La primavera di Christie’s e Sotheby’s. Il report dalle aste di Milano

A Milano, sono andate decisamente bene le due aste primaverili di Christie’s e Sotheby’s, sia per numero di lotti venduti sia per percentuale di valore sulle stime iniziali. Ecco tutti i risultati, i record e le stime.

Tra il 27 e il 28 aprile, Christie’s ha presentato 88 lotti, vendendone il 94% e realizzando il 96% del valore, con un risultato totale (comprensivo per tanto di commissioni al compratore) di €13,319,624. Scegliendo saggiamente di adeguare il calendario a quello del competitor, la settimana dopo, tra il 4 e il 5 maggio, Sotheby’s ne ha offerti 104, vendendone il 78% e totalizzando il 95% del valore complessivo, totalizzando il risultato di €14.176.250. Contrarre il numero dei lotti, presentare stime realistiche e lavorare in anticipo per assicurarsi un numero adeguato di interessati desiderosi di biddare, è una strategia che ha certamente premiato le due case d’asta. È migliorata la capacità di rispondere a una tendenza rilevabile già nel 2016 sia nelle Italian Sale di Londra – dove rispetto al 2015 erano diminuiti la quantità e il valore dei lotti – sia nelle aste di Milano, occasione in cui Christie’s aveva totalizzato €15,201,940, vendendo il 91% dei lotti e il 92% del valore, e Sotheby’s € 11.968.525 vendendo l’82% di lotti e l’87% sul valore totale.

L’ARTE ITALIANA CHE VINCE ANCORA

Nei commenti di chi ha lavorato al successo delle vendite, Palazzo Clerici e Palazzo Serbelloni mettono in risalto l’appeal internazionale dell’arte italiana; in controluce si legge la difficoltà del mercato interno e, forse, un tentativo di rassicurare chi ha investito per tanti anni. Renato Pennisi, direttore dell’asta di Chrsitie’s, ha sottolineato: “Ancora una volta l’asta Milan Modern and Contemporary ha dimostrato come il mercato dell’arte italiana del XX secolo sia sempre più internazionale. Abbiamo ricevuto offerte da tutto il mondo, con una partecipazione significativa da Cina, Stati Uniti, Medio Oriente e, naturalmente, Europa. La crescente attenzione verso la scultura è stata sottolineata dal record ottenuto per Fausto Melotti e siamo stati felici di constatare un rinnovato apprezzamento per lavori di artisti storici come Leoncillo.” Beatrice Botta e Marta Giani, responsabili dell’asta di Sothebys, hanno messo l’accento sulla qualità del “magazzino Italia”: “Siamo molto soddisfatte di poter confermare l’eccellenza delle collezioni private italiane costituite negli ultimi trent’anni. Un caso perfetto è rappresentato dai due Albers degli anni 60, che abbiamo volutamente scelto di presentare a Milano con la certezza che offrendoli al mondo avremmo potuto registrare” (e così è stato) “prezzi da piazze internazionali: Milano come Parigi, Londra, NY e Hong Kong”.

LA TOP TEN DELLE CASE D’ASTA

Scendendo nel dettaglio, la formazione dei top ten di Christie’s è stata composta da: Fontana, Castellani, Fontana, Melotti, Lo Savio, Fontana, Fontana, Boetti, Scheggi, Boetti, con prezzi da € 1.578.670 a € 292.784, mentre quella di Sotheby’s è stata di: Fontana, Fontana, Albers, Albers, Burri, Morandi, Manzoni, Fontana, Castellani, Fontana, con prezzi da € 1.015.500 a € 430.500. A parte la prevedibile terna di nomi, da Christie’s hanno spiccato Lo Savio, Scheggi e Fasto Melotti, artista di cui è stato stabilito un nuovo record: la scultura Tema e variazioni I, del 1970 (in 3 esemplari + 1 prova d’artista), è stata venduta a €608.190; la stessa casa d’asta ha stabilito altri quattro record: per Leoncillo, il cui San Sebastiano del 1960-62 è stato venduto a €80.492; per Giosetta Fioroni, Interno familiare, del 1960, venduto a €86.557, Piero Gilardi – €98.688 e Gianfranco Pardi – €49.836. Da Sotheby’s, invece, la performance più sorprendente è stata quella dei due Joseph Albers, aggiudicati a € 703.500 e a € 631.500, e della inusuale Combustione plastica del 1967 di Alberto Burri, passata di mano per € 607.500. Sorprendono positivamente anche la piccola, piccolissima teiera di Giorgio Morandi del 1962, venduta a €511.50 e il Crocefisso di Lucio Fontana, esposto alla Biennale di Venezia del 1948 e aggiudicato ora a € 331.500.

Antonella Crippa

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Antonella Crippa

Antonella Crippa

Antonella Crippa è una art advisor e vive e lavora a Milano. Da settembre 2017 è la curatrice responsabile della Collezione UBI BANCA. Si forma come storica dell’arte laureandosi in Conservazione dei beni culturali e diplomandosi alla Scuola di specializzazione…

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