La Statale di Milano compie 100 anni e inaugura VUMM, il suo museo virtuale

Per i prossimi 18 mesi i festeggiamenti per il centenario della prima università di Milano prevedono una serie di iniziative multidisciplinari. Si comincia con l’inaugurazione del museo virtuale che raccoglie il sorprendente patrimonio dell’ateneo

Fu il medico e geologo Luigi Mangiagalli, nel 1924, a fondare la Statale – l’Università degli Studi di Milano –  ateneo relativamente giovane se si allarga l’orizzonte al contesto italiano, arrivato però alla soglia del centenario. All’epoca, lo studioso dotava la città della sua prima vera università, raccogliendo l’eredità di istituti e scuole d’eccellenza ben più antiche e già presenti sul territorio urbano, dall’Accademia Scientifico-Letteraria, nata nel XIX secolo, che gettò le basi per la facoltà di Lettere e Filosofia, alle seicentesche Scuole Palatine, nate all’inizio del Seicento, che ebbero tra i loro insegnanti intellettuali e studiosi come Paolo Frisi, Cesare Beccaria e Giuseppe Parini. E ancora le Scuole superiori di Veterinaria e di Agraria, l’Osservatorio astronomico di Brera e gli Istituti clinici di perfezionamento – nati nel 1906 – destinati a giovani medici e voluti proprio da Mangiagalli, che successivamente, dal 1922 al ’26, fu anche sindaco di Milano.

La tavola rotonda per la presentazione del VUMM

La tavola rotonda per la presentazione del VUMM

LA STORIA E IL FUTURO DELLA STATALE DI MILANO

La Statale nacque così nell’area alle porte est della città, che ancora porta il toponimo – Città degli Studi – immaginato dal medico. I lavori iniziarono nel 1915, per concludersi un decennio dopo. Ma presto la collocazione inziale non fu più sufficiente: nel 1958, alla Statale sarà assegnato l’edificio del vecchio ospedale sforzesco, la Ca’ Granda; in tempi più recenti, sono nate le gemmazioni di Milano-Bicocca e dell’Insubria, mentre il raddoppio degli spazi in Città Studi è stato completato solo pochi anni fa, e in estate partiranno nell’area i lavori per la realizzazione del campus umanistico su progetto di Ottavio Di Blasi (quello scientifico prenderà forma dove fu l’Expo su progetto di Lendlease, nell’ambito della realizzazione di MIND, dello studio Ratti e Associati). Sempre nel circuito, nel 2021, è nata la nuova sede della Facoltà di Veterinaria a Lodi, firmata da Kengo Kuma.
La Statale è al limitare di un processo trasformativo storico, che coinvolge la città ed il territorio nel suo complesso” spiega in proposito il rettore Elio Franzini “Il più impegnativo, senza dubbio, dalla sua fondazione”. A un secolo dall’inaugurazione, “tra fascismo, leggi razziali, Resistenza”, come ricorda avviando le celebrazioni per il centenario il rettore, sottolineando il “rifiuto di giurare fedeltà allo Stato fascista che fece il nostro professore Piero Martinetti, e 12 docenti soltanto sui 1.200 di tutta Italia, per salvare la dignità e responsabilità dell’insegnamento”, la Statale si dota di un museo virtuale. Solo la prima di una serie di iniziative che si articoleranno nel corso dei prossimi diciotto mesi, per valorizzare “una realtà imprescindibile del patrimonio storico della città, che sarà centrale e rilevante anche nella Milano del futuro”, come evidenzia il sindaco Giuseppe Sala.

Vumm, il museo virtuale della Statale di Milano

Vumm, il museo virtuale della Statale di Milano

IL MUSEO VUMM DELLA STATALE

Il museo VUMM (Virtual UniMi Museum), come si chiama il nuovo museo virtuale dell’ateneo, raccoglie il patrimonio di storia, scienza, arte e cultura della Statale in forma digitalizzata, rendendolo per la prima volta accessibile al pubblico. Interamente progettato e realizzato all’interno dell’Università (l’ideazione e la direzione scientifico-tecnologico si deve a Goffredo Haus), il progetto si è avvalso della collaborazione con Google Cultural Institute, e raccoglie oltre 2mila immagini digitalizzate dalle oltre 20 collezioni ereditate dall’Ateneo sin dalla fondazione, arricchite nei decenni da acquisizioni, donazioni, e grazie al lavoro di ricerca, agli scavi, alle campagne archeologiche. Su Google Arts & Culture è inoltre possibile accedere direttamente alla pagina dedicata a UniMi, e con il supporto di Google Street View gli utenti possono partecipare a tour virtuali nel neonato museo. Si spazia così dall’esplorazione del complesso rinascimentale della Ca’ Granda alla scoperta delle opere d’arte contemporanea che conserva, dalla Minerva di Lucio Fontana al Senza titolo di Jannis Kounellis, fino ai tesori custoditi nella quadreria del Rettorato. Ma il Vumm raccoglie anche antichi strumenti scientifici, la collezione di modelli di frutti artificiali del XIX secolo proveniente dal dipartimento di Agraria, le foto che raccontano i momenti salienti della storia novecentesca. E ancora riviste d’epoca, fossili, cere dermatologiche ottocentesche, carte d’archivio come gli appunti manoscritti di Elio Vittorini. Un patrimonio sorprendente e multidisciplinare, da esplorare con l’aiuto dei filtri che agevolano la ricerca e la navigazione.
La direzione artistica del Centenario è stata affidata a Massimiliano Finazzer Flory, mentre a coordinare il programma sarà la professoressa Marina Carini. Il palinsesto si protrarrà da aprile 2023 all’autunno 2024 e sarà costantemente aggiornato sul sito online dedicato alle celebrazioni.

Livia Montagnoli

https://museovirtuale.unimi.it/
https://centenario.unimi.it/

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