Angosce sudamericane. Koen Wessing e Alfredo Jaar a Rotterdam

A quasi mezzo secolo dal golpe che rovesciò Salvador Allende, il Nederlands Fotomuseum di Rotterdam ricorda quei tragici avvenimenti attraverso le fotografie di Koen Wessing, che ha seguito molti dei conflitti politico sociali del secondo Novecento, dal Maggio francese all’Apartheid in Sudafrica. L’intervento installativo di Alfredo Jaar amplia la prospettiva della mostra dal Cile al Nicaragua e rende omaggio alla sensibilità umanitaria del fotografo olandese. Due artisti fra loro differenti, accomunati dalla sensibilità civile.

Esponente della fotografia umanitaria olandese, Koen Wessing (Amsterdam 1942-2011), decise di recarsi in Cile subito dopo la caduta di Allende, e sulla scia di quei tragici giorni realizzò Chili, September 1973, uno scioccante racconto per immagini, rigorosamente in bianco e nero, sulle violenze commesse dalle forze dell’ordine fedeli al golpista Pinochet sulla popolazione inerme. Per amplificare il senso di tragedia civile che si viveva a Santiago, Wessing decise di non accompagnare le didascalie alle fotografie, un gesto per l’epoca innovativo che rese ancora più crude quelle immagini di civili indifesi controllati dalla polizia, di compianto delle vittime, di strade vuote sotto il coprifuoco. Un reportage quasi brutale nel modo in cui scaglia le immagini verso lo sguardo del mondo, che però rimase indifferente ai crimini di Pinochet. L’America di Nixon non ammetteva repliche.

Koen Wessing, Estelí, Nicaragua, 1978 © Koen Wessing Nederlands Fotomuseum, Rotterdam

Koen Wessing, Estelí, Nicaragua, 1978 © Koen Wessing Nederlands Fotomuseum, Rotterdam

DOLORE UNIVERSALE

Da sempre sensibile alle violazioni dei diritti umani, l’artista visivo, architetto e regista Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956), interviene a fianco di Wessing con l’installazione Shadows, direttamente ispirata a uno scatto dell’olandese in Nicaragua nel 1978: due giovani donne straziate dal dolore per l’uccisione del padre, un contadino di Estelí, per mano della Guardia Nazionale. La videoinstallazione è un omaggio alla memoria del fotogiornalista, ma anche a quella delle vittime nicaraguensi, a quarant’anni dalla caduta della dittatura. Ma se Somoza abdicava a Managua, Pinochet sarebbe rimasto ancora a lungo a Santiago. In linea con il lavoro di Wessing, non ci sono didascalie e la fotografia originale viene manipolata lungo una sequenza video in cui lo sfondo e i dettagli dei corpi svaniscono, fino a lasciare soltanto l’eloquenza del bianco e nero attraverso cui Jaar trasforma la forza di un’emozione universale come il dolore in un’opera dalla sorprendente concretezza. Scene che appartengono alla storia, ma le cui dinamiche non hanno purtroppo fatto altrettanto, e l’emergenza democrazia e diritti umani è ancora di stretta attualità.

Niccolò Lucarelli

Rotterdam // fino al 12 maggio 2019
Koen Wessing. Chili, September 1973 ‒ Alfredo Jaar. Shadows
NEDERLANDS FOTOMUSEUM
Wilhelminakade 332
www.nederlandsfotomuseum.nl

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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