
In Notte di luna con Van Gogh e altri incontri intimi nella storia dell’arte, Raffaella Arpiani ci invita a esplorare la potenza dell’arte come esperienza viva e dialogante. Il titolo della premessa quasi turba e provoca un moto di ribellione: Lo sguardo ricambiato: una storia dell’arte per il mestiere di vivere. Guardare un capolavoro per imparare a comportarsi nella realtà contemporanea?! Come se la produzione artistica dovesse avere uno scopo oltre sé stessa: l’impulso estetico che si fa materia, colore, pensiero, bellezza è un bisogno autonomo, come il successivo incontro dei fruitori che, nel tempo osservano, studiano, lasciandosi attraversare da emozioni che dialogano per varie vie, tra realtà e immaginazione, con l’autore, con l’opera.

Il libro di Raffaella Arpiani uno scrigno di informazioni da assaporare con gusto
Il libro di Raffaella Arpiani, edito da Feltrinelli, è un coinvolgente testo che aiuta a osservare e analizzare le opere, offrendo anche molte informazioni da assaporare con gusto. No, non ci sono forzature educative. E va bene se qua e là ci sono riflessioni su quanto accaduto nella storia che può proiettarsi nel presente. Preziose le indicazioni sulle forme di produzione, le committenze, la visione del mondo in determinati periodi, le reciproche conoscenze di artisti e opere, influenze e innovazioni, e così via. Una storia dell’arte che ci riguarda (il corsivo è dell’autrice): “se guardiamo all’arte pensando a tutto quello che può insegnarci e non a quello che noi dobbiamo imparare per capirla, si dimostra utile e attualissima”.

Sedici opere per pensare a quello che la storia dell’arte può insegnarci
Sedici in particolare le opere prese in considerazione e analizzate con suprema competenza, da l’Afrodite Cnidia di Prassitele 360 a.C. a Macchia nera I di Wassily Kandinsky, 1912. Tra questi estremi, lavori e nomi assai noti: Giotto, Donatello, Masaccio e così via, passando per Antonello da Messina, Tintoretto, Caravaggio, e ancora e ancora. Senza dimenticare naturalmente Van Gogh, citato anche nel titolo che sembra quasi di un romanzo. Avvincente, capace di creare continui collegamenti tra le opere; intrecci che creano curiosità, divertimento, confermando saperi e proponendone di nuovi.
Le tavole a colori nel libro di Raffaella Arpiani
All’interno del libro dell’Arpiani le tavole a colori sono molto utili per tornare a esercitare lo sguardo, interrogarsi sulle scelte compiute dagli artisti su forme e significati, con la voglia naturalmente di andare a incontrare gli originali, molti facilmente accessibili perché conservati in Italia, tra cui un buon numero a Firenze.

La struttura del testo di Raffaella Arpiani
L’ordine è cronologico e, spesso, nel salutare una scultura o una tela c’è un qualche indizio che conduce il lettore al capitolo successivo. I titoli perseguono tenacemente l’assunto iniziale che non deve però sviare coloro che – come chi scrive ora qui – pensano che l’arte non debba avere motivazioni aggiuntive alla propria esistenza. Qualche esempio? “Nonostante il parere degli altri”, “Trovare il coraggio di dire no” o “Quando voltare pagina”. Alla fine, non solo si accoglie volentieri questo modo di procedere, ma arriva anche qualche dubbio: non è forse vero che a volte la lettura di un romanzo, la visione di uno spettacolo teatrale o di un film, riescono a toccarci così profondamente, da stimolare considerazioni sulla nostra vita, sulle scelte da compiere?
L’arte come possibile maestra di vita
E anche gli aneddoti sulla vita, quando connessi alla produzione artistica, favoriscono la comprensione, l’approfondimento. Come avviene nei casi di Filippo Lippi o Gian Lorenzo Bernini. Scrupolose le note per citazioni e fonti, essenziale la bibliografia. Si è apprezzato in particolare il capitolo sulla Deposizione di Jacopo Pontormo, “Diventare sé stessi”, dove si dedica particolare attenzione alla ricerca manierista, che affronta “uno spazio stilistico inesplorato” che svela una speciale grandezza. “Ecco che cosa significava il manierismo: provare a trovare la propria unicità di stile davanti all’impossibilità di superare, o quanto meno emulare, i maestri”.
Valeria Ottolenghi
Libri consigliati:
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Raffaella Arpiani, Notte di luna con Van Gogh e altri incontri intimi nella storia dell’arte
Feltrinelli
pag. 256, € 20,00
ISBN 9788807174728
https://www.feltrinellieditore.it/
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