La violenza illustrata. Nanni Balestrini a Barcellona

Il Palau de la Virreina ospita la prima monografica spagnola dedicata a Nanni Balestrini. Per raccontarne la carriera nell’arte e nella letteratura e l’impegno politico.

Nel mezzo di una Rambla semi deserta, stupisce forse imbattersi in una mostra dedicata a Nanni Balestrini (Milano, 1935 ‒ Roma, 2019), artista e scrittore della neoavanguardia italiana e membro del Gruppo 63. Il Palau de la Virreina, splendido esempio del Barocco catalano, è un centro espositivo del Comune di Barcellona dedicato principalmente alla fotografia e ospita, fino al 25 maggio, La violenza illustrata (dal titolo del romanzo di Balestrini del 1976) a cura del direttore Valentín Roma, scrittore e artista catalano.

LA MOSTRA SU BALESTRINI IN SPAGNA

Nel contesto spagnolo”, ci spiega Valentín Roma, “la figura di Nanni Balestrini è molto presente ed è un punto di riferimento, soprattutto letterario, per la generazione politica del 15M, Podemos e gli omologhi catalani. Come Ketty La Rocca ‒ altra artista italiana alla quale abbiamo dedicato una personale nel 2017 – Balestrini appartiene alla generazione di autori nati intorno agli Anni Trenta, che segnano un momento di rottura di carattere estetico ed epistemologico, con un forte impegno politico”.
La mostra di Barcellona è la prima monografica dedicata all’intellettuale italiano in Spagna, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, che custodisce l’archivio personale dello scrittore nella sua casa romana. “Quando ebbi l’idea dell’esposizione, Nanni era ancora vivo”, prosegue il curatore. “Conoscevo i suoi romanzi e le sue meravigliose poesie, ma non così bene i suoi lavori plastici. Lo contattai timidamente, via e-mail; subito mi rispose accogliendo con entusiasmo la mia proposta. Purtroppo, però, morì dopo tre mesi. Ho fatto lunghe ricerche a Roma nel suo archivio e ho potuto contare sull’aiuto della sua gallerista Michela Rizzo, per la ricerca dei prestiti delle opere d’arte, e sul supporto della scrittrice Rossana Campo, ultima compagna di Balestrini”.

Nanni Ballestrini, La violenza proletaria, 1975 2017

Nanni Ballestrini, La violenza proletaria, 1975 2017

BALESTRINI, UN INTELLETTUALE POETICO E SOVVERSIVO

Suddivisa in quattro sezioni a carattere cronologico, la mostra di Barcellona affianca le opere figurative alle produzioni letterarie e poesie visive, documentando in maniera esaustiva anche i tanti lavori di propaganda che risalgono agli anni in cui Balestrini fiancheggiò l’attività politica di Potere Operaio e di Autonomia Operaia. Tra i lavori puramente plastici, risaltano i potenti collage degli Anni Sessanta, fatti di ritagli di titoli di giornali applicati su banali riproduzioni di opere d’arte dal messaggio stravolto; o quelli più tardi, realizzati con la plastica dei sacchetti della spesa o con tasselli di fotografie e di stoffa, come nel progetto dedicato alla Tempesta di Giorgione.

BALESTRINI ARTISTA E SPERIMENTATORE DI LINGUAGGI

Ogni tappa della biografia di Balestrini è segnata da un’opera letteraria, con il libro corrispondente incorniciato come se fosse un quadro. Tutto intorno sono esposti documenti, molti anche inediti, scritti autografi, fotografie e opere che raccontano la traiettoria artistica e letteraria di una figura di intellettuale militante complessa e sfaccettata. Difficile definire con un solo termine l’attività di Balestrini: scrittore e poeta sperimentale, attivista rivoluzionario, editore di riviste, ma anche artista visivo fortemente implicato con la storia politica e sociale dell’Italia, dagli Anni Sessanta ai giorni nostri. Balestrini manipola i segni grafici dell’alfabeto, plasma in maniera duttile le parole trasformandole in immagini del dissenso. Nel corso della sua lunga e diversificata carriera, collabora con musicisti del calibro di Hans Werner Henze e Luigi Nono; realizza negli Anni Sessanta un progetto avveniristico di poesia generata attraverso un computer (Tape Mark I e II, con un IBM 7070) e crea ambiziosi programmi editoriali con Giangiacomo Feltrinelli. Come il suo primo romanzo, Tristano, pensato come opera seriale in cui ogni copia era diversa dall’altra (anche se mai pubblicato sotto questa forma). Dopo gli anni di esilio in Francia – in seguito al processo del 7 aprile 1979 contro i leader di Autonomia Operaia –, Balestrini torna a Roma e prosegue con un’intensa attività letteraria, lavorando negli Anni Novanta anche come autore per canali televisivi culturali quali Raisat Zoom e Arte.

Nanni Balestrini. Exhibition view at Palau de la Virreina, Madrid 2021. Photo © Pep Herrero

Nanni Balestrini. Exhibition view at Palau de la Virreina, Madrid 2021. Photo © Pep Herrero

INCONTRI CULTURALI FRA ITALIA E CATALOGNA

Malgrado la dittatura, fra la Catalogna e l’Italia negli Anni Sessanta e Settanta nacquero molti legami di carattere culturale e artistico” – spiega Valentín Roma.
In mostra alla Virreina ci sono per la prima volta le fotografie e le carte relative all’incontro che si tenne nel 1964 a Barcellona in occasione dell’inaugurazione della scuola EINA, un centro universitario di design progressista, ispirato in parte del Bauhaus, in parte dell’architettura italiana. Vi parteciparono Aldo Rossi, Bruno Munari, Gregotti, Gillo Dorfles”. Tra le foto esposte, anche quelle dell’incontro editoriale promosso a Barcellona nel 1967 dall’editrice ispano brasiliana Beatriz de Moura, al quale parteciparono Umberto Eco, Furio Colombo e personalità importanti dell’editoria catalana e spagnola.
Tra i molti documenti inediti esposti, la corrispondenza criptata di cartoline fra Balestrini (in esilio in Francia) e l’intellettuale di sinistra Toni Negri (in carcere), che si cela sotto l’epiteto di Morgan. Tra le opere più recenti, anche Tristanoil, il video sperimentale, di 24 minuti, presentato nel 2013 alla Documenta di Kassel.
La mostra di Barcellona è davvero una scoperta, completa e ben allestita. “Abbiamo fatto lunghe ed approfondite ricerche nell’archivio personale di Balestrini, a Roma. Dopo i riscontri positivi di pubblico e critica qui a Barcellona” – conclude Valentín Roma ‒ “sarebbe bello e importante che la mostra potesse approdare anche in Italia. Noi la offriamo a titolo del tutto gratuito”.

Federica Lonati

Barcellona // fino al 25 maggio
Nanni Balestrini
PALAU DE LA VIRREINA
La Rambla 99
https://ajuntament.barcelona.cat/lavirreina/es/exposiciones

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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