Tutte le novità delle fiere Frieze London e Frieze Masters 2024

Le fiere londinesi di Frieze si preparano alla ripresa di ottobre e alle nuove edizioni a The Regent’s Park, con un focus condiviso su artisti e scoperte, nuovi design degli spazi per Frieze London e una nuova marcia curatoriale per Frieze Masters

Mentre si avvicina la chiusura della stagione per il mercato dell’arte, Frieze prepara il ritorno alle attività in autunno, con spazi ridisegnati per Frieze London e un nuovo accento curatoriale a Frieze Masters, che si terranno entrambe dal 9 al 13 ottobre 2024 a The Regent’s Park, dove il 18 settembre si inaugura anche Frieze Sculpture, nell’area degli English Gardens, curata per il secondo anno da Fatoş Üstek. Il cuore delle rassegne, già annunciato, sono gli artisti e la possibilità della scoperta.

La scommessa di Frieze a Londra

Il momento, per il mercato dell’arte, non è dei più semplici, né certamente dei più espansivi, con la ricalibrazione degli investimenti in volumi più contenuti che sembra qui per restare. E con un sentiment di prudenza e scarso slancio attraverso le aste londinesi, sia da parte dei collezionisti sia degli stessi operatori, già sulla strada di un ridotto impegno sull’hub di Londra, in favore di altri centri: Parigi, o, a Oriente, Hong Kong e Seoul. È stato così per Christie’s che ha cancellato le sessioni di arte moderna e contemporanea del giugno londinese, riservandole per marzo e ottobre, e ha lasciato il campo a Sotheby’s e Phillips che hanno raggiunto risultati nella media. Se a questo si aggiunge la competizione con Art Basel Paris, che si terrà nella settimana successiva all’art week londinese, e al rischio che, già come per Basilea, sia la nuova fiera francese ad attirare i munifici collezionisti americani e asiatici, è facile capire quanto sia complessa la partita. E in salita il percorso, per le fiere a marchio Frieze a Londra, con una scommessa tutta da ri-vincere sullo smalto del Regno Unito.

Frieze London 2023
Frieze London 2023. Courtesy Frieze

Le novità e le sezioni di Frieze London 2024 

Torna allora, intanto, con un nuovo design degli spazi fieristici Frieze London, che per il 2024 si arricchisce anche di una nuova programmazione tematica sulla ceramica, ideata da Pablo José Ramírez, curatore dell’Hammer Museum di Los Angeles, e punta tutto sulla capacità di scoprire e promuovere gli artisti del futuro. Ad accogliere gli oltre 160 espositori e i visitatori sarà il nuovo layout della fiera progettato da Studio Between per far convergere un’attenzione speciale verso le sezioni curate, come Focus, con la selezione di 34 tra presentazioni personali e bi-personali di artisti e gallerie emergenti da tutto il mondo, o la nuova sezione tematica Smoke, curata da Pablo José Ramírez e dedicata alla ceramica e alle sue potenzialità ancora da esplorare, analizzandone la pratica soprattutto nelle storie artistiche della diaspora e indigene. Ritorna poi, per il secondo anno, il progetto curato Artist-to-Artist, con sei mostre personali di artisti emergenti selezionati e proposti da colleghi più che consolidati e di fama internazionale, tra cui Lubaina Himid, Rashid Johnson, Glenn Ligon, Zineb Sedira e Yinka Shonibare.

Frieze London 2024. Le gallerie

All’entrata, poi, dell’ormai iconica tensostruttura apriranno il percorso espositivo due stand selezionati che cambieranno, a rotazione, nelle prossime edizioni, ciascuno con un progetto personale di un artista a cui si vuole dare maggiore visibilità. Tra gli espositori più attesi il gotha dell’arte globale: Carlos/Ishikawa, Sadie Coles HQ, Thomas Dane, Maureen Paley, White Cube, Gagosian, Goodman Gallery, Hauser & Wirth, Hyundai, Tina Kim Gallery, Pace Gallery, Perrotin, Almine Rech, Thaddaeus Ropac, Esther Schipper, Sprüth Magers e David Zwirner, tra gli altri.

Frieze Masters
Frieze Masters 2023. Courtesy Frieze

Frieze Masters 2024

Nuovo approccio, con accento più curatoriale, e nuovo percorso, disegnato da Annabelle Selldorf, anche per la sorella dedicata ai collezionabili e all’arte antica, moderna e contemporanea Frieze Masters, con un focus più intenso sulle connessioni creative attraverso la storia dell’arte tutta, e con grandi aspettative agli stand degli oltre 130 espositori e dei giganti come Gagosian, Lehmann Maupin o Skarstedt. Tra i protagonisti della sezione Spotlight, che esplora e riaccende i riflettori su alcune carriere artistiche, dagli Anni ’50 agli Anni ’70, spiccano i nomi di Judy Chicago, Nabil Nahas, Balraj Khanna, Donald Locke e Nil Yalter, mentre il settore “immersivo” Studio, curato dalla nuova Creative Advisor della fiera Sheena Wagstaff, offrirà la preziosa possibilità di vivere 10 spazi di lavoro di artisti come Isabella Ducrot, Nathalie Du Pasquier, Shirazeh Houshiary e Doris Salcedo.

La Frieze Week londinese del 2024

In città intanto sono già in calendario alcune delle mostre che animeranno la Frieze Week, con Francis Bacon alla National Portrait Gallery, Lygia Clark e Sonia Boyce alla Whitechapel Gallery, Michael Craig-Martin alla Royal Academy of Arts, Van Gogh alla National Gallery, la nuova commissione per la Turbine Hall di Mire Lee e la mostra di Mike Kelley alla Tate Modern, Hew Locke al British Museum e Haegue Yang alla Hayward Gallery.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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