secco il fotovoltaico”, facendo poi riferimento al territorio della Tuscia: “non puoi distruggerla mettendo al posto della vite e dell’ulivo i campi fotovoltaici. Ci sono principi fondamentali che vanno rispettati. Occorre conservare nel modo più totale, più radicale possibile. Che poi nell’ambito dei beni culturali la conservazione ha un’accezione totalmente positiva”. Insomma da una parte un governo che deve cercare di reperire più energia ‘autoctona’ possibile possibile e dall’altra le Soprintendenze – che Sgarbi a quanto pare spalleggerà – che mettono i bastoni tra le ruote di ogni progetto sul territorio. E circa il concetto di conservazione, sottolinea: “la parola conservatore è una parola legata a un mondo di valori ma è di parte. Invece la parola conservazione è diversa: l’arte non è di destra né di sinistra. Al Ministero Gennaro Sangiuliano è conservatore nel senso più ideologico, mentre io lo sono nel senso proprio del termine”. Non mancheranno occasioni di chiedere a Sgarbi cosa pensa degli interventi contemporanei sullo storicizzato, soprattutto in ambito architettonico, come la loggia di Isozaki agli Uffizi e la ricostruzione dell’arena del Colosseo ad esempio. il rischio è che questo genere di sviluppi del nostro patrimonio subiscano una frenata così come gli esperimenti di arte pubblica contemporanea negli spazi archeologici.
Un altro aspetto discusso da Sgarbi nelle ultime ore è quello dell’orario di apertura dei musei: ospite a Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, il sottosegretario ha dichiarato l’intenzione di voler prolungare l’orario di apertura al pubblico delle istituzioni museali italiane “almeno fino alle 21. La gente che lavora non può andarci di giorno, quindi dovrà andarci, gratis, nelle ore in cui sono liberi di andare”.

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IL SOTTOSEGRETARIO SGARBI CHIAMA MORGAN PER LA MUSICA

Un’altra novità sulla quale lavorerà Sgarbi sarà, come da lui annunciato su Repubblica, la nascita di un dipartimento dedicato alla musica“bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e Morgan avrà un ruolo. È un uomo di grande intelligenza, è un uomo libero, non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista”. Dunque a capo del dipartimento arriverebbe il noto cantautore, che ha così risposto alla chiamata di Sgarbi: “con lui discuto del tema della cultura da più di vent’anni, e lui come me è convinto che la musica abbia un ruolo determinante”, dichiara Morgan al Corriere della Sera“C’era bisogno di una visione luminosa come la sua per mettere a frutto questo progetto in realtà molto semplice: promuovere una rinascita culturale attraverso tutto quel patrimonio non valorizzato che abbiamo e che invece va promosso”.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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