Morta a 38 anni la talentuosa illustratrice italiana Elena Xausa

È scomparsa Elena Xausa, talento dei linguaggi creativi. Le sue immagini essenziali e coloratissime avevano conquistato il mondo dell'illustrazione. Sua la cover del numero #63 di Artribune magazine

Il mondo dell’illustrazione italiana dice addio a una delle sue firme più promettenti. È la conseguenza della triste scomparsa di Elena Xausa, l’artista veneta (nata nel 1984) nota per il suo stile grafico asciutto e accattivante.
Protagonista nell’estate 2022 del festival Illustri, dove aveva presentato una corposa serie di tavole presso la Basilica Palladiana di Vicenza, la Xausa era da tempo affetta da una grave e rara malattia, come da lei stesso comunicato nel 2020 con un doloroso post su Facebook. Nonostante la precaria e sofferta condizione medica, l’illustratrice aveva ottenuto negli ultimi anni importanti traguardi professionali, dedicandosi al disegno nell’accezione più ampia – esplorandone le infinite possibilità oltre ogni definizione convenzionale. Risale al 2021 la sua ultima grande personale presso la Galleria Civica di Bassano del Grappa, ideata con l’intento di ripercorrere i primi dieci anni di carriera dell’autrice. La curatrice di quel progetto – ricco di opere inedite, installazioni site specific e oggetti di design – era stata Melania Gazzotti, che raggiunta da Artribune ha dichiarato: “Sapevo della malattia di Elena e l’ammiravo per come la combattesse, la notizia della sua scomparsa mi ha molto turbata”.

La cover di Elena Xausa per Artribune magazine #63

La cover di Elena Xausa per Artribune magazine #63

ELENA XAUSA E LA COLLABORAZIONE CON ARTRIBUNE

Insegnante presso l’Università Iuav di Venezia, Elena Xausa era stata invitata nel 2021 come illustratrice della copertina del magazine #63 di Artribune, un incarico che aveva svolto con assoluto coinvolgimento. Il tema di quel numero era l’archivio, declinato dall’artista alla sua maniera. Il risultato di quella felice collaborazione era stata una cover appariscente ed esplosiva come poche nella nostra storia editoriale: un enorme post it giallo con un artista “chiuso” sotto teca. Così l’autrice aveva spiegato l’opera: “Nell’arte contemporanea sono molti gli artisti che indagano la dimensione del passato e la fanno parlare attraverso l’organizzazione e la curatela di archivi. Quindi il lavoro di un artista è spesso costituito dall’archivio di manufatti creati da altre persone, successivamente esposti sotto una teca trasparente e pulita. In questi casi l’identità dell’artista diventa l’archivio che lui ha selezionato, oppure la sua vita stessa può essere soggetto di un archivio?”.

Elena Xausa, The Uncanny Valley, 2019. The New Yorker. Illustrazione digitale

Elena Xausa, The Uncanny Valley, 2019. The New Yorker. Illustrazione digitale

TALENTO ED ENERGIA DI ELENA XAUSA

Tanti i ricordi di amici e collaboratori della Xausa, che in queste ore stanno condividendo sui social i propri pensieri, spesso accompagnati dalle immagini cariche di ironia dell’artista. “Oggi è venuta a mancare un’artista incredibile, un talento cristallino e internazionale, un’illustratrice fondamentale e germinale per il Treviso Comic Book Festival”, si legge sulla pagina Facebook della rassegna trevigiana, del quale l’illustratrice era stata ospite in passato. “Sin dalla prima ora ci ha contagiati col suo entusiasmo, le sue idee, la sua presenza sempre curiosa, sempre propositiva. Che fosse dipingere un toy o insegnare ai bambini, essere protagonista di una mostra come ‘Ototeman’ nel 2014 o con l’installazione ‘Pandoro’ nell’assurdo 2020, Elena era sempre un concentrato di energia, una batteria di effetti speciali coloratissimi, accesi però con una semplicità e una gentilezza infinita. Oggi il mondo dell’illustrazione perde una grande protagonista. Ma la sua energia non sarà sprecata, non sarà dissipata. Quello che possiamo fare è continuare a diffondere l’arte che ci ha lasciato, tenendo ben in mente la sua lezione”.

ELENA XAUSA. IL RICORDO DI ALE GIORGINI

Ho incontrato Elena per la prima volta diversi anni fa, durante un festival che vedeva in cartellone una sua mostra personale. Rimasi folgorato dalla forza delle sue illustrazioni: mi chiedevo come delle opere visivamente così ‘leggere’ potessero essere allo stesso tempo così potenti. Poi l’ho conosciuta e ho capito che le sue immagini erano esattamente come lei: apparentemente fragili, ma con una forza coinvolgente”, ha dichiarato Ale Giorgini ad Artribune. “L’ho riabbracciata qualche mese fa nella ‘nostra’ Vicenza, durante l’inaugurazione di una mostra che ci vedeva esposti insieme. Elena Xausa era una creativa di estremo talento, un’illustratrice visionaria, un’artista intelligente e ironica. L’esplosione di colori, storie ed energia da cui si viene travolti guardando le sue opere, riassume esattamente quello che era: una donna piena di vita, quella che si dice una forza della natura”.

Una illustrazione di Elena Xausa

Una illustrazione di Elena Xausa

CHI ERA ELENA XAUSA

Illustratrice apprezzata su scala internazionale, Elena Xausa aveva per anni abitato in diverse città del mondo, mettendo la propria “bandierina” a Venezia, Berlino, Milano e New York. Una staffetta di città nelle quali l’artista aveva lasciato il segno, prima di tornare nuovamente in Veneto e continuare la propria carriera a Marostica, sua città dell’infanzia. Tante le testate che hanno visto la firma dell’artista comparire sulle proprie pagine: tra queste New YorkerNew York TimesNew York MagDie ZeitMonocle e Rolling Stone. Tra i riconoscimenti artistici più importanti ricevuti nei suoi dieci anni di attività ricordiamo la residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Il suo lavoro è stato esposto alla Stazione Leopolda di Firenze e alla Triennale di Milano.

Alex Urso

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

Scopri di più