La grande mostra sulla fotografia di Andreas Gursky a Bologna

Nel suo decennale, la Fondazione MAST ospita la mostra del fotografo che meglio di altri sa immortalare l’antropocene e gli effetti della globalizzazione

È un’occasione straordinaria quella offerta dalla Fondazione MAST di Bologna, che propone per oltre sei mesi la mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, curata da Urs Stahel e da Gursky stesso. Nato a Lipsia, nell’ex Germania dell’est, nel 1955, allievo dei Becher, con i quali si laurea nel 1987 a Düsseldorf alla Kunstakademie, è l’artista una cui foto è stata pagata oltre quattro milioni di dollari a un’asta di Christie’s del 2011.

Andreas Gursky, Visual Spaces of Today, installation view at Fondazione MAST, Bologna, 2023. Photo Luca Capuano

Andreas Gursky, Visual Spaces of Today, installation view at Fondazione MAST, Bologna, 2023. Photo Luca Capuano

LA FOTOGRAFIA DI ANDREAS GURSKY

Con la mostra si festeggiano i dieci anni dalla nascita del MAST. La rassegna di dimensioni contenute ospita 40 immagini dell’artista, che testimoniano il suo lungo cammino dagli Anni Ottanta a oggi. Oltre alle immagini di grande formato che siamo abituati a vedere all’interno dei musei, ci stupiscono le stampe di piccola dimensione. Cambia qualcosa? Sicuramente sì da un punto di vista percettivo, anche se i lavori stampati con misure contenute riescono ugualmente a offrire l’emozione che ogni foto di Gursky è in grado di darci. La sua è un’indagine sulla moltitudine che si fa globalizzazione, in cui è difficile riuscire a cogliere l’unità di insieme. Così per la Borsa di Tokyo, per i magazzini Amazon, ma anche per il cambio ruote ai pitstop della Formula 1.
Nel corso del tempo ha partecipato a grandi rassegne: la Biennale di Sydney nel 2000, le Biennali di San Paolo e Shanghai nel 2002 e la Biennale di Venezia nel 2015. Gli sono state dedicate numerose mostre gli e al suo attivo si contano parecchie monografie.

Andreas Gursky, Visual Spaces of Today, installation view at Fondazione MAST, Bologna, 2023. Photo Luca Capuano

Andreas Gursky, Visual Spaces of Today, installation view at Fondazione MAST, Bologna, 2023. Photo Luca Capuano

LA MOSTRA DI GURSKY A BOLOGNA

Per l’occasione, il curatore Urs Stahel ha elaborato insieme all’artista un progetto che esplora visivamente i valori della Fondazione MAST. Ne è derivata una mostra interessante, carica di riferimenti a mondi altri: che si tratti di economia, finanza, ecologia, arte, architettura, Gursky affronta momenti portanti della nostra esistenza. Come in quasi tutte le sue immagini, l’artista ci guida nel paesaggio contemporaneo globalizzato dell’era dell’antropocene, in cui l’uomo ha un ruolo determinante. Sono immagini nelle quali è presente l’alienazione della società dei consumi, ma anche la bellezza effimera della società dello spettacolo, in cui tutto è apparenza.
Si può affermare senza timore che da quelle immagini si sviluppa un suono, che sia quello chiassoso, fastidioso, frenetico proveniente delle opere con i vocianti operatori di Borsa, o quello delle corse di automobili, o, ancora, il silenzio dell’essere umano solo con se stesso mentre passeggia sulla riva di un fiume.

Angela Madesani

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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