Feltopia: il videogioco interamente realizzato con il feltro

Gli elementi visivi del videogioco Feltopia di Andrea Love sono interamente realizzati in feltro. Lo spiega la stessa autrice in un video che accompagna la raccolta fondi su Kickstarter

Feltopia è un videogioco realizzato interamente con il feltro. Sono in feltro i personaggi, sono in feltro i nemici, sono in feltro le ambientazioni. È uno “sparatutto a scorrimento” simile a quei tradizionali videogames da sala giochi, in cui si guida un’astronave distruggendo dischi volanti alieni a suon di laser e missili, mentre i livelli scorrono automaticamente in una direzione. Ma in Feltopia c’è un mago che vola nel cielo in groppa al suo magico destriero, combattendo contro le macchine che hanno preso il controllo del mondo.

Un videogioco in feltro e stop motion

Feltopia è realizzato dall’animatrice Andrea Love, che in passato ha lavorato a progetti per Hulu, Netflix, Disney e Hermès e che è specializzata proprio in animazione a passo uno (anche detta stop motion) e uso del feltro. Con Feltopia, Love afferma di voler raccontare una storia sulla tensione tra artigianato e industria, lentezze e velocità. Peccato allora che pure i nemici meccanici siano realizzati in feltro, e che il videogioco non proponga anche visivamente questo contrasto tra la morbidezza del feltro lavorato a mano e il metallo.

Feltopia e gli altri videogiochi “fatti a mano”

Feltopia non è l’unico videogioco realizzato digitalizzando oggetti costruiti fisicamente. Già i mostri del videogioco di sparatorie Doom di id Software, del 1993, furono creati muovendo e fotografando dei modelli appositamente realizzati. Il mondo di Lumino City di State of Play è invece tutto costruito a mano con carta e cartone. La claymation (plastilina animata) è usata da Mason Lindroth (per esempio nella sua serie Hylics) e da Jack King- Spooner (per esempio, in Dujanah) per videogiochi sperimentali, e anche Might and Delight ha costruito fisicamente i velivoli e le ambientazioni di uno sparatutto a scorrimento, come Feltopia, intitolato The Blue Flamingo.

È stata realizzata digitalizzando oggetti costruiti e lavorati fisicamente pure una delle opere più interessanti degli ultimi anni, Ritual of the Moon di Kara Stone, tra i migliori videogiochi del 2019 secondo Artribune. Un caso un po’ diverso è quello di Cuphead di Studio MDHR, diventato anche una serie animata per Netflix: ogni fotogramma di questo videogioco è disegnato e animato a mano ispirandosi all’animazione dei cartoni animati degli anni ’30.

Feltopia di Andrea Love sta al momento cercando finanziamenti su Kickstarter con un’uscita stimata su dispositivi iOS nell’estate 2024.

Matteo Lupetti

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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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