In questo video il nudo di donna di Tamara de Lempicka che fece scandalo
“La Belle Rafaëla” è stato realizzato da Tamara de Lempicka nel 1927 e lo scorso 24 giugno è stato venduto all’asta da Sotheby’s ad un prezzo record. Un video spiega l’eccezionalità di questo capolavoro Art Deco
Il nudo è sempre stato un soggetto presente nella storia dell’arte, ma solitamente è rimasto appannaggio maschile: pittori uomini erano infatti soliti ritrarre corpi maschili e femminili sin dall’età classica.
Sembra che la prima artista a delineare forme maschile prive di indumenti sia invece stata Suzanne Valadon sul finire dell’Ottocento. A rompere totalmente gli schemi è stata però Tamara de Lempicka con la sua La Belle Rafaëla.
La Belle Rafaëla: il nudo sensuale femminile diventa capolavoro
Realizzato nel 1927, questo olio su tela raffigura una donna distesa, voluttuosa, che mostra le sue forme in un atteggiamento provocante e disinibito, senza tuttavia scadere nella volgarità.
I toni in chiaroscuro della pelle sono incorniciati da un drappo scarlatto, come il rossetto sulle labbra carnose. Gli occhi chiusi e la torsione del corpo nudo, che non mostra nulla, ma lascia immaginare tutto, rendono La Belle Rafaëla un vero e proprio capolavoro di stile.
La femminilità della modella è esaltata dalle curve e dalle pieghe della carne, che trovano come unico elemento solido il ginocchio scultoreo in primo piano, sebbene la scena sia catturata totalmente dalle ombre dei seni e dalla bocca al centro di lineamenti perfetti.
Tamara de Lempicka e la sua musa
“È la donna più bella che abbia mai visto: enormi occhi neri, una bocca bellissima e sensuale, un corpo splendido. La fermo e le dico: ‘Mademoiselle, sono una pittrice e vorrei che posasse per me. Le dispiacerebbe farlo?’ Lei dice ‘Sì. Perché no?”: così ha raccontato la stessa Tamara de Lempicka il suo primo incontro con Rafaëla, giovane prostituta scoperta al Bois de Boulogne a Parigi.
Da allora la ragazza divenne musa e soggetto prediletto della pittrice, all’epoca già affermata e all’apice della sua carriera. Uno scandalo per l’epoca: una pittrice che ritrae un’altra donna in atteggiamenti esplicitamente sensuali, come a voler dichiarare al mondo dell’arte e non solo la relazione che le legava – nonostante l’artista fosse moglie e madre.
Rafaëla è stata infatti immortalata anche in altre opere della de Lempicka – La tunica rosa (1927), Il sogno (1927) per citarne alcuni -, ma ne La Belle Rafaëla ha esploso tutta la sua carica erotica. “I nudi saffici di Lempicka […] non ritraggono figure mitologiche idealizzate, ma donne contemporanee, colte in momenti di realistica complicità intima” spiega infatti lo storico dell’arte Furio Rinaldi.
L’asta dell’opera da Sotheby’s
Descritto dagli storici dell’arte come “uno dei nudi più straordinari del secolo” e “il più alto traguardo raggiunto dalla pittrice”, non sorprende che La Belle Rafaëla abbia rappresentato il lotto di punta dell’asta serale di arte moderna e contemporanea tenuta da Sotheby’s a Londra il 24 giugno, in collaborazione con la Ritz-Carlton Yacht Collection.
Partendo da una stima tra i 6 e i 9 milioni di sterline, pari a quasi 11 milioni di euro per la cifra maggiore, il dipinto è stato aggiudicato al prezzo recordi di oltre 10 milioni di dollari, dopo 40 anni dall’ultima vendita nel 1985, quando aveva raggiunto i 242 mila dollari.
Roberta Pisa
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