District 913
Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia partecipa alla Giornata del Contemporaneo con “District 913”, due giorni di festa dedicati all’arte con inaugurazioni, mostre, installazioni e performance.
Comunicato stampa
Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia partecipa alla Giornata del Contemporaneo con “District 913”, due giorni di festa dedicati all’arte con inaugurazioni, mostre, installazioni e performance.
Nato nel 2012, al termine del cantiere cinematografico e d’arte “Space Metropoliz”, il MAAM è un progetto di Giorgio de Finis. Contro-dipositivo situazionista e relazionale, si pone accanto e in concorrenza con le grandi istituzioni museali italiane e della capitale (il MAXXI e il MACRO), facendo della sua perifericità, della sua totale assenza di fondi, della sua non asetticità (il MAAM è un museo abitato) il suo punto di forza. Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il Metropoliz si sta dotando grazie al MAAM di una pelle preziosa e di una collezione, che l’aiuteranno a proteggersi dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto. Il MAAM si prefigge di trasformare l’intera fabbrica occupata in un oggetto e in un soggetto d’arte collettiva. Gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio e con gli abitanti. E non si può dire che non lo stiano facendo.
Oltre i “relitti” di Space Metropoliz (il telescopio di Gian Maria Tosatti, i muri dipinti di Sten & Lex, Lucamaleonte, Mr. Klevra, Hogre, la bandiera di Paolo Assenza, l’orto lunare di Fabio Pennacchia, il grande razzo costruito dagli abitanti della fabbrica occupata con l’aiuto di Stalker), la Pinacoteca Domestica Diffusa, oltre venti opere di arte contemporanea collocate nelle case degli abitanti di Metropoliz e fotografata da Carlo Gianferro (le foto in mostra fino a dicembre), la “Stanza dei Giochi” (intervento site specific per la ludoteca di Metropoliz ad opera di Veronica Montanino e Alice Pasquini); e “Cattedralehouse_room#2” (opere di Cristiano Petrucci, Gianni Asdrubali, Veronica Montanino), il 5 ottobre il MAAM presenterà le nuove acquisizioni e i lavori realizzati nel corso dell’estate.
Le due nuove stanze d’artista, “Windows M” di Maddalena Mauri e ”Where are the flowers gone” di Micaela Lattanzio. L’intervento murario, tutto in polvere di grafite, che Maddalena Mauri realizza per il nuovo spazio galleria di Metropoliz (il 5 ottobre inaugura anche la WM Weekend only contemporary art gallery Metropoliz), moltiplica le finestre della grande stanza dove un tempo stagionavano i salami della Fiorucci, invitando il mondo ad entrare. Un auspicio, per la fabbrica occupata, che coincide con il programma di eventi settimanali del nuovo spazio espositivo, uno dei dispositivi che il MAAM ha deciso di attivare per aprire con regolarità il cancello del 913 al quartiere e alla città, riducendo l’effetto enclave che pregiudizio e necessità di difendersi dallo sgombero rischiano di innescare. La porta “a saloon” della galleria che propone un enorme cuore diviso in due è un’opera di Paolo Angelosanto. La stanza di Micaela Lattanzio è invece uno spazio intimo, un invito alla “meditazione”, un’oasi di pace per chi, come il Chaplin di “Tempi moderni” si trova incastrato ogni giorno nei meccanismi della metropoli (i suoi fiori di carta, oltre seimila, si liberano dagli ingranaggi e volano via…). Un luogo, questa preziosa stanza “fiorita”, che sembra condividere lo spirito delle stanze de Les Nymphéas di Monet all’Orangerie.
“District 913” tira via il telo anche sulla nuova “piazza” realizzata da Massimo Di Giovanni con L.U.N.A. una enorme sfera di ferro e legno che l’artista incastra tra le travi di un tetto crollato, che lo stesso Di Giovanni ha restaurato e messo in sicurezza). L’opera ha voluto rendere un omaggio all’idea della migrazione esoplanetaria alla conquista della luna narrata dalla favola contemporanea “Space Metropoliz” e all’idea che, lavorando tutti insieme, l’Altrove, lo si possa alla fine portare sulla Terra. Altre grandi sfere saranno disseminate nella fabbrica da EPVS, a rendere il percorso difficile e claustrofobico (EPVS_ Bubbling 4 you #913# by EPVS).
Molto rilevanti anche i nuovi interventi di street art realizzati a Metropoliz. Dal grande muro d’ingresso sulla via Prenstina, firmato Borondo, e realizzato in collaborazione con la 999 Contemporary, alla meridiana di Rub Kendy (.R.E.V.O.L.U.T.I.O.N.), allo stencil di Lucamaleonte che riproduce, sulla facciata dell’ex-salumificio che guarda ai recenti scavi archeologici del lotto di fronte, il bassorilievo dei Musei Capitolini raffigurante la caccia al cinghiale. E ancora Alice Pasquini, Solo (con “Plan D, last level”), Diamond (con la porta “Welcome to Metropoliz”), Opiemme (“Questo muro ha un nuovo messaggio”). E ancora Giulio Vesprini, Gio Pistone, Cancelletto, omino71.
Tra le nuove opere acquisite dal MAAM segnaliamo quelle di Pablo Echaurren (“Suburbano disumano”), a cura di ARIA [rivista d’artista], Massimo Attardi (“Lang”, un omaggio all’autore di “Metropolis” che strizza l’occhio anche al gioco “facce di luna” di “Space Metropoliz”), Guendalina Salini (che ripropone in collezione permanente l’installazione “Dove comincia il lontano”), gli interventi murari di Marco Tamburro, Seboo Migone, Paolo Assenza, l’opera di Germano Serafini ”Composizione M”, quella di Michela de Mattei “Metropolitz. Pianoterra / piano, Terra” (a cura di Silvia Litardi), il lightbox di Salvatore Mauro “Pianeta dei Naufraghi”, i nuovi interventi di Santino Drago (”Sangue versato in mostra” e “Asilo politico”).
Il 5 ottobre inaugureranno anche le mostre “Dimensioni parrallele e vie di fuga” di Micaela Lattanzio (alla WM), “Ritratti di famiglia con opera” di Carlo Gianferro (mostra inserita nel circuito di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma) e “Extra Roma” di Carlo Prati.
Aprirà la giornata del 5 una lectio magistralis di Cesare Pietroiusti sul tema “Musei “reali”/ musei “irreali” (con la partecipazione di Andrea Lanini). Seguirà la performance di Tiziana Cera Rosco “Il bagno di Diana”. Alle 11 p.m. Franco Losvizzero si chiuderà nella sua cella per la performance di 11 giorni ”Residenza in comunione”. Nutrito e accudito dagli abitanti di Metropoliz l’artista produrrà in autosegregazione 11 opere per il MAAM. Concluderà la serata “Breaking wood” performance di Cristiano Petrucci e Alessandro Altarocca (con la partecipazione di Walter Paradiso).
Per finire dj set nella postazione realizzata da Massimo Iezzi (Aton), intervento site specific per il MAAM a cura di Marta Gargiulo.
Il 6 il MAAM riaprirà fino alle 18. Chi vorrà potrà anche partecipare al cantiere festoso di Collettiva Geologika, all’opera nella costruzione di un “Focolare”, un nome di cosa che suona come un verbo.
Programma:
5 ottobre
ore 17.00 Visita guidata del MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (appuntamento a Piazza Vaccarella, varcato il cancello del 913 a destra). A cura di Carlo Gori (Tor Sapienza in Arte) e alla presenza degli artisti. Inaugurazione mostre e installazioni.
ore 18.00 Lectio Magistralis_Cesare Pietroiusti_ Musei “reali” e musei “irreali”.
Con la partecipazione di Andea Lanini. A cura di Giorgio de Finis e Mattia Pellegrini
In collaborazione con il Museo dell’arte contemporanea italiana in esilio.
ore 19.00 Performance di Tiziana Cera Rosco “Il bagno di Diana”.
ore 20.00 Cena Meticcia + Ultima cena (Franco Losvizzero e gli artisti del MAAM)
ore 23.00 Reclusione di Franco Losvizzero.
ore 23.30 “Breaking wood”, performance di Cristiano Petrucci & Alessandro Altarocca con una installazione video di Walter Paradiso.
ore 24.00 Dj set preceduto da una performance di Massimo Iezzi.
6 ottobre
ore 10.30 apertura
ore 12.00 Visita guidata del MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (appuntamento a Piazza Vaccarella, varcato il cancello del 913 a destra). A cura di Carlo Gori e alla presenza degli artisti.
ore 13.30 Pranzo meticcio
Il MAAM resterà aperto fino alle ore 18.00.