L’infinito spaziale nelle fotografie di Valentina Neri a Genova

Le opere di Valentina Neri in mostra da Guidi&Schoen hanno mire galattiche. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, il mezzo fotografico è messo al servizio dello stupore

Nella prima mostra personale di Valentina Neri (Milano, 1991) da Guidi&Schoen, è l’immaginazione a dominare. Le opere della giovane artista, che dopo l’Istituto d’Arte di Monza ha continuato gli studi alla Scuola di Fotografia Cfp Bauer a Milano, colpiscono subito, ma niente è quel che sembra. I colori, le composizioni e le forme rappresentate ci proiettano in una dimensione galattica, ultramondana, staccata dalla terra milioni di anni luce. Ciò che appare infinitamente grande, invece, deriva paradossalmente dall’infinitamente piccolo: gli spazi degli universi che si dilatano sotto ai nostri occhi sembrano il risultato visivo di un potente telescopio, mentre sono filtrati attraverso le lenti del microscopio.

La mostra di Valentina Neri a Genova

Si può dire che Valentina Neri, con questa rassegna, entri di diritto nel mondo e nel mercato dell’arte. Ricordiamo, comunque, che nel 2018 pubblicò il suo primo libro, Almanacco Toilet Club, selezionato l’anno successivo ad Arles per il Photo Text Book Award. Il passaggio a cui assistiamo ora è quello che porta Neri, già riconosciuta dunque come una figura professionale che padroneggia una tecnica (e una tecnologia), a una compiuta percezione di sé come artista, capace di suggerire un senso e un’estetica personali.
Le venti opere fotografiche in mostra sono inedite e totalmente diverse rispetto alla sua produzione precedente, incentrata sulle Drag Queen, di cui aveva seguito per tre anni (dal 2014 al 2016) le serate proprio al Toilet Club di Milano. Da un lavoro dinamico, saturo di colore e impregnato di vita on the street l’artista ha virato, adesso, verso un’attività più statica e da laboratorio: da un rapporto diretto con le persone si è rivolta a una relazione con la materia e gli elementi di cui è costituita.

Valentina Neri. Genova, Guidi & Schoenjpg
Valentina Neri. Genova, Guidi & Schoen

Le opere di Valentina Neri in mostra da Guidi&Schoen

E se noi tutti siamo forse “polvere di stelle”, composti di atomi originati da esplosioni siderali, il titolo scelto per la presentazione di questo ciclo di opere, Oh Be A Fine Girl, Kiss Me, è (con)geniale. La frase corrisponde a quella inventata dagli astronomi per memorizzare una nuova catalogazione degli astri, dove le lettere OBAFGKM si riferiscono alla diversa temperatura superficiale delle stelle. Dalle più calde alle più fredde, dalla O alla M, vengono connotate anche nei colori: dal blu all’azzurro, attraverso il bianco, il bianco-giallo e il giallo, fino all’arancione e al rosso.
Nelle opere entrano in gioco, dunque, i riferimenti a questa tavolozza cromatica, oltre alle suggestioni della relazione tra la vita delle stelle e quella degli esseri umani. E proprio il medium fotografico è protagonista, dato che la sua evoluzione tecnologica, con la possibilità di lunghe esposizioni, ha permesso di registrare nuovi spettri. Ne Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry scrive che “l’essenziale è invisibile agli occhi”: Valentina Neri prova a riproporcelo, osservando e fotografando 130 materiali fra metalli, tessuti umani e animali, muffe e polveri che ingrandisce.

Il video di Augusto Bondio e Luca Formentini

Il progetto video curato da Augusto Bondio, con un estratto musicale di Refraction, dall’album Scintilla del sound artist Luca Formentini, completa la mostra, al secondo piano sottoterra della galleria. In questo piccolo scrigno senza finestre si assiste a tre minuti di immagini in loop, alle quali si sovrappone la registrazione di una trasmissione della Nasa. E qui si vola davvero via, verso nuovi mondi, vie lattee, pianeti, sistemi solari, altri universi, ancora una volta immemori, ancora una volta ingannati dall’occhio della mente, ancora una volta misteriosamente immersi nella polvere. Ma è polvere di stelle quella scelta da Valentina Neri ed è della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni.

Linda Kaiser

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Linda Kaiser

Linda Kaiser

Linda Kaiser (Genova, 1963) è laureata in Storia della critica d’arte all’Università di Genova, dottore di ricerca in Storia e critica dei beni artistici e ambientali all’Università di Milano, specializzata in Storia dell’arte contemporanea alla Scuola di Specializzazione in storia…

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