Artissima 2025: le anticipazioni sulla nuova edizione della fiera d’arte di Torino
Annunciato il tema della 32esima edizione della fiera d'arte contemporanea torinese, ispirata al visionario architetto statunitense Richard Buckminster Fuller. Tra le novità anche la rinnovata immagine guida

L’Oval di Torino è pronta ad accogliere la trentaduesima edizione di Artissima, la fiera d’arte contemporanea diretta per il quarto anno da Luigi Fassi.
Attesa da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre 2025 (con preview prevista per il 30 ottobre), la rassegna ruota attorno al tema Manuale operativo per Nave Spaziale Terra, traendo ispirazione dal visionario architetto statunitense Richard Buckminster Fuller (Milton, 1895 – Los Angeles, 1983) e al suo omonimo libro del 1969, edito da Il Saggiatore. Tra le novità anche la nuova immagine guida della fiera che porta la firma dello studio grafico torinese FIONDA, diretto da Roberto Maria Clemente.






Il tema di Artissima 2025 a Torino si ispira alla figura di Richard Buckminster Fuller
Professore alla Southern Illinois University dal 1959 al 1974, Richard Buckminster Fuller è stato un architetto e inventore statunitense tra i più importanti del Novecento, celebre per aver progettato la cupola geodetica, costituite da elementi prefabbricati di forme geometriche – in metallo o in plastica – collegati con giunti nodali, contraddistinte per la loro versatilità e sostenibilità. Tra le molte realizzate ricordiamo la “cupola d’oro” in alluminio Kaiser per un’esposizione statunitense a Mosca nel 1939, il Climatron del Giardino botanico di Saint – Louis in Missouri nel 1960 e la grande sfera geodetica del padiglione statunitense all’Esposizione mondiale di Montreal del 1967.
Una figura lungimirante a cui Artissima si ispira per la sua nuova edizione, offrendo un’interpretazione del presente attraverso l’arte e le sue molteplici declinazioni seguendo il filone avviato dalla direzione Fassi.

Artissima 2025: superare le barriere tra le discipline e cooperare con uno sguardo più consapevole
“Il concetto di ‘Manuale operativo’ invita a riflettere sulla nostra presenza sul pianeta Terra, una ‘nave spaziale’ affidata alla responsabilità collettiva di chi la abita e che ci rende tutti suoi piloti”, spiega Luigi Fassi, direttore della fiera Artissima. “Come possiamo prendercene cura bilanciandone risorse e sostenibilità per tutti i viventi? Il destino non ci ha lasciato istruzioni, ma Fuller ci esorta a superare le barriere tra discipline e cooperare con uno sguardo più ampio e consapevole. Sono i grandi visionari come gli artisti a tracciare nuove rotte per comprendere il nostro ruolo di timonieri della ‘nave spaziale terra’. Gli artisti pensano in modo olistico e indipendente, intuitivo e creativo: sanno trascendere gli specialismi e il valore d’uso immediato, immaginando soluzioni oltre i confini disciplinari. Proprio loro potranno ispirare la stesura di un ‘Manuale operativo’. Artissima, crocevia di mondi e personalità che ruotano intorno al sistema dell’arte contemporanea, invita la sua comunità – partecipanti e visitatori – a riflettere su questo tema, per guidare il nostro pianeta nel viaggio attraverso le sfide del presente”.

Lo studio grafico FIONDA firma la nuova immagine guida di Artissima 2025
In linea con il tema della nuova edizione, che spinge a pensare al proprio ruolo e vocazione immaginandone un’evoluzione, Artissima riflette sul proprio passato e lo ridisegna guardando al futuro con lo studio di grafica torinese FIONDA.
Gli storici loghi vengono dunque rielaborati, capovolti e accoppiati, generano parentesi che racchiudono, evidenziano e simbolizzano i contenuti e le molteplici sfaccettature della fiera.

Artissima 2025: le sezioni storiche, il nuovo comitato di selezione e il team curatoriale
Si conferma la struttura a sette sezioni della fiera, comprendenti le storiche Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue, Art Spaces & Editions, dove saranno ospitate le gallerie provenienti da tutto il mondo selezionate dal team di galleristi internazionali, composto da: Paola Capata (galleria Monitor, Roma, Lisbona e Pereto), Philippe Charpentier (galleria mor charpentier, Parigi e Bogotá), Guido Costa (galleria Guido Costa Projects, Torino), Antoine Levi (galleria Ciaccia Levi, Parigi e Milano), Elsa Ravazzolo Botner (galleria A Gentil Carioca, Rio de Janeiro e San Paolo), a cui si aggiungono: Emanuel Layr (galleria Layr, Vienna) e Francesco Lecci (galleria Clima, Milano).
Tornano anche le sezioni Present Future (curata da Léon Kruijswijk, performance Curator al Mudam di Lussemburgo, e Joel Valabrega, curatrice indipendente di Porto e Milano), Back to the Future (a cura di Jacopo Crivelli Visconti, direttore della Albuquerque Foundation di Sintra, e Heike Munder, curatrice indipendente e scrittrice di Zurigo) e Disegni che porta la firma curatoriale di Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo di Milano.
Valentina Muzi
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