La nuova generazione dei fotografi di moda. 5 interessanti progetti tratti dal PhotoVogue Festival

Un evento che parte dalle riflessioni di Susan Sontag per poi arrivare alle visioni di Ashley Markle, Bettina Pittaluga e tanti altri. Qui i 5 progetti da ricordare secondo Artribune

Il PhotoVogue Festival, nato dalla piattaforma omonima, ha dato appuntamento al BASE di Milano dal 17 al 20 novembre 2022, tra mostre e talk di artisti provenienti da tutto il mondo. Come Susan Sontag, scrittrice, filosofa e storica statunitense, affermava che “ciò che è importante ora è riscoprire i nostri sensi. Dobbiamo imparare a vedere di più, ad ascoltare di più, a sentire di più”, allo stesso modo Alessia Glaviano, Head of Global PhotoVogue, s’interroga sul pensiero di quest’ultima,proclamando la necessità di una lettura immediata, non ermeneutica ma “erotica” del linguaggio fotografico. Le fondamenta della mostra sono l’ossessione per le immagini, percepibile dallo spettatore, e le continue domande su “cosa direbbe Susan Sontag oggi”, come dichiara Glaviano, che poi continua: “con questa edizione del Festival, intendiamo avviare un dibattito su quello che chiameremo la ‘Contraddizione della sovraesposizione’. Vorremmo dare vita a una discussione su come l’ubiquità delle immagini plasmi la nostra capacità di percepire a livello emozionale, leggere e comprendere queste ultime e il mondo che ci circonda”.

QUALI I NUOVI ARTEFICI DELLE IMMAGINI DI MODA?

Quella discussione sulla fotografia è avvenuta grazie alla prima Global Multimedia Open Call, promossa da tutte le edizioni di Vogue per individuare i talenti del futuro. E THE NEXT GREAT FASHION IMAGE MAKERS, mostra collettiva che ha raccolto artisti provenienti da 24 Paesi, ne è il risultato. La nuova generazione è socialmente più consapevole e diventa portavoce del cambiamento dialogando con generi diversi che spaziano dalla fotografia al video, dall’illustrazione al 3D, fino alla loro fusione. Ciò che colpisce degli artisti selezionati non sono solo le immagini ma anche gli statement che accompagnano i lavori esposti, esplicando il percorso progettuale immersivo. Proprio per questo, abbiamo selezionato cinque progetti da ricordare di questa edizione, che ha evidenziato quanto nel 2022 sia limitante parlare di fotografia di moda perché tutte le discipline artistiche dialogano con il genere fotografico. Una branca che è stata spesso considerata ars minor, oggi è parte del processo di affermazione individuale, affrontando temi di natura sociale grazie all’apertura alla collettività.

Alessia Caliendo 

ASHLEY MARKLE: LONELY GIRL

Lonely girls play together © Ashley Markle

Lonely girls play together © Ashley Markle

Essere una donna è pieno di contraddizioni. Sin da piccole la femminilità ci viene presentata come un allettante traguardo pieno di amore e bellezza. “Difenditi ma non essere stronza, sii gentile ma non troppo, vestiti in modo femminile e mostra le nudità senza esagerare, sii intelligente ma non più intelligente degli uomini”. L’obiettivo del racconto fotografico di Ashley Markle è mostrare l’ingiusto paradosso del diventare adulte. Attraverso gli elementi dell’infanzia, del gioco, dello sguardo maschile, della bellezza e della compassione, la solitudine dei personaggi decide di prendere atto della realtà. 

BETTINA PITTALUGA: DOHREK

Dohrek III © Bettina Pittaluga

Dohrek III © Bettina Pittaluga

Maty Ndiaye, modella senegalese, viene raccontata da Bettina Pittaluga come la designer del suo marchio di abbigliamento omonimo. Grazie alla madre, collezionista di tessuti, sin da bambina Maty ha avuto una propensione per la moda. Approdata in Francia per un corso di biotecnologia, afferma: “È stato più facile dire alla mia famiglia che andavo in Francia per studiare la scienza”, anche se poi ha virato verso il design della moda e la modellistica con un master in marketing digitale. Lei, però, vuole che “Dohrek dia un’immagine positiva di una generazione che sogna di scoprire il mondo, ma a cui non è stato dato il diritto di scegliere dove vivere”.

KINCSŐ BEDE: THREE COLORS I KNOW IN THIS WORLD

Untitled XI from the series Three Colours I Know in This World (2019-2021) © Kincső Bede

Untitled XI from the series Three Colours I Know in This World (2019-2021) © Kincső Bede

Il titolo cita il primo verso dell’inno della Repubblica Socialista di Romania. I tre colori della storia sono il blu, il giallo e il rosso, gli stessi della bandiera nazionale. Le immagini della serie di Kincső Bedeevocano sentimenti, ricordi, silenzi e conflitti intrafamiliari , perlopiù generazionali, con il filtro della grigia vita quotidiana. In particolare, si analizzano gli effetti della dittatura di Nicolae Ceaușescu e la capacità di quest’ultima di separare profondamente gli adulti dalle nuove generazioni.

AART VERRIPS: OFFICE DAY

Jeremy Office Day © Aart Verrips

Jeremy Office Day © Aart Verrips

Prodotto nella brulicante Città del Capo, il progetto di Aart Verrips rielabora i rigidi codici di stile corporate ispirandosi alla corrente dadaista e alla Famiglia Addams. Il risultato è una provocazione che ci porta a riflettere, attraverso immagini in technicolor, sulla mascolinità ai nostri tempi

ELLIOT &ERICK JIMÉNEZ: ENTRE DOS MUNDOS

The Apotheosis of Lucumí © Elliot & Erick Jiménez

The Apotheosis of Lucumí © Elliot & Erick Jiménez

I visual vengono estrapolati dalla prima mostra personale del duo fotografico cubano-americano, composto dai gemelli Elliot & Erick Jiménez, intitolata Entre Dos Mundos.
La mise en scene è la personificazione di divinità e santi del sincretismo yoruba e cattolico, il Lucumí. Noto anche come Santeria, è un concetto radicato nella cultura e nella vita spirituale di molti cubani e cubano-americani. Una pratica passata dall’occulto a parte integrante della società cubana, che convive con il cattolicesimo e il cristianesimo, nonostante l’anticlericalismo della politica che la caratterizza. La figura femminile, il queer e l’ambiguità si fondono per dar vita ad un progetto sviluppato su grande formato.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo è giornalista, producer e style e visual curator. Formatasi allo IED di Roma, si è poi trasferita a Londra per specializzarsi in Fashion Styling, Art Direction e Fashion Journalism alla Central Saint Martins. Ha al suo attivo numerose…

Scopri di più