I 10 migliori fumetti usciti nel 2025 secondo Artribune
Quali sono i fumetti che abbiamo letto con più piacere nel corso di questo anno in chiusura? Ne abbiamo scelti dieci. Una manciata di libri da leggere (o regalare) a Natale
Dall’esordio di Lorenzo Fonda al ritorno di Maicol & Mirco, passando per il capolavoro autobiografico di Tessa Hulls (il primo graphic novel premiato in una categoria regolare dei Pulitzer). Abbiamo scelto i dieci fumetti usciti nel 2025 che più ci hanno appassionato. Più che una classifica, una serie di suggerimenti per chi è in cerca di buone letture in queste ultime settimane dell’anno.
“Per aspera ad astra” di Lorenzo Fonda
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Render, il bisettimanale sulla rigenerazione urbana Nuovi progetti, tendenze, strategie virtuose, storie da tutto il mondo, interviste e molto altro.
Questo fumetto Lorenzo Fonda non lo ha scritto per te. E neanche per me. Non esiste lettore che possa accogliere questo dolore. Nessuno. O almeno, non nel momento in cui è in atto il processo di scavo e di rielaborazione, ovvero il processo di scrittura. Nel momento in cui tutto si conclude, che nel caso specifico corrisponde alla pagina 376 del libro, allora sì: da quel momento in poi subentriamo anche noi, i lettori, e ci rendiamo conto di aver avuto tra le mani il sunto di un lungo e profondissimo percorso esistenziale. Ma ne eravamo degni? Amore e morte si scambiano di posto tra le pagine di Per aspera ad astra, il fumetto italiano più importante di questo 2025 (per chi scrive). Edito da Coconino, il volume è un diario intimo in cui si raccontano gli ultimi anni di vita di Elena Xausa, illustratrice scomparsa (a soli 38 anni) per un cancro all’appendice. Ma si raccontano, anche e soprattutto, gli anni successivi dell’autore, suo marito, e il percorso terapeutico e artistico affrontato per superare il lutto. Leggere questo libro può fare male. Ma se questo dolore deve insegnarci ad amare, allora che faccia pure il suo gioco.
“L’autobus incantato” di Majid Bita
21 scrittori e artisti iraniani vengono invitati a un convegno in Armenia. Si tratta di figure dissidenti dell’Iran degli Anni Novanta, che accettano la proposta mettendosi in viaggio. Durante il cammino, tuttavia, la spedizione si rivela un complotto politico: l’autobus che accompagna gli intellettuali si trasforma in una trappola, con l’obiettivo di eliminare i partecipanti alla spedizione. Sembra una trama di finzione, ma le origini di questo racconto sono da rintracciare in un evento realmente accaduto e imbastito dal regime di Teheran. A rispolverare quell’evento drammatico – e poco noto in Occidente – è Majid Bita, nel fumetto L’autobus incantato (edito da Canicola). Con stile sobrio ma potente, l’autore restituisce non solo un fatto storico tragico, ma il senso di oppressione e paura che accompagna chi lotta per libertà e verità.
“L’Isolo” di Maicol & Mirco
Non che Maicol & Mirco non avessero dato prova di sapere raccontare delle storie che vadano oltre il perimetro della pagina (vedi i racconti lunghi Il papà di Dio e Gli Arcanoidi), ma qui si toccano corde poetiche che solo la maturità (biografica, prima ancora che stilistica) può regalare. Protagonista de L’Isolo (edito da Bao, of course) è un uomo che ha lasciato la sua vita precedente per ritrovarsi da solo su un’isola sperduta. In questo luogo remoto e disperso intraprende un monologo lunghissimo su cosa conti davvero e cosa no, alternando profondissime riflessioni esistenziali e grandi prese per il culo. Perché sappiamo mentirci e non poco, quando si tratta di fare i conti con noi stessi.
“Elmer” di Gerry Alanguilan
Elmer racconta la storia del “pollo umano” Jake Gallo, cresciuto in un mondo in cui tutti i suoi simili acquistano intelligenza e parola. In questo scenario spiazzante, il protagonista scopre un diario del padre in cui vengono annotate le violenze, le fughe, le speranze e le battaglie compiute dalla sua specie per ottenere gli stessi diritti degli umani. Si tratta dunque di un fumetto di natura ironica? Niente affatto! Scritta da Gerry Alanguilan, questa pluripremiata opera (portata per la prima volta in Italia da NPE Edizioni) è una metafora grottesca e sorprendente che parla di razzismo e discriminazione. Un’allegoria potentissima, disegnata con un tratto bianco-nero che non concede sorrisi.
“Ombre di famiglia” di Tessa Hulls
“Un’opera toccante di arte letteraria e ricerca, i cui disegni danno vita a tre generazioni di donne cinesi – l’autrice, sua madre e sua nonna – e a un trauma tramandato dalle storie familiari”. Così recita la motivazione della consegna del Premio Pulitzer 2025 (per la categoria memoir e autobiografia) al fumetto Ombre di famiglia di Tessa Hulls. Il tema di fondo del libro è importante, e il risultato finale non da meno. Protagoniste del volume (edito da Tunué) sono tre donne, accomunate dalla genetica e dai traumi che essa si porta dietro. Malattia mentale, legami familiari e soprusi politici si intersecano tra le pagine di questo gioiello editoriale, facendo perdere il capo della matassa: cosa è la causa di cosa? Un lavoro crudo, coraggioso, e per questo necessario.
“Odissea” di Milo Manara
Prendi il narratore per definizione, colui che ha inventato l’arte del raccontare storie; prendi il fumettista italiano più importante del presente, quello che ha coniato uno stile e un modo di osservare il corpo. Se presi singolarmente sono due fuoriclasse nelle rispettive categorie, immagina cosa possono fare insieme. Omero e Milo Manara si “incontrano” in Odissea, rilettura del mito in chiave sensuale e visionaria. Frutto di anni di studi e riflessioni, creazione di testi e illustrazioni, il volume (pubblicato da Feltrinelli Comics) racconta l’avventura omerica da un nuovo e originale punto di vista: quello di Telemaco, il figlio di Ulisse.
“Ragazzo” di Zuzu
“Ho scritto questo libro nel tentativo disperato di dare ai suoi personaggi quello che volevano. Li ho visti struggersi e mi commuovevo, volevo farli felici, dargli un motivo per restare e non sparire”. Con queste parole Zuzu racconta il suo ultimo fumetto, dal titolo Ragazzo. Protagonista della storia (in libreria per Coconino Press) è Francesco, un giovane ribelle e sensibile al contempo, alle prese con le ansie e le paure che accompagnano l’adolescenza. A fargli da “spalla” nel corso delle giornate è Alice, di cui Francesco è innamorato, ma che presto sceglierà una direzione diversa dal cammino condiviso. Lo sfondo della loro relazione è invece segnato dalla scomparsa di Andrea, compagno di scuola dei due. Fa da contorno una galassia di personaggi quotidianamente alle prese con piccole e grandi sfide dell’esistenza.
“Stretta al cuore” di Štěpánka Jislová
Stretta al cuore è il graphic novel autobiografico di Štěpánka Jislová, autrice ceca che ripercorre tra le pagine del volume le sue esperienze affettive, dall’infanzia all’età adulta. Si tratta dunque di un memoir personale, fatto di cotte adolescenziali, prime esperienze sessuali e tentativi di evasione dagli stereotipi di genere. Eppure le analisi sincere e schiette a cui la fumettista si lascia andare donano al libro sfumature universali in cui riconoscersi. Indipendentemente dal proprio percorso e orientamento. C’è una domanda che aleggia dalla prima all’ultima pagina del libro (pubblicato da Eris Edizioni): perché l’amore non assomiglia affatto a come dovrebbe essere? Questo libro è solo una delle possibili risposte.
“Gnam Gnam” di Robert Crumb
In questo 2025 ha fatto il suo debutto per la prima volta in Italia (per Rizzoli Lizard) Gnam Gnam, il fulminante esordio di Robert Crumb, padre del fumetto statunitense underground. Scritto nei primi Anni Sessanta, il progetto non fu concepito per prendere la forma di un vero e proprio libro. Si trattava, piuttosto, di una storia scritta e disegnata come regalo per Dana Morgan, la ragazza che in futuro sarebbe diventata sua moglie. Vena punk, libertà espressiva e follia creativa riempiono le pagine di questo volume, che racconta una storia d’amore impossibile: quella tra un rospo fatalista e una gigante vorace. Un piccolo capolavoro lisergico nel quale Crumb fa esplodere tutte le ossessioni, grafiche e mentali, che popolano il suo immaginario.
“Ritorno a Tomioka” di Galandon e Crouzat
È un tema drammatico come quello della tragedia di Fukushima lo spunto da cui prende piede Ritorno a Tomioka, il graphic novel di Laurent Galandon e Michaël Crouzat vincitore del Premio Jeunesse al Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême 2025. A partire dall’evento storico, il fumetto (portato in Italia da ReNoir Comics) si sviluppa soffermandosi sulle avventure di due fratelli rimasti orfani, il più piccolo dei quali affronta il trauma della perdita rifugiandosi in un mondo di fantasia, pieno di magia e yōkai. Un’opera delicata e sapiente, tratteggiata con uno stile che strizza l’occhio all’immaginario visivo dello Studio Ghibli, senza però rinunciare a elementi grafici che rendono omaggio alla grande tradizione della bande dessinée.
Alex Urso
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