Effetto Brexit. La gallerista spagnola Juana de Aizpuru diserta Frieze London 2019

All’edizione 2019 di Frieze, si è registrata l’assenza della gallerista Juana de Aizpuru, pioniera e decana delle galleriste madrilene. E in una lettera aperta spiega le ragioni politiche della sua scelta

“Cari amici, desidero comunicarvi che quest’anno non parteciperò a Frieze London”.  Inizia così la lettera che la gallerista spagnola Juana de Aizpuru (Valladolid, 1933) ha inviato via e-mail a contatti e clienti, collezionisti e giornalisti, per spiegare l’inconsueta scelta di disertare l’edizione 2019 di Frieze.

LA LETTERA DELLA GALLERISTA JUANA DE AIZPURU

“Più di un mese fa ho rinunciato al mio stand e il motivo è stata la Brexit”, prosegue la gallerista, personaggio molto noto nel mondo dell’arte contemporanea in ambito internazionale, non solo per essere stata una pioniera in Spagna, ma anche come fondatrice e prima direttrice della fiera Arco, nel 1982. “Io non voglio stare a Londra durante il mese di ottobre, nelle vicinanze degli eventi sgradevoli che senza dubbio avverranno e, soprattutto, non voglio con la mia presenza avvallare una situazione che considero irresponsabile e poco solidale”.

PIONIERA, ANTICONFORMISTA E IMPEGNATA

Una posizione politica molto chiara, dunque, quella espressa da Juana, la regina delle galleriste spagnole, che aprì la sua prima galleria nel 1970 a Siviglia, negli ultimi anni della dittatura di Franco e “quando in Spagna per noi donne era difficile anche aprire un conto corrente bancario senza l’avvallo del proprio marito”, come raccontò lei stessa in un’intervista qualche anno fa. La galleria Aizpuru a Madrid fu inaugurata invece nel 1983, e negli anni Juana ha saputo fare dell’arte contemporanea in Spagna un “negocio”, ossia un business, promuovendo artisti consolidati e nomi emergenti del panorama nazionale e internazionale. Pioniera e anticonformista, amica personale di molti dei grandi artisti che ha rappresentato, Juana si esprime contro la Brexit con grande chiarezza: “odio le circostanze che hanno incomprensibilmente creato gli inglesi e voglio contribuire al fatto che si sappia, nonostante sia con il mio piccolo granello di sabbia. Mi è costato molto rinunciare a Frieze, ma non posso comportarmi come se nulla fosse successo”.

AL POSTO DI LONDRA, DUSSELDORF

In cambio, Juana ha annunciato di partecipare quest’anno a un altro appuntamento importante europeo, la Fiera di Dusseldorf, dove per ragioni organizzative finora non aveva mai montato il suo stand, essendo l’autunno una stagione ricca di eventi espositivi. Nella stessa lettera, Juana si augura che Germania si ricordino di lei e di potere riprendere molti dei suoi contatti in Renania. Signora agée, dalla leggendaria acconciatura rosso fuoco, ma sempre elegante con una punta di stravaganza come si addice al mondo dell’arte contemporanea, Juana è una figura nota non solo per aver introdotto diversi linguaggi dell’arte contemporanea in Spagna (facilitando anche la diffusione dell’opera degli artisti spagnoli in ambito internazionale); ma anche per aver partecipato in momenti cruciali della vita sociale e culturale del suo Paese, come la Transizione dal post-franchismo alla democrazia e la Movida madrilena. Il suo impegno resta immutato da allora, senza timori ad esporre le sue opinioni in ambito politico. “Spero che siate d’accordo con me”, conclude nella lettera Juana, “e che vi auguriate anche, come me, che la questione si possa risolvere nella miglior maniera possibile, e in tempi brevi”.

– Federica Lonati

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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