Christie’s e Sotheby’s si contendono la collezione di Emily Fisher Landau

È aperta la competizione tra i due giganti delle aste per aggiudicarsi l'eredità della filantropa e collezionista Emily Fisher Landau, che potrebbe valere 500 milioni di dollari e mettere a segno un nuovo record per un'opera di Picasso

Non c’è estate che tenga per il mercato dell’arte e pare che le grandi major degli incanti siano in piena attività per conquistare una collezione da 500 milioni. Ad accendere la competizione è l’opportunità di mettere in catalogo il patrimonio eccezionale della filantropa, influente collezionista e trustee del Whitney Emily Fisher Landau, scomparsa a 102 anni lo scorso marzo. Che comprende anche un dipinto di Pablo Picasso da record. Avviata dopo il furto, nel 1969, della sua preziosissima collezione di gioielli conservata nell’appartamento di Manhattan, la collezione Landau comprende più di 1000 opere di arte contemporanea, di cui circa 400 sono state donate negli anni al Whitney, mentre alcune sono state mostrate tra il 1991 e il 2017 al Fisher Landau Center for Art nel Queens.

Picasso e Ruscha da record dalla Collezione Landau

Secondo le prime indiscrezioni di advisor e dealer americani, la collezione raccolta nel tempo da Emily Fisher Landau potrebbe infatti valere dai 375 ai 500 milioni. Un bel tesoro per il calendario delle aste newyorchesi del prossimo novembre. Tra le opere che attirano già chiacchiere e appetiti c’è senza dubbio Femme à la montre di Pablo Picasso. Il dipinto, un ritratto di Marie-Therese Walter, è datato 1932, per molti esperti un momento centrale nella produzione dell’artista spagnolo, tanto da diventare oggetto della prima mostra personale di Picasso alla Tate Modern di Londra nel 2018. Il prossimo autunno dunque tutti gli occhi saranno puntati su Femme à la montre, in attesa di sapere se, anche in scenari un po’ turbolenti come gli attuali, il mercato dell’arte sarà in grado di rispondere alle aspettative. E di superare il record di Picasso di $179 milioni per Les Femmes d’Alger (Version “O”) del 1955 aggiudicato da Christie’s New York nel 2015. E sempre per Christie’s potrebbe essere di particolare interesse anche un’altra delle opere in collezione, Securing the Last Letter di Ed Ruscha. Dell’artista americano, a cui il MoMA di New York dedicherà un’importante retrospettiva, Ed Ruscha / Now Then, dal prossimo 10 settembre, la casa inglese detiene ancora il record di $52.5 milioni messo a segno nel 2019 con Hurting the Word Radio #2. L’opera è datata 1964, proprio come quella nella collezione Landau. 

La collezione di Emily Fisher Landau

A giustificare il testa a testa che sarebbe in corso tra Christie’s e Sotheby’s c’è dunque una collezione di prestigio, che richiama anche il successo di tante aste single-ownen più o meno recenti, in grado di mettere in valore – e di moltiplicarlo – selezioni rare ed efficaci narrazioni. Ma anche e soprattutto la presenza, pur nelle turbolenze, di una domanda alto-spendente che resta forte per beni da collezione su cui investire grandi, grandissime somme di denaro, mentre l’offerta di questo tipo di lotti non è altrettanto ampia. Ecco perché tutto si spariglia quando nei cataloghi delle aste compaiono opere di altissimo valore, anche economico, come il Klimt da record dello scorso giugno o come il Picasso della collezione di Emily Fisher Landau.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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