Il sesto senso. Un festival pugliese con Boetti e Jankowski

Puglia in primo piano anche in cultura nell'estate 2014. In Valle d'Itria inaugura il 22 agosto un festival, giunto alla sua sesta edizione, che racconta “il sesto senso” con le neuroscienze, la letteratura e la magia. Con due protagonisti – ad arte – d'eccezione: Alighiero Boetti, in un omaggio a vent’anni dalla scomparsa, e Christian Jankowski.

Ci sono cinque sensi e il sesto è il pensiero, ovvero la cosa più straordinaria che l’uomo possieda”,diceva Alighiero Boetti, spirito guida, a vent’anni dalla sua scomparsa, di una manifestazione che dal 22 al 24 agosto attraversa la Valle d’Itria, non senza alcune sorprese. Compiendo, peraltro il sesto anno di età, il Festival dei Sensi conferma la capacità del format festival di rinnovarsi e riproporsi nonostante gli scossoni che nell’ultimo decennio hanno provato a minarne le fondamenta.
La formula è quella che più conquista: luoghi incantevoli, grande qualità della vita, più sedi dislocate sul territorio e un pubblico affamato di cultura che si dà convegno per incontrare i protagonisti amati. A Cisternino, Locorotondo, Ceglie Messapica, Martina Franca, location amate da un turismo raffinato, a volte anche un po’ radical chic, ma certamente curioso, rispettoso e appassionato e, grazie alle ben note e riuscite politiche per il turismo portate avanti in Regione, non più solo locale. Oggi che la Puglia, infatti, è diventata una delle mete più apprezzate e desiderate, la programmazione culturale si fa anche sempre più sfiziosa e interessante.

Festival dei Sensi 2013

Festival dei Sensi 2013

L’Associazione Iter Itria (presieduta da Corrado Petrocelli) in collaborazione con l’Università Aldo Moro di Bari e con il GAL Valle d’Itria promuove questo progetto di Milly Semeraro che per il 2014 propone il tema del “sesto senso”, un po’ parafrasando il numero dell’edizione, ma anche rivolgendo l’attenzione ai settori e agli argomenti che verranno toccati. Letteratura, neuroscienze, magia, nuove tecnologie, programmi per l’infanzia e, naturalmente arte, saranno infatti all’“ordine del giorno”, riconfermando poi quanto la multidisciplinarietà sia importante quando si parla di festival.
L’apertura fra i trulli è con l’artista spagnola Fatima Miranda, una presenza non abituale nello Stivale, fra teatro e performance musicale. Ma si parla di effetti speciali e oggetti di scena con un mito del cinema italiano come Manlio Rocchetti, titolare dell’omonimo laboratorio tanto amato da Fellini, Scola, Scorsese e molti altri, di psicoanalisi con Stefano Bolognini, primo italiano a essere nominato presidente dell’International Psychoanalytical Association, di “automi spaziali e stampanti 3D”con un esperto come Mario Giuseppe Losano, studioso di filosofia del diritto e informatica giuridica, o di percezioni e profezie con Adriano Prosperi.

Mantegna, Madonna della vittoria, 1496 (dettaglio)

Mantegna, Madonna della vittoria, 1496 (dettaglio)

L’arte non sarà una comprimaria del percorso proposto dai curatori. Il ruolo di protagonista spetterà infatti ad Alighiero Boetti. L’artista, scomparso prematuramente nel 1994, aveva infatti dato una sua personalissima interpretazione al tema del sesto senso, costruendo intorno ad esso punti molto importanti del suo impianto filosofico ed artistico: “Non ha niente a che vedere con la natura. Per cui se io devo dire quali sono state le grandi emozioni della mia vita, confesso che non sono state di ordine materiale (…) le grandi emozioni, secondo me, si provano ascoltando Mozart, leggendo una poesia, perché c’è un pensiero fatto di mille coincidenze, sincronismo, ricordi quasi biologici, forse di tempi antichissimi in cui eravamo un’altra cosa (…) quando eravamo forse più vicini agli dei (…). Il festival, in collaborazione con la Fondazione Boetti, presenterà in anteprima quattordici fogli autografi, manoscritti e inediti, in cui l’artista torinese, primo attore del secolo breve, esprime inoltre il suo interesse per l’alchimia, la matematica (i numeri sono in primo piano), i codici e le simmetrie. “E poi il pensiero come senso, come sesto senso quindi vedere udire odorare gustare toccare pensare”, raccontava.

Villa Cenci, 2013

Villa Cenci, 2013

Ma le sorprese per gli amanti dell’arte non terminano qui. Ve lo ricordate Christian Jankowski, con il suo lavoro tra video e performance che fu incluso nella mitica biennale del 1999 diretta da Harald Szeemann con l’opera Telemistica? Sarà a Martina Franca con Abracadabra, installazione e videoarte, tra il serio e il faceto.

Santa Nastro

 

www.festivaldeisensi.it

 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

Scopri di più