Capitali coraggiose V

Si continua la mappatura delle candidate a essere Capitali Europee della Cultura nel 2019, quando l’Italia avrà il suo ‘slot’. Dopo Ravenna, Siena, PerugiaAssisi e Nord-Est, vediamo cosa propone - per bocca di Paolo Verri - la città di Matera.

Perché dovrebbe vincere la vostra città?
Perché è una città veramente unica e, anche se altre citta italiane come Venezia, Ravenna e Siena potrebbero dire egualmente, Matera è il cuore del Sud e lo rappresenta mirabilmente. La sua notorietà a livello internazionale è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, soprattutto per un concetto oggi fondamentale: la genuinità. Essere una città vera, non un patrimonio prima di tutto turistico ma, anzi, un paesaggio che è prima di tutto proprietà e orgoglio dei suoi abitanti rende Matera inimitabile.

Come state lavorando per raggiungere i vostri obiettivi?
I nostri obiettivi principali sono tre: fare partecipare tutti i cittadini alla costruzione della candidatura, costruire un programma che anticipi quello che avverrà nel ‘19 e lanciare progetti a livello nazionale ed europeo che si realizzino indipendentemente dalla vittoria nella competizione. A tutto questo stiamo lavorando in pieno accordo con tutte le istituzioni locali, essendo di supporto a una convergenza progettuale che in questo momento di crisi è diventata essa stessa un valore. Siamo molto trasparenti sulle azioni che sviluppiamo, perché crediamo in una competizione nazionale che si sviluppi più su base cooperativa che su una base di sfida. Tra le azioni principali a cui stiamo lavorando, fondamentale quella che riguarda il coinvolgimento delle scuole e la partecipazione degli studenti, non tanto come pubblico ma piuttosto come ambasciatori e mediatori tra la candidatura, le famiglie e i progetti che proporremo nel dossier che prepareremo nel 2013.

Matera1 Capitali coraggiose V

Matera

L’arte contemporanea, come entra in tutto questo?
L’arte contemporanea ha avuto un ruolo determinante nella riscoperta di Matera: si pensi alle Grandi Mostre nei Sassi. Fin dal 1978, quindi, l’arte contemporanea è uno dei motori della rinascita di Matera, e il MUSMA rappresenta benissimo questa idea di cultura; ma altrettanto sta facendo la soprintendente Ragozzino a Palazzo Lanfranchi, come è accaduto recentemente con la mostra dedicate a Mario Cresci e quella realizzata dai giovani della facoltà di architettura intitolata EX.0. Poi vorrei citare un progetto che abbiamo appena avviato con la Fondazione Olivetti in uno dei quartieri simbolo della Matera contemporanea, il quartiere La Martella, disegnato da Quaroni su invito di Olivetti. Lì abbiamo avviato insieme al Comune e alla Soprintendenza un progetto di Nuovi Committenti.

I modelli internazionali, tra le recenti “capitali”, che vi hanno ispirato.
Ci interessano ovviamente le città di dimensioni medio-piccole, come quella di Mons, che sarà capitale nel 2015 e rappresenterà il Belgio: è il caso migliore in cui tutti i cittadini hanno partecipato alla costruzione della candidatura. Ma anche l’esempio della Ruhr ci piace, perché unisce in maniera sostenibile paesaggio urbano e paesaggio rurale.

Le eccellenze del territorio che desiderate valorizzare?
Oltre all’arte contemporanea, di cui abbiamo già parlato, Matera ha eccellenze che spaziano dal cinema alla musica, dalla letteratura all’architettura: tutte verranno coinvolte nel processo della candidatura.

Periplo della scultura italiana contemporanea 3 Matera luca trevisani la pelle delle bolle di sapone 2008 untitled 2012 foto Giuseppe Maino Soprintendenza B.S.A.E. della Basilicata Matera Capitali coraggiose V

Periplo della scultura italiana contemporanea 3, Matera 2012 – Luca Trevisani – photo Giuseppe Maino

Il confronto con il privato come avviene? Qualche anticipazione sulle azioni che svilupperete nel prossimo futuro?
Stiamo lavorando con tutte le aziende principali presenti in Basilicata, dalle più grandi come Fiat ed Eni, fino al tessuto dei produttori agricoli e gastronomici. Non crediamo a una cultura che chiede i soldi ai privati per metterli in progetti pubblici, ma in un progetto urbano in cui pubblico e privato fanno progetti insieme a vantaggio della collettività. Per costruire la candidatura stiamo lavorando con tutta Italia e tutta Europa: basti l’esempio della scorsa stagione teatrale realizzata a Matera grazie ai suggerimenti del nostro membro del comitato scientifico Antonio Calbi, che ha portato qui – non solo a recitare, ma a confrontarsi e a lavorare con i giovani di Matera – i migliori talenti del teatro contemporaneo.

dati tecnici
investimento: circa 1,5 milioni di euro.
comitato scientifico / team: comitato scientifico composto da Paolo Verri, Franco Bianchini, Antonio Calbi, Pietro Laureano, Alberto Versace, Rossella Tarantino e Francesco Salvatore dell’Associazione Matera 2019

Santa Nastro

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #9

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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