The Cal 2020 alla ricerca di Giulietta: il prossimo Calendario Pirelli firmato Paolo Roversi

“Looking for Juliet” è il primo calendario firmato da un fotografo italiano: nel 2020 si celebrerà la bellezza in ogni sua forma e diversità e si sosterranno le lotte sociali e politiche delle donne coinvolte nel progetto

Sono ben lontani i tempi in cui il Calendario Pirelli era la vetrina ammiccante di top model e dive del cinema. The Cal 2020, al contrario, sarà un inno all’amore, alla gioventù, alla forza e soprattutto ai tratti caratteriali più spiccati delle protagoniste scelte. Si intitola Looking for Juliet ed è il progetto firmato da Paolo Roversi (Ravenna, 1947), il primo fotografo italiano incaricato nella storia del Calendario Pirelli. Qui sotto, alcune videointerviste alle “Juliets” del Calendario Pirelli 2020.

PAOLO ROVERSI PER IL CALENDARIO PIRELLI 2020

Formatosi a Parigi negli anni ’70, Paolo Roversi è stato il primo fotografo ad usare la Polaroid formato 20×25, aprendo la strada a sperimentazioni confluite in un linguaggio fatto di arte, moda e fotografia. Ha iniziato le prime pubblicazioni su Elle e Depeche Mode ed è stato consacrato definitivamente nel 1980, con una campagna pubblicitaria per Christian Dior, poi seguita da collaborazioni con brand come Giorgio Armani, Valentino, Yves Saint Laurent e Givenchy. “Sto ancora cercando la mia Giulietta e la cercherò per tutta la mia vita. Perché Giulietta è un sogno”, afferma il fotografo, che nel Calendario Pirelli 2020 tira in causa il dramma shakespeariano e la sua protagonista. In barba alla bellezza sensuale e “inarrivabile” che ha dominato alcune delle precedenti versioni del calendario, le donne selezionate per Looking for Juliet non aderiscono a canoni estetici predefiniti, venendo anzi colte nei tratti più significativi della propria personalità e ritratte nell’atto di recitare, posare o cantare. Che sia fisica o caratteriale, la diversità è il concetto chiave che dona senso e fascino al progetto di Pirelli.

CALENDARIO PIRELLI 2020: LE PROTAGONISTE

Tra le più popolari c’è Emma Watson, l’attrice diventata nota per il suo ruolo in Harry Potter e La Bella e la Bestia, ma ancora di più per la sua lotta a favore dell’uguaglianza di genere e dei diritti delle donne: ambasciatrice delle Nazioni Unite, è stata una delle protagoniste della campagna #heforshe e al fianco di altri movimenti quali Time’s Up, fino alla costituzione di un fondo per le vittime di molestie sessuali. Un importante ruolo attivista lo gioca anche Yara Shahidi, attrice e modella americana che ha recitato in Black-his e Grow-his, contro i pregiudizi sugli afroamericani. È stata portavoce di DoSomething.org e delle campagne della Casa Bianca ai tempi di Obama. Una voce LGBT arriva invece da Indya Moore, la prima modella transessuale a sfilare per le grandi case di moda. Ma ci sono anche le cantanti, come la giovane catalana Rosalia o Chris Lee, cantautrice pop cinese, attrice, regista e portavoce della Loving Care Foundation di Yumi. All’appello anche le attrici Kristen Stewart, emersa nella saga Twilight, Claire Foy, giovane regina Elisabetta II nella serie The Crown, Mia Goth, la Joe di Nymphomaniac di Lars Von Trier e, infine, Stella Roversi come special guest, artista franco-italiana già modella per diverse campagne del padre Paolo.

-Giulia Ronchi

http://pirellicalendar.pirelli.com

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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