Magnus e Toffolo: due maestri del fumetto a confronto

La casa editrice Oblomov porta in libreria “Come rubare un Magnus”, ultima prova d'autore di Davide Toffolo. Omaggio a uno dei grandi padri della nona arte italiana.

Davide Toffolo disegna Magnus. O forse sarebbe meglio dire il contrario? Quello che si avverte sfogliando le tavole del nuovo libro del fumettista friulano – voce e chitarra dei Tre Allegri Ragazzi Morti – è infatti un dialogo affettivo, prima che professionale, fra allievo e maestro. Ma chi racconta l’uno? E chi, tra i due, si mette a disposizione per sviscerare la storia dell’altro?

COME RUBARE UN MAGNUS

Siamo a Pordenone. È il 2005 e, durante una mostra antologica dedicata proprio al grande Roberto Raviola, viene rubata una tavola originale. A partire da questo episodio lo stesso Toffolo, il suo fisioterapista cieco (con un volto che sembra quello di una maschera Hannya) e la curatrice Paola Bistrot si mettono alla ricerca del ladro. Nel corso dell’investigazione le porte del racconto si aprono alle storie del passato, la vita di Magnus emerge in maniera romanzesca, così come gli iconici personaggi creati dal pennino del maestro: da Kriminal a Satanik passando per Alan Ford – indiscussa celebrity del fumetto Anni Settanta ideata da Max Bunker (al secolo Luciano Massimiliano Secchi). E poi ancora i capolavori indimenticati come Lo Sconosciuto, Le femmine incantate, Necron e la sfida finale – la più bella e commovente: l’episodio di Tex Willer, portato alla luce dopo ben sette anni di lavoro e pubblicato solo dopo la morte dell’autore.
Una parabola strepitosa – quella di “Bob la Volpe”, come usava chiamarsi Magnus agli inizi del percorso – qui riproposta con la solita verve poetica “toffoliana”. I disegni sono morbidi, fanno bene agli occhi e al cuore. La narrazione tiene con un piede incollati alla realtà, e con l’altro trasporta sulle nuvole. E poi c’è la passione, sincera, per il protagonista del libro da parte del suo “erede”. “Il segno di Magnus è nel mio lavoro”, dice Toffolo, “come in quello di molti altri della mia generazione e di quella precedente”. Un volume arrivato in libreria agli sgoccioli dello scorso anno, giusto in tempo per entrare nell’olimpo dei migliori fumetti usciti nel 2020.

Davide Toffolo

Davide Toffolo

L’INTERVISTA A DAVIDE TOFFOLO

Aiutami a far conoscere ai lettori più distratti il protagonista del libro. Chi era Magnus?
Magnus, al secolo Roberto Raviola, è stato il disegnatore di Kriminal e Satanik negli Anni Sessanta, di Alan Ford negli Anni Settanta, per poi diventare autore de Lo Sconosciuto, continuando a innovare il linguaggio del fumetto negli Anni Ottanta, fino a lasciare un testamento disegnato nella storia di Tex Willer La valle del terrore, uscito poche settimane dopo la sua morte, avvenuta nel 1996. Un bel pezzo di storia del fumetto italiano. Come lui stesso diceva di sé, era un innamorato pazzo del fumetto.

Cosa ha rappresentato, invece, Magnus per Davide Toffolo?
Il mio disegnatore preferito quando ero bambino, il mio autore preferito quando ero ragazzo, il mio riferimento professionale quando sono diventato un autore di fumetti, la mia ossessione e la mia compagnia negli anni, e sono tanti, nei quali questa storia ha preso forma.

Il libro prende le mosse dalla ricerca di una tavola rubata durante una mostra dell’artista. Quanto c’è di vero e quanto di fittizio in ciò che viene raccontato?
Non posso svelarti tutti i miei segreti, ma posso dirti che la storia personale di Magnus è stata avventurosa e praticamente è quella che ho raccontato nel mio libro. Ho scelto un registro favolistico per amore verso il lavoro di Magnus, e perché quando diventerà un film sarà bello discutere su quale attore darà la voce al drago dell’Appennino.

Davide Toffolo ‒ Come rubare un Magnus (Oblomov Edizioni, Quartu Sant'Elena 2020)

Davide Toffolo ‒ Come rubare un Magnus (Oblomov Edizioni, Quartu Sant’Elena 2020)

MAGNUS E TOFFOLO

Nella prima pagina del volume fai capire che l’idea del libro è partita nel 2008, ma è stata portata a termine solo oggi. Dodici anni sono tanti per far nascere un fumetto? Com’è stata la gestazione dell’opera?
Una specie di ossessione. Tre volte ho cominciato in tempi differenti questa storia, e proprio in questo anno pazzesco [nel 2020, N.d.R.] sono riuscito a portarla a termine. La pubblicazione a puntate su Linus ha dato la giusta forma all’opera.

Cosa ti resta di questa esperienza di scrittura? Hai capito qualcosa in più sul maestro dai baffi a manubrio?
Finire Come rubare un Magnus mi ha ricollegato con molte delle persone che hanno reso questa storia possibile, e che sono ringraziate alla fine del libro. Alcune di loro non ci sono più, quindi questo rende ancora più forte quello che è stato. Mi ha permesso di pensare alla mia scelta personale di diventare disegnatore, al mio percorso e al legame forte che esiste fra gli autori. Il libro ne racconta almeno due: Magnus e Bonvi. Alla creatività e all’avventura dell’esistenza. Poi, una volta stampato, il libro è diventato un ponte con i lettori. Rende il pensiero resistente al tempo. Qualcosa di magico, un antidoto alla morte.

Alex Urso

Davide Toffolo ‒ Come rubare un Magnus
Oblomov Edizioni, Quartu Sant’Elena 2020
Pagg. 152, € 20
ISBN 9788831459051
www.oblomovedizioni.com

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Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

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