Art Basel Miami Beach 2019: la banana da 120mila dollari di Cattelan. Tutta la storia

Allo stand del gallerista parigino Perrotin l’artista italiano presenta la sua nuova scultura, “Comedian”, una banana attaccata al muro con un pezzo di nastro adesivo grigio. Il messaggio dell’opera? Far riflettere sul valore che diamo agli oggetti

Lo avevamo lasciato alla Blenheim Art Foundation a Woodstock, dove lo scorso settembre è stata inaugurata la sua prima grande retrospettiva nel Regno Unito. Occasione rivelatasi poi un po’ funesta, o almeno così ha voluto fare apparire, dato che poco dopo l’opening è stata trafugata America, una delle sue sculture più iconiche e nota come il “cesso d’oro”. Stiamo parlando di Maurizio Cattelan, artista che ha abituato il mondo intero a opere e soprattutto a operazioni contraddittorie quanto concettuali, divertenti quanto ironiche, politiche quanto scanzonate. Tanto da aver dato vita, volente o nolente, anche al modo di dire “è un’opera alla Cattelan”. L’artista italiano oggi torna a far parlare di di sé per la nuova scultura che ha realizzato per lo stand della galleria Perrotin ad Art Basel Miami Beach, di cui in queste ore è in corso la press preview. La sua partecipazione ad Art Basel non sarebbe comunque passata inosservata, dato che da 15 anni Cattelan non presentava nuovi lavori a una fiera; però ha deciso come sempre di attirare l’attenzione di pubblico e critica con un’opera che siamo certi animerà discussioni tra addetti ai lavori, appassionati e detrattori. Di cosa si tratta? Di una semplice banana attaccata al muro con un pezzo di nastro adesivo grigio, lo stesso usato da Cattelan quando appese alla parete di una galleria di Milano il suo primo grande mercante Massimo De Carlo.

Maurizio Cattelan, Comedian (2019) - in mostra allo stand di Perrotin ad Art Basel Miami Beach 2019. Courtesy Perrotin

Maurizio Cattelan, Comedian (2019) – in mostra allo stand di Perrotin ad Art Basel Miami Beach 2019. Courtesy Perrotin

COMEDIAN DI CATTELAN AD ART BASEL MIAMI BEACH 2019

La nuova scultura di Cattelan – o forse sarebbe meglio definirla una sorta di ready-made? O una boutade? – s’intitola Comedian, e sebbene potrebbe non sembrare così, è il frutto di una lunga riflessione da parte dell’artista. Spiega una nota stampa di Perrotin che “l’idea di questo lavoro è venuta alla mente dell’artista un anno fa. Allora, Cattelan stava pensando a una scultura che avesse la forma di una banana. Ogni volta che viaggiava, portava con sé una banana e la appendeva nella sua stanza d’albergo per trovare ispirazione. Ha realizzato diversi modelli: prima in resina, poi in bronzo e in bronzo verniciato, per poi tornare all’idea iniziale di una vera banana”.Insomma, l’opera era già pronta e davanti agli occhi di Cattelan.

Helga Marsala che intervista Cattelan nella vignetta di Valentino Menghi

Helga Marsala che intervista Cattelan nella vignetta di Valentino Menghi

ALCUNE CURIOSITÀ SULLA NUOVA OPERA DI CATTELAN

Superato il primo impatto e le apparenze, l’opera vuole invitare – coi suoi evidenti riferimenti alla pop art e a vecchie opere di Cattelan stesso – il pubblico a riflettere sul concetto di valore delle opere d’arte, e soprattutto sul modo in cui noi diamo valore agli oggetti. Una riflessione simile a quella che ruota attorno al famoso cesso d’oro, che è rimasta “vittima” del suo stesso valore. E se a proposito di stime vi state chiedendo quanto possa valere la nuova opera di Cattelan, diciamo subito che è in vendita per 120mila dollari e che la banana utilizzata per realizzare l’opera proviene da un negozio di alimentari di Miami. C’è da capire però se e come sia necessario intervenire sulla banana non appena la natura farà il suo corso…

L’EPILOGO DELLA BANANA DI CATTELAN

Dopo aver fatto il giro del mondo (facendo incetta di parodie e meme, tutti raccolti nella pagina Instagram @cattelanbanana), l’ultima opera di Cattelan ha avuto il suo bizzarro, quanto naturale, epilogo: quello di essere mangiata. L’avventore è stato l’artista newyorkese David Datuna il quale, di fronte a una folla munita di videocamere e smartphone, ha semplicemente staccato la banana dal nastro adesivo che la teneva fissata al muro, l’ha sbucciata e l’ha mangiata, commentando: “adoro le opere di Maurizio Cattelan e adoro questa installazione. È davvero deliziosa”. Un gesto elementare, che eppure riporta tutta la vicenda di questa banana da 120 mila dollari alla realtà dei fatti, svelando la contraddittorietà dei meccanismi dell’arte contemporanea: quello di essere un comunissimo frutto, acquistato per 20 centesimi di dollaro in un qualsiasi negozio di Miami. Il video della performance, poi rinominata Hungry Artist, è stato pubblicato sul profilo Instagram dell’artista, facendo quasi 60mila visualizzazioni in un giorno.

LA GALLERIA PERROTIN TOGLIE L’OPERA DAL SUO STAND

Il successo fulmineo riscosso dall’ultima opera di Maurizio Cattelan, nel frattempo, ha creato non poco trambusto allo stand della Galerie Perrotin durante i giorni di apertura Art Basel Miami, continuamente assediato da un’orda di visitatori e correndo un serio rischio per l’incolumità delle opere circostanti. Dopo la performance di Datuna, quindi, è stato messo del personale di sicurezza con il compito di sorvegliare la banana (nel frattempo sostituita) e proteggerla da eventuali emulatori. La decisione successiva, infine, è stata toglierla definitivamente dallo stand, con una comunicazione circolata per tutti i social. “Ci dispiace informarvi che Comedian verrà rimosso dal nostro stand Art Basel Miami Beach per l’ultimo giorno della fiera, domenica 8 dicembre. Nella mattina, seguendo i consigli, abbiamo rimosso l’installazione alle ore 9”, si legge sull’account Instagram della galleria. “Vogliamo ringraziare gli organizzatori della fiera per il loro aiuto e il loro continuo supporto dimostrato. Art Basel ha collaborato con noi per posizionare le guardie e creare linee uniformi. Tuttavia, l’installazione ha causato diversi movimenti incontrollabili della folla e il posizionamento dei lavori sul nostro stand ha compromesso la sicurezza delle opere d’arte che la circondavano, oltre che quella degli stand vicini. Comedian, con la sua semplice composizione, alla fine ha offerto un complesso riflesso di noi stessi. Ringraziamo calorosamente i nostri colleghi e tutti coloro che hanno partecipato a questa memorabile avventura”.

– Desirée Maida

www.perrotin.com
www.artbasel.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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