A due anni dalla nomina, Judith Waldmann lascia l’incarico di curatrice della Kunsthaus di Merano

Responsabile delle mostre d’arte contemporanea dal dicembre 2020, la curatrice tedesca lascia il museo di Merano per ricoprire il medesimo ruolo al Museum Schloss Moyland di Bedburg-Hau in Germania

Nominata curatrice responsabile delle mostre d’arte contemporanea nel dicembre 2020, Judith Waldmann (Tubinga, 1985) lascia il suo incarico alla Kunsthaus di Merano – museo d’arte contemporanea gestito dall’associazione Kunst Meran Merano Arte – per “un altro importante incarico internazionale”. Waldmann andrà a ricoprire il medesimo ruolo presso il Museum Schloss Moyland di Bedburg-Hau in Germania, dove giungerà dopo due anni di intensa attività alla Kunsthaus, con una programmazione espositiva caratterizzata dall’aver messo in dialogo artisti internazionali con artisti del territorio, storici ed emergenti, riflettendo criticamente su tematiche sociali e antidiscriminatorie. Un’esperienza che, seppur “breve” a livello temporale, ha influenzato molto il lavoro e la ricerca della curatrice, portandola così a vagliare nuove opportunità, come da lei stessa sottolineato: “il lavoro al Kunsthaus Merano ha avuto una forte influenza su di me e mi ha suggerito molte nuove prospettive e spunti. Vorrei ringraziare sinceramente il team di Kunst Meran, in particolare la direttrice Martina Oberprantacher, per la collaborazione collegiale e incredibilmente stimolante. È stato davvero entusiasmante lavorare insieme a Martina Oberprantacher, Ursula Schnitzer e Anna Zinelli per offrire alle visitatrici ed ai visitatori un programma ambizioso. Desidero inoltre esprimere i miei più sentiti ringraziamenti al presidente di Merano Arte, Georg Klotzner, e al consiglio direttivo per la fiducia nel mio operato. Seguirò da vicino”, conclude, “il lavoro futuro della Kunsthaus e spero, negli anni a venire, di dare il benvenuto a quanti più di voi possibile al Museum Schloss Moyland”.

Martina Oberprantacher e Judith Waldmann, TOGETHER. Interact – Interplay – Interfere, Merano Arte. Photo_ Ivo Corrà

Martina Oberprantacher e Judith Waldmann, TOGETHER. Interact – Interplay – Interfere, Merano Arte. Photo Ivo Corrà

IL LAVORO DI JUDITH WALDMANN ALLA KUNSTHAUS DI MERANO

Durante i due anni di attività alla Kunsthaus di Merano, Waldmann ha curato tre mostre: The Poetry of Translation (2021-2022), una riflessione sulla traduzione incentrata sui concetti di identità, multiculturalismo, diversità; TOGETHER. Interact – Interplay – Interfere (2022), esposizione che ha indagato il tema di comunità; Turning Pain Into Power, in corso fino al 29 gennaio 2023, un interrogativo su come l’arte possa risvegliare e potenziare la consapevolezza sulle ingiustizie sociali e politiche.

Anna Zinelli, Martina Oberprantacher, Judith Waldmann e Ursula Schnitzer, The Poetry of Translation, Merano Arte. Photo_ Ivo Corrà

Anna Zinelli, Martina Oberprantacher, Judith Waldmann e Ursula Schnitzer, The Poetry of Translation, Merano Arte. Photo Ivo Corrà

JUDITH WALDMANN LASCIA LA KUNSTHAUS DI MERANO

Judith Waldmann lascia un’importante traccia nella storia espositiva e nel profilo di Merano Arte”, dichiara la direttrice Martina Oberprantacher. “Mirabile è stato il suo impegno nel collegare i grandi temi globali con il contesto altoatesino e presentare la complessità sociale con acutezza rispetto ai temi e grande apertura nella contestualizzazione. In questo segno, Judith Waldmann ha sempre selezionato opere intelligenti ed esteticamente accattivanti di artisti contemporanei, che a lungo ricorderemo. Non vediamo l’ora di poterci ritrovare in una nuova futura collaborazione”.

Desirée Maida

www.kunstmeranoarte.org

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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