Vittorio Sgarbi è il nuovo presidente del MAG di Riva del Garda. “Farò una mostra mai vista prima”

Il critico d’arte si espone riguardo all’ultimo incarico ricevuto, al vertice del Museo dell’Alto Garda di Riva del Garda. Previa approvazione del Comune, il primo progetto sarà realizzato entro Pasqua e riguarderà la collezione di un grande museo tedesco attualmente chiuso. In programma anche un ponte col vicino MART.

Nominato dal sindaco di Riva del Garda Cristina Santi, il noto critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi è il nuovo presidente del MAG, il Museo Alto Garda, assieme ai componenti Laura Pignattari, Vittorio Colombo, Matteo Arvedi e Ruggero Morandi che andranno a far parte del Consiglio di amministrazione. Collocato a Riva del Garda, il museo ha sede all’interno della Rocca di Riva, antico castello medievale che si affaccia sul Lago di Garda, e nella Galleria Civica G. Segantini di Arco, con collezioni di dipinti (si annoverano autori come Pietro Ricchi, Vincenzo Vela e Francesco Hayez), reperti archeologici e oggetti legati alla storia del territorio. La visione è chiara fin da subito: partire con una programmazione ambiziosa già dai prossimi mesi, creare un ponte con un importante museo europeo e col vicino MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (di cui sempre Sgarbi è presidente) attraverso una serie di iniziative rivolte ai visitatori.

Riva del Garda, vedute dal torrione. credits-MAG-Museo-dell'Alto-Garda

Riva del Garda, vedute dal torrione. credits-MAG-Museo-dell’Alto-Garda

INTERVISTA A VITTORIO SGARBI, NEOPRESIDENTE DEL MAG DI RIVA DEL GARDA

Il MAG è un museo bellissimo”, ci racconta il critico “essendo già presidente del MART, l’unione tra i due musei può essere proficua. Ci sarà presto la prima riunione, perché voglio portare entro Pasqua una mostra formidabile che oscurerà il MART. L’avrei voluta fare lì ma la programmazione del museo è piena per i prossimi anni; si potrà fare solo nel 2022 perché poi le opere dovranno tornare nel museo da cui provengono. È un’opportunità formidabile per il MAG e per il lancio di un’esposizione così importante e piena di capolavori, che creerà un ponte tra il Veneto, il Trentino e la Germania”. E, sulle accuse riguardo a un eccesso di cariche, replica: “Mi porto dietro questa specie di maledizione: la realtà è che i presidenti non vengono pagati, io faccio le cose per mettere insieme una serie di mosaici che consentano dei risultati… La mia è soprattutto una forma di attivismo, una volontà di far muovere le cose. Non ho nessuna ambizione, non ho bisogno di nulla né tantomeno di incarichi. Se lo faccio è per dar vita a delle iniziative valide. Nessun museo in questo momento ha una proposta tanto ricca come quella del MART, con Canova, Depero, Romani… nonostante le ridicole insinuazioni riportate da certa stampa”.

VITTORIO SGARBI AL MAG DI RIVA DEL GARDA: LA MOSTRA DEL 2022

Insomma, appena ricevuta la nomina Sgarbi non vuole perdere tempo. Ma per la presentazione ufficiale del programma bisognerà attendere l’approvazione delle proposte da parte del Consiglio comunale, a cui seguirà una conferenza stampa ufficiale. “Avere un ulteriore luogo in cui costruire dei progetti di arte ‘pop’ mi sembra un’opportunità interessante”, prosegue. “Si può fare il biglietto unico, si possono fare varie iniziative che uniscano i due musei. E poi il Lago di Garda è più frequentato di Rovereto, quindi se organizzi una cosa importante hai la possibilità di avere un grande flusso di persone”. E, ancora riguardo alla mostra in cantiere, conclude: “si tratta di uno dei più grandi musei d’Europa che è chiuso per il 2022 e quindi si presta all’iniziativa. La mostra deve essere ancora approvata ma non si può perdere tempo. Siamo a gennaio e dobbiamo partire entro la metà di aprile, o si fa o si perde. Ora ho a disposizione un luogo che mi permette di fare belle iniziative e più adatte a un museo generalista come il MAG piuttosto che a un museo di arte moderna com’è il MART”.

-Giulia Ronchi 

https://www.museoaltogarda.it/it 

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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