Porpora. Un libro di fotografie e documenti racconta il movimento trans italiano 

La storia e il vissuto quotidiano di Porpora Marcasciano, attivista del movimento trans italiano, raccontati dagli scatti di Lina Pallotta

La parola “arte” racchiude dentro di sé una miriade di ramificazioni. Con le sue molteplici espressioni riesce a canalizzare e trasmettere sensazioni, umori a dare luce o oscurità ai suoi interlocutori. Tutto avviene in modo naturale, senza fronzoli o abbellimenti. Il libro Porpora si presenta come una ramificazione artistica che attraverso la fotografia e la scrittura, richiama attorno a sé sentimenti di ricerca, condivisione, unione, meraviglia, lotta, inclusione, amore, coraggio. Edito da Nero il testo è una narrazione collettiva che affronta la questione della visibilità̀ e della rappresentazione dell’esperienza trans. Un viaggio intimo ed emozionale che ripercorre la storia e il tempo per arrivare fino a oggi.  

Lina Pallotta, Porpora, NERO, 2023
Lina Pallotta, Porpora, NERO, 2023

Il libro su Porpora Marcasciano 

Il libro raccoglie una selezione delle fotografie di Lina Pallotta, fotografa e docente italiana e quattro contributi testuali di Porpora Marcasciano, attivista del movimento trans italiano, Kae Tempest, Raffaella Perna e Allen Frame, fino ad arrivare all’ultima sezione del volume, Archivi, che include documenti e materiali concessi da alcune delle associazioni LGBTQIA+ presenti sul territorio italiano.  Il volume si apre con le fotografie di Lina Pallotta a Porpora Marcasciano. I ritratti fotografici di Porpora ritraggono l’immediatezza così da arrivare a una fotografia più intima e psicologicamente orientata. Le fotografie rappresentano alcune immagine sfocate in bianco e nero, scattate con tempi di esposizione lunghi, così da permettere di catturare movimenti distinti. Pallotta ritrae Porpora con empatia evitando quei cliché che costellano la rappresentazione delle persone trans. Grazie alle immagini fotografiche e ai documenti esposti si evince il clima oscurantista vissuto da Porpora, una vita fatta di discriminazioni che ha portato a organizzarsi e a pretendere di avere ciò che non era riconosciuto. L’unione collettiva, il riconoscersi nell’altro, condividere tragedie e gioie sono stati e tutt’oggi lo sono punti di forza.  

Le fotografie di Lina Pallotta 

Attraverso la fotografia di Pallotta, con scatti realizzati a partire dal 1990 integrati dai contributi testuali e dai documenti, si arriva a una reale conoscenza della realtà omosessuale, facendo crollare pregiudizi e miti creati dal potere per meglio controllare le parti sociali. La sezione della “Buoncostume”, ad esempio, aveva inviato ciclostilati contenenti contravvenzioni e relativa multa a tutti i transessuali e travestiti identificati per strada. Travestiti e transessuali venivano considerati al pari di delinquenti che si mascheravano per compiere reati e occultare la propria identità. L’AIDS, essere considerati malati mentali e quindi internati per poi fortunatamente, con anni di battaglie raggiungere il giusto obiettivo: l’organizzazione mondiale della sanità elimina dalla classificazione mondiale della malattia la cosiddetta disforia di genere, le persone trans non sono più malate mentali ma portatrici di diritti al pari di tutti gli altri, ha fatto prendere coscienza che i problemi di una erano i problemi di tante e bisognava unirsi per ottenere qualcosa. Un libro prezioso, che ripercorre le tappe storiche e attuali di un movimento nato grazie alla determinazione di persone che ci hanno creduto, per poi esplodere e trovare solidarietà anche in altre realtà. Una storia fatta di lotte vinte o ancora in corso che invita a non voltare mai lo sguardo e aiuta a prendere atto che una società sana non può non appoggiare il riconoscimento della molteplicità dei generi. 

Giada Fanelli 

Lina Pallotta, PORPORA  
Nero, 2023 
pag. 278, € 32,00 
ISBN 978-88-8056-203-0 
https://www.neroeditions.com/ 

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Giada Fanelli

Giada Fanelli

Giada Fanelli è nata a Lucca ma ha sempre vissuto a Empoli. Si è diplomata al Liceo Artistico ”Leon Battista Alberti” di Firenze e in seguito ha conseguito la laurea in interior design al Design Campus di Firenze. Ha seguito…

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