Museo del Novecento. Nuovi arrivi in un museo ideale

Due percorsi si inseriscono nella collezione di opere esposte nelle sale affacciate su piazza Duomo a Milano, completandola e movimentandola. Due mostre che, per tutta l’estate, indagheranno il ruolo del museo come collettore critico di raccolte d’arte.

UN MUSEO IN MOVIMENTO
L’edificio del Museo di piazza Duomo a Milano offre nuovamente i propri spazi ai visitatori attraverso tre snodi principali: la torre dell’Arengario, la sala del museo che ospita la Struttura al neon di Fontana e lo Spazio mostre, dedicato a esposizioni temporanee, parzialmente visibili al piano terreno dalle vetrate su via Marconi. Al suo interno, le sale ospitano non solo una selezione di 350 opere del patrimonio delle collezioni milanesi del XX secolo – fra le quali Forme uniche della Continuità nello spazio di Boccioni, una Femme nue del 1907 di Picasso, lo ieratico Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, la Struttura al neon per la IX Triennale di Milano di Fontana e la Zebra (Fibonacci) di Merz del 1973.
Infatti, il percorso espositivo che si sviluppa in successione cronologica, a partire dalle avanguardie storiche per ripercorrere movimenti e correnti del Novecento fino all’Arte Povera, mantiene la propria andatura ma amplia, donando una nuova profondità, ai lavori esposti.

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale - Museo del Novecento, Milano 2015

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale – Museo del Novecento, Milano 2015

OSPITI IN PIAZZA DUOMO
A partire dal 15 maggio, due percorsi hanno intersecato la collezione esposta al Museo del Novecento: Un museo Ideale. Ospiti d’eccezione nelle Collezioni del Novecento dal Futurismo al Contemporaneo, un percorso espositivo scandito da ospiti d’eccezione, testimoni illustri della creatività e dell’avanguardia dell’arte italiana dal Futurismo al contemporaneo. E, tra lo Spazio mostre e la sala degli Archivi del Novecento, Nuovi Arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini, un omaggio a una delle più significative donazioni nella storia delle raccolte civiche milanesi, cresciute negli anni proprio grazie a importanti lasciti privati.
Il primo itinerario, a cura del comitato scientifico del museo, mostra in sé tutta la portata dei prestiti gestiti in rete assieme a diverse istituzioni museali italiane quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, il Mart di Rovereto, Ca’ Pesaro di Venezia, il MAMbo di Bologna, il Museo Revoltella di Trieste e la Galleria d’Arte Moderna di Palermo; innestandosi con una selezione di opere d’arte contemporanea, recentemente donate da Acacia, l’Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana.
Disseminati secondo i vari piani del museo e ottimamente segnalati, si annoverano fra gli altri una terracotta policroma di Martini (1913), un poetico Nudo di spalle di Boccioni (1909), un Cortile di via Fondazza di Morandi (1958), ma anche l’installazione Là ci darem la mano di Mario Airò, l’intervento di Sabrina Mezzaqui, Francesco Vezzoli e Roberto Cuoghi, con una stampa su carta cotone e cera del 2009.

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale - Museo del Novecento, Milano 2015

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale – Museo del Novecento, Milano 2015

LA DONAZIONE BERTOLINI
Nuovi arrivi, invece, ricostruisce, in una selezione di 120 opere, i capitoli fondamentali della raccolta donata da Mario Bertolini arricchiscono il patrimonio del Museo del Novecento di oltre seicento lavori realizzati dai protagonisti dell’arte italiana e internazionale, dagli Anni Sessanta ai primi Anni Novanta del secolo scorso. La mostra, a cura di Cristina Baldacci e Danka Giacon, si snoda in tre sezioni, tra la Sala Archivi, la Sala Focus e in ultimo lo Spazio mostre.
Seguendo la ripartizione delle diverse aree espositive, la selezione operata è stata messa in evidenza attraverso tre nuclei: pop art, arte concettuale e neoespressionismo. Nella sala da meditazione dedicata agli Archivi del Novecento sono stati esposti da Hockney ad Agnetti a Blake, da Buren a Graham, in uno dei percorsi più ricchi, tra icone mediali e attitudini concettuali, mai esibiti in quegli spazi. A piano terra, invece, la Sala Focus ospita un approfondimento dedicato ad Aricò, artista con il quale Bertolini aveva stretto una fraterna amicizia; mentre nell’adiacente Spazio mostre sono stati scelti i dipinti dei nuovi selvaggi tedeschi (come Dead flies di Maria Lassnig, 1981), ultimati nella Rosa bianca di Kounellis del 1967.

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale - Museo del Novecento, Milano 2015

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale – Museo del Novecento, Milano 2015

Dei due percorsi abbiamo parlato con Marina Pugliese, direttrice del museo.

In generale, quali doti caratterizzano un museo ideale? E come si riflettono queste caratteristiche nella selezione operata fra gli Ospiti d’eccezione donati da Acacia, l’Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana? Un Museo ideale e Nuovi arrivi, come dialogano a distanza? Quali differenze contenutistiche (tematiche e storiche) e allestitive distinguono oppure intrecciano questi percorsi?
Le due mostre sono divise, ma la volontà comune è stata quella di mostrare alla cittadinanza un museo “aperto”, che comunica attraverso donazioni e prestiti sia con istituzioni pubbliche, quali i maggiori musei di arte del XX secolo, sia con i privati collezionisti, quali appunto i rappresentanti di Acacia e Bertolini.
In Museo Ideale i capolavori dei musei ospiti sono stati collocati in senso cronologico nei punti chiave del percorso, mentre la selezione operata per le opere più prettamente di arte contemporanea è stata di natura unicamente estetica: ci è piaciuto mettere in relazione le opere per analogia o dissonanza ambientandoli in un museo che per vocazione ospita arte di periodi precedenti. Il ritratto di Cuoghi, ad esempio, dialoga con le figure senza tempo di Novecento, l’opera di Marzia Migliora riprende gli equilibri cromatici e formali di Melotti, e così via.

E per quanto riguarda Nuovi Arrivi?
È una selezione della cospicua donazione di Mario Bertolini allestita negli spazi degli archivi e del piano terra, rappresentando i nuclei principali attorno cui ruota l’intera raccolta. La collezione, di oltre 600 opere, include opere di artisti italiani e internazionali con un arco cronologico che spazia dalla metà degli Anni Sessanta alla fine degli Anni Novanta del secolo scorso. Il donatore ha raccolto opere di Pop Art e di arte concettuale in senso ampio per poi approdare al ritorno alla pittura con il neoespressionismo degli artisti di area germanica degli Anni Ottanta-Novanta, in particolare dei Nuovi Selvaggi.

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale - Museo del Novecento, Milano 2015

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale – Museo del Novecento, Milano 2015

Quanto Expo 2015 ha influito sulla selezione dei capolavori esposti in Un Museo ideale? E quanto per Nuovi Arrivi?
Per Expo si è voluta sottolineare l’“apertura” del museo in ambito nazionale e internazionale, mostrando capolavori di arte italiana, non solo milanesi, che andassero a coprire tutto l’arco del XX secolo e anche oltre. La donazione di Acacia e i prestiti dai musei hanno offerto un’ottima occasione per raggiungere questo fine.
Per quanto riguarda Nuovi Arrivi, era previsto dall’atto di donazione che in occasione di Expo sarebbe stata allestita un’ampia selezione: nell’occasione le curatrici hanno preferito dare rilievo alle presenze internazionali della raccolta.

Se si potesse eleggere, fra le opere di Boccioni, i Martini, Carrà, de Chirico e Morandi, un solo lavoro a emblema di Un Museo ideale, quale sarebbe e perché?
L’Ovale delle Apparizioni di Carrà, opera fondamentale, scelta anche come emblema della mostra.

Quale l’opera simbolo, invece, di Nuovi arrivi?
La scelta di La Scala (1968) di Richard Hamilton come opera simbolo della mostra è nata dai colloqui con il collezionista. Bertolini ha sempre dichiarato un particolare attaccamento alla città di Milano e per questo ha deciso di donare al Museo del Novecento l’intera collezione di opere raccolta nel corso della sua vita. Inoltre le prime opere acquistate sono state proprio opere della Pop Art inglese e quindi quest’opera racconta anche questo lato della raccolta.

Entrambe le mostre si focalizzano su opere provenienti da donazioni. Quanto riflettono le peculiarità dei collezionisti ai quali sono appartenuti e come, in mostra, vengono esplicitate?
Nuovi Arrivi è una mostra integralmente dedicata alla donazione e ne racconta la formazione e la passione del collezionista nelle scelte fatte. La collezione Acacia è già nella sua formazione espressione della generosità e del senso civico dei cittadini. Infatti gli acquisti erano pensati fin dall’inizio per un costituendo museo di arte contemporanea, e il fatto che le opere troveranno una collocazione stabile in museo è di per sé un segnale dell’adesione del Comune di Milano a questa volontà.

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale - Museo del Novecento, Milano 2015

Nuovi Arrivi & Un Museo Ideale – Museo del Novecento, Milano 2015

Proporzionalmente, quanto oggi questi lasciti rappresentano una risorsa rispetto alle acquisizioni? Come si articola l’itinerario di selezione delle stesse?
Le donazioni, che vengono selezionate dal comitato scientifico, rappresentano una risorsa fondamentale, soprattutto in un momento in cui i musei pubblici versano in una situazione economica davvero difficile.

La politica di gestione, rivalutazione ed esposizione delle acquisizioni come si sta modificando nel tempo, dall’inaugurazione della nuova sede del Museo del Novecento?
Grazie alle importanti donazioni ricevute dall’apertura e inaugurate dal lascito Gian Ferrari, il museo si amplierà dal 2016 acquisendo nuovi spazi per le mostre e completando il percorso espositivo all’interno secolo e non più al 1968.

Quanto i prestiti e dunque la costituzione di una rete composta da musei italiani e non sta diversificando l’offerta e la disponibilità di lavori talvolta mai esposti?
La movimentazione delle opere costituisce di per sé un rischio e deve quindi essere limitata a occasioni davvero rilevanti, scientificamente o culturalmente. Detto questo, la collaborazione intermuseale è un dato importante e la presenza di Gianfranco Maraniello, presidente Amaci, alla conferenza stampa di Un Museo Ideale era volta a ribadirne l’importanza.

Potresti esprimere un pensiero o formulare un augurio che accompagni entrambi i percorsi?
Mi pare la fine di un primo ciclo di vita del museo e l’apertura di uno nuovo. Un museo che espande il suo patrimonio e i suoi spazi e ripensa il suo percorso è un museo vivo proiettato al futuro.

Ginevra Bria

Milano // fino al 13 settembre 2015
Un Museo Ideale
Milano // fino al 1° novembre 2015
Nuovi Arrivi
a cura di Danka Giacon e Cristina Baldacci
MUSEO DEL NOVECENTO
Piazza del Duomo
02 88444061
[email protected]
www.museodelnovecento.org

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/44265/un-museo-ideale/

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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