Fiere d’autunno. Artissima a Torino

Fiera con mostra interna. Fiera con mostra esterna. Sembrano queste le due linee guida del sistema fieristico torinese di quest’anno. Da Artissima l’ammiraglia a Paratissima per il lato off. Passando per le identità ben definite e autonome di The Others e Flashback. E poi i numerosi appuntamenti espositivi nei musei e nelle gallerie della città. Tra un concerto di Thom Yorke a Club To Club e una Notte delle Arti Contemporanee. Ecco cosa c’è da vedere e fare durante l’art week torinese.

ARTISSIMA HIGHLIGHT
Sotto la direzione, per il quarto anno consecutivo, di Sarah Cosulich Canarutto (confermata dall’amministrazione cittadina anche per l’anno prossimo, mentre è in forse la location), Artissima si avvia ad aprire i battenti all’Oval, coi suoi 20mila mq di esposizione in zona Lingotto.
Una fiera internazionale di ricerca, in crescita, e resa competitiva dalle scelte del comitato di selezione che annovera, tra gli altri, Guido Costa della Guido Costa Projects di Torino e Isabella Bortolozzi dell’omonima galleria di Berlino, Paola Capata di Monitor (Roma) e Jocelyn Wolff di Parigi: 207 gallerie da 35 Paesi, con un 67% di espositori stranieri, soprattutto da Brasile, Paesi Arabi e Israele, suddivise tra le sezioni Main Section, dedicata alle gallerie più consolidate, e New Entries, per le gallerie attive da meno di cinque anni per la prima volta a Torino (a loro è anche riservato il nuovo Premio Promos Scalo Milano New Entries). E poi Present Future, con le sue 20 mostre personali di artisti emergenti, e i 25 booth della sezione Back to the Future, per riscoprire il recente passato, quest’anno incentrato sul decennio 1975-85. Tornano anche le performance di Per4m, con 12 sorprendenti azioni dal vivo.
Ma la vera novità di questa edizione sarà In Mostra, un progetto espositivo speciale all’interno della fiera, a cura di Stefano Collicelli Cagol, dedicato alle opere presenti nel panorama artistico torinese. Accanto a questo spazio ci sarà ZonArte, il network dei Dipartimenti Educazione dei musei cittadini di arte contemporanea, che presenterà al pubblico L’opera irraggiungibile. Esposizione di opere attraverso la narrazione di Cesare Pietroiusti.

The Others 2014, Torino

The Others 2014, Torino

COLLATERAL
Se Artissima quest’anno abdicherà al ruolo di capofila del circuito di mostre esterne al perimetro fieristico (non c’è più One Torino), non si può dire lo stesso dell’altra fiera torinese. The Others realizzerà, infatti, Exhibit: una mostra di sculture, installazioni, interventi multimediali, tutti rigorosamente unlimited, ospitata nell’ex Borsa Valori, l’affascinante architettura disegnata da Gabetti & Isola negli Anni Cinquanta. Uno spazio ulteriore di presenza per le giovani gallerie/spazi non profit/artist-run space, già in esposizione negli stand presso le ex Carceri Le Nuove (62 in tutto), con molte presenze straniere provenienti da Olanda, Spagna, Francia, Inghilterra, Svizzera, Romania, Danimarca, Usa, Cuba (sono cubani anche gli artisti della mostra L’isola che sognava i leoni – artwork in Cuba, appena inaugurata al Museo Tornielli di Ameno e curata dal direttore artistico di The Others, Olga Gambari).
Qualcosa di simile lo farà anche Flashback, proponendo nello spazio esterno del Pala Alpitour/Isozaki, sede di questa fiera di arte antica e moderna, Simulacra: una rassegna di scultura contemporanea open air. All’interno del palazzetto, invece, ci saranno altre due mostre, 35 espositori e un ricco programma di talk, proiezioni di film e performance musicali, aventi per filo conduttore il concetto di energia.
Sarà interna agli spazi fieristici di Paratissima, definita l’“X Factor” dell’arte, la mostra di punta di questa vetrina per i talenti emergenti (più di 400 gli artisti e i creativi iscritti), nuovamente allocata presso Torino Esposizioni: Useless Army, con opere, tra gli altri, di Robert Gligorov e Jock Sturges, e una colonna sonora nata in collaborazione con Club To Club.

Adrian Villar Rojas - photo Doris Kessler

Adrian Villar Rojas – photo Doris Kessler

LE MOSTRE DA NON PERDERE
A proposito di musica elettronica e affini, si tratta di un festival da non mancare quello targato C2C15, soprattutto quest’anno che ha raggiunto la boa dei quindici anni, per scoprire le sue tante anime: dagli highlight musicali già sold out (Thom Yorke dei Radiohead su tutti) ai progetti speciali come AbsolutSymposium, col suo ciclo di incontri tecnici (ma anche performativi) all’AC Hotel (tra gli ospiti, Hans-Ulrich Obrist e i Soundwalk Collective su un progetto sonoro dedicato al club berlinese Berghain).
Tra le mostre sparse in città, da vedere sicuramente Rinascimento, la prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. L’artista argentino, che costruisce “film fatti di sculture”, sta diventando una superstar dell’arte contemporanea: personale a New York, partecipazione a Documenta e all’ultima Biennale di Istanbul, ha rappresentato l’Argentina alla Biennale di Venezia del 2011. E ora questa installazione site specific a Torino, lavorando anche 15 ore al giorno insieme ai suoi assistenti.
Poco distante dalla Sandretto c’è la Fondazione Merz, e anche qui c’è un’altra première torinese, quella dell’artista francese Christian Boltanski, dal titolo Dopo. Memoria collettiva e individuale, passato e presente, promesse disattese e un tentativo di ricongiungere la Storia alla vita di ciascuno: sono i temi di questo progetto creato appositamente per la fondazione, attraverso un sistema di duecento grandi fotografie, stampate su tessuto, sospese al soffitto e in movimento nello spazio.

Rachel Rose, Everything and More, 2015 - Courtesy the artist & Pilar Corrias Gallery

Rachel Rose, Everything and More, 2015 – Courtesy the artist & Pilar Corrias Gallery

Al Castello di Rivoli sono quattro le mostre da vedere: le fascinose installazioni dell’artista tedesca Paloma Varga Weisz, dense di rimandi alla pittura e scultura rinascimentale o alla cultura simbolista; la videoproiezione American Recordings di Francesco Jodice, pensata per la Sala Multimediale della Manica Lunga; gli ultimi fuochi della grande mostra Tuttovero (chiude l’8 novembre); e la mostra monografica dell’artista americana Rachel Rose, vincitrice del Premio Illy Present Future, assegnato nella scorsa edizione di Artissima.
Se si è stufi del contemporaneo si può andare alla Gam al cospetto dei capolavori di Claude Monet, firmati Musée d’Orsay. Una breve parentesi, perché si inaugura proprio durante l’art week la terza edizione di Museo Chiama Artista, il progetto di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani a sostegno alla giovane arte per introdurla nella loro rete museale. L’artista invitato, in questo caso Yuri Ancarani, ha realizzato la scultura-video Bora. Mentre, per il consueto appuntamento con Wunderkammer, dedicato alla grafica d’autore, c’è la personale di Luca Pignatelli Blue note / Opere su carta.
Da non mancare la mostra alla Pinacoteca Agnelli, che propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell’opera di Ed Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica, e la collettiva Earthrise al PAV – Parco d’Arte Vivente con opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
D’obbligo un giro anche nei due spazi entrati recentemente nel panorama artistico torinese: il Museo Ettore Fico, con la mostra collettiva di confronto tra Barocco e Contemporaneo sul tema della caducità (Vanità/Vanitas), e Camera – Centro Italiano per la Fotografia, con la mostra personale di Boris Mikhailov intitolata Ukraine.
Tra le curiosità, da segnalare l’iniziativa della Galleria Franco Noero che, in occasione della mostra Rocks and Mirrors di Darren Bader presso i suoi spazi in Barriera di Milano, ha ideato un evento circoscritto solo nel periodo di Artissima: l’installazione sonora Proposta per le 9 Sinfonie del medesimo artista, ospitata in un appartamento in piazza Carignano 2 (sul campanello bisogna suonare “Ludwig van Beethoven”). Infine, la consueta apertura serale delle gallerie durante la Notte delle Arti Contemporanee del sabato, si dividerà tra presentazioni (la project room Alley della galleria di Giorgio Galotti GRGLT dedicata agli artisti italiani), party a base di vodka lemon e fumo in stile disco per il lancio di un nuovo progetto artistico (Starting Conditions da CLOG, casa-studio di giovani artisti), e il tentativo di sei artisti di livello internazionale (da Bertozzi&Casoni a Collectif Indigene a Laurina Paperina) di trasformare un supermercato in un luogo d’arte (Offerte speciali al Carrefour Express di corso Belgio).

Claudia Giraud

6-8 novembre 2015
Artissima

OVAL – LINGOTTO
www.artissima.it

5-8 novembre 2015
The Others
EX CARCERI LE NUOVE
www.theothersfair.com

5-8 novembre 2015
Flashback
PALA ALPITOUR/ISOZAKI
www.flashback.to.it

4-8 novembre 2015
TORINO ESPOSIZIONI
Paratissima
http://paratissima.it

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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