Beni trafugati dai nazisti. L’Italia restituisce un’opera di Andrea della Robbia a famiglia ebrea

Si tratta di una scultura raffigurante la Maddalena conservata agli Uffizi di Firenze. L’opera è stata riconsegnata dal Ministro Franceschini ai legittimi proprietari a Berlino, grazie alla collaborazione del governo tedesco

Capita spesso, sulle nostre colonne, di raccontarvi storie di restituzioni di opere d’arte trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale, storie di rivendicazioni anche controverse che coinvolgono famiglie, musei e governi. Queste storie riguardano soprattutto la Germania, e in particolare eredi di famiglie, collezionisti e mercanti d’arte ebrei che hanno visto sequestrati i propri beni durante la tragica fase del nazismo. Quello della restituzione delle opere d’arte trafugate dai nazisti ai legittimi proprietari è uno degli obiettivi principali che si pone il Governo Federale tedesco, anche grazie alla collaborazione di altri Paesi: proprio in queste ore si è svolta a Berlino la cerimonia di riconsegna a una famiglia ebrea tedesca della statua raffigurante la Maddalena attribuita ad Andrea della Robbia, sequestrata dai nazisti e nel Dopoguerra erroneamente consegnata all’Italia.

OPER D’ARTE TRAFUGATE DURANTE I REGIMI NAZIFASCISTI. L’IMPEGNO DELLO STATO ITALIANO

“A poche settimane dal settantacinquesimo anniversario della liberazione dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, questa restituzione rappresenta un altro momento per onorare la memoria delle vittime del nazifascismo e consolidare i rapporti culturali tra Italia e Germania”, ha dichiarato il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, presente alla cerimonia insieme al Ministro della Cultura tedesco Monika Grütters e al comandante dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale Roberto Riccardi. “La spoliazione del patrimonio culturale che è seguita alle leggi razziali rappresenta una pagina nera della storia dell’umanità ancora irrisolta. Con il ministro Grütters, con cui condividiamo l’impegno a tutela del patrimonio culturale, abbiamo firmato una dichiarazione comune in cui, ricordando l’applicazione dei Washington Conference Principles on Nazi-Confiscated Art del 3 dicembre 1998, confermiamo il nostro impegno a restituire le opere confiscate durante i regimi nazifascisti e a rafforzare le azioni di contrasto al traffico illecito”. 

LA VICENDA DELLA “MADDALENA” DI ANDREA DELLA ROBBIA

La statua della Maria Maddalena, attribuita ad Andrea della Robbia e conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze, fu erroneamente riconsegnata dagli Alleati al governo italiano nel 1954, in seguito all’accordo tra i capi di governo della Germania e dell’Italia Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi. Questo accordo prevedeva inoltre la restituzione delle opere d’arte giunte in Germania in maniera illegale durante la guerra. La scultura della Maddalena, rinvenuta dagli americani tra le collezioni del Generale Hermann Göring, era appartenuta alla galleria d’arte Kunsthaus Drey di Monaco di Baviera di proprietà delle famiglie ebree di Siegfried Drey e Ludwig Stern che, a causa dell’avvento delle leggi razziali naziste, furono costrette a svendere a un’asta pubblica tutto il loro patrimonio che andò poi disperso. Grazie all’azione congiunta del Comitato per il Recupero e la Restituzione dei beni culturali del MiBACT, il Comando Carabinieri Tutela patrimonio Culturale, le Gallerie degli Uffizi e l’Avvocatura dello Stato, è stato possibile riconsegnare l’opera ai legittimi proprietari tramite il governo tedesco.

OPERE D’ARTE TRAFUGATE DURANTE IL NAZISMO. L’IMPEGNO DELLA GERMANIA

“L’obiettivo del Governo Federale rimane quello di restituire senza riserve le opere d’arte trafugate durante il periodo nazionalsocialista”, ha dichiarato il Ministro per la Cultura tedesco Monika Grütters. “L’attività di restituzione dipende dalla cooperazione di altri Paesi, in quanto l’arte trafugata dai nazionalsocialisti si trova spesso al di fuori dei confini della Germania. Nel caso della statua di Andrea della Robbia, la Germania sostiene l’Italia nel restituirla ai suoi legittimi eredi. Così l’Italia e la Germania assumono congiuntamente una responsabilità storica. Ringrazio calorosamente il mio omologo italiano Dario Franceschini per la fiducia che ha riposto nel mio Ministero nel restituire la statua – è un buon esempio di cooperazione internazionale in questo settore. Una cooperazione che dobbiamo rafforzare – lo dobbiamo alle vittime dei nazionalsocialisti”. Nel perseguire questo obiettivo, di recente a Berlino è stato inaugurato l’Help Desk, un ufficio e centro informazioni istituito dalla German Lost Art Foundation e rivolto a tutti coloro i cui beni artistici sono stati sequestrati durante il regime nazista. Finanziato dal Commissario del Governo Federale per la Cultura e i Media, l’Help Desk è diretto dallo storico dell’arte Susanne Meyer-Abich, ed è gestito cinque giorni alla settimana, con disponibilità telefonica e su appuntamento e sempre attivo via email. Scopo dell’Help Desk è infatti guidare e aiutare le persone nella ricerca e nel recupero dei propri beni artistici andati perduti durante il nazismo.

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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