Dario Franceschini al Mibact: non c’è due senza tre? Le ipotesi con Draghi

Parte il toto ministri del nuovo governo Draghi. Chi sarà il Ministro ai Beni e alle Attività Culturali? Per noi, squadra che vince (ma solo per il Mibact) non si cambia

Tutto può cambiare e tutto cambierà nei ruoli di governo e di sottogoverno, ma nessuno toccherà il ministro uscente ai beni e alle attività culturali Dario Franceschini. Questa è la sensazione in queste primissime ore a valle della bomba termonucleare sganciata dal Quirinale con la nomina di Mario Draghi a Presidente del Consiglio incaricato.

Sergio Mattarella

Sergio Mattarella

DRAGHI: GOVERNO TECNICO E STOP?

Certo potrebbe verificarsi il fatto di un governo totalmente tecnico, fatto di ministri lontanissimi dai partiti. Ma è una ipotesi remotissima ed è davvero molto molto probabile che l’ex capo della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia componga un esecutivo robustamente politico confermando magari qualche personalità dell’attuale esecutivo. Tra questi, con ogni probabilità, potrebbe esserci il potente Dario Franceschini.

UN POSSIBILE FRANCESCHINI TER

Già in questo governo, il Conte Due, Franceschini ha interpretato il suo ruolo al Ministero della Cultura in maniera molto politica, lasciando più spazio alle figure di sua fiducia per il disbrigo dell’operatività. Per Giuseppe Conte, Franceschini è stato per certi versi più un vicepremier che un Ministro dei Beni Culturali. Per carità, il Ministero non è stato trascurato e molti progetti sono stati portati avanti incluse le misure di ristoro a seguito della crisi pandemica, ma la sensazione è sempre stata di una sostanziale differenza tra il primo Franceschini al Collegio Romano e il secondo Franceschini. Per un motivo molto semplice: il secondo Franceschini sedeva al Collegio Romano pensando ad un altro scranno: il più alto.

UN PONTE VERSO IL QUIRINALE

La partita per il Quirinale è apertissima e i nomi in ballo sono vari. Non ultimo lo stesso Mario Draghi che potrebbe governare un anno, sistemare il paese e poi sull’onda del sostegno popolare venire eletto come Capo dello Stato. Nel gioco però Franceschini continua e continuerà ad avere un ruolo più che significativo. Per continuare ad esercitarlo difficile immaginare una posizione migliore di quella del Ministero della Cultura. Ecco perché le probabilità che Dario Franceschini resti al suo posto anche del Governo Draghi – ove questo riuscisse a comporsi – sono a nostro avviso molto molto alte.

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Redazione

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