L’erbario fotografico e inclusivo di Alessandra Calò

Il libro d’artista di Alessandra Calò trae spunto da un antico erbario di un ragazzo tredicenne per dare vita a una nuova ricognizione sulla natura. Grazie all’aiuto di un gruppo di persone disabili

Herbarium. I fiori sono rimasti rosa è un libro d’artista di Alessandra Calò (Taranto, 1977), non nuova a questo tipo di lavori, realizzato da studiofaganel di Gorizia. Si tratta di una doppia edizione, una più ampia l’altra meno, che contiene un’immagine dell’artista di formato diverso. L’opera nasce da una commissione di Fotografia Europea di Reggio Emilia. Precisamente dall’Assessorato alle Pari Opportunità, che chiede agli artisti progetti su arte e fragilità.

Alessandra Calò – Herbarium. I fiori sono rimasti rosa (studiofaganel, Gorizia 2022)

Alessandra Calò – Herbarium. I fiori sono rimasti rosa (studiofaganel, Gorizia 2022)

L’ERBARIO DI ALESSANDRA CALÒ

Calò ha lavorato per quattro mesi con un gruppo di persone la cui età va dai 27 ai 60 anni – persone affette da diverse patologie fisiche e mentali ‒ e ha trasformato la stanza dei Musei Civici che le è stata affidata in una camera oscura. Il progetto prevede che l’artista prenda in considerazione la collezione della città. All’artista tarantina, che da anni vive a Reggio, interessavano le parti non visitabili dal pubblico. Così, insieme ai compagni di avventura, ha trovato un erbario, realizzato da Antonio, un ragazzo di 13 anni nel 1883, pieno di aneddoti, di storie personali e non. L’artista ha quindi spinto le persone chiamate a lavorare con lei a perlustrare le zone intorno al museo e a raccogliere le erbe e le erbacce che si trovavano là. Cos’è un’erbaccia? È quanto viene escluso, non compreso. Il legame con la disabilità è evidente.

Alessandra Calò, dalla serie Herbarium

Alessandra Calò, dalla serie Herbarium

IL TERZO PAESAGGIO E IL MONDO DELLA DISABILITÀ

Le erbe raccolte sono state quindi portate in camera oscura e sono state poste su carta preparata come nelle talbotipie. Sono state così ricavate delle stampe a contatto.
Le persone coinvolte hanno poi realizzato una performance durante la quale hanno immaginato di compiere di nuovo le azioni di raccolta. Performance dalla quale Calò ha tratto delle immagini, che ha poi scontornato. Ogni tavola del libro contiene i tre livelli operativi: il primo è la talbotipia con le erbe, il secondo sono le immagini della performance, il terzo è costituito dalle parole, scritte da Antonio e trovate nel quaderno.
Un lavoro raffinatissimo, che richiama il poetico Secret Garden di qualche anno fa. In questo lavoro non c’è una dimensione facilmente narrativa, ma un profondo livello simbolico, che svela, a chi è in grado di prestare attenzione, come il “terzo paesaggio” sia foriero di interesse proprio come coloro che vengono confinati ai margini della società.

Angela Madesani

Alessandra Calò – Herbarium. I fiori sono rimasti rosa
studiofaganel, Gorizia 2022
Pagg. 16, € 75
ISBN 9788894662818
https://www.studiofaganel.com

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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