Riapertura Uffizi: il museo fiorentino registra oltre mille visitatori al giorno

Nonostante l’apertura solo nei giorni feriali e l’impossibilità di accogliere pubblico proveniente da altre regioni, le sale degli Uffizi si sono riempite fin da subito totalizzando una media di 1200 visitatori al giorno. Un dato che dimostra la centralità dei musei nella vita della comunità.

7.300 visitatori in sei giorni: è il dato riportato dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze che, dalla riapertura ufficiale – avvenuta giovedì 21 gennaio – hanno registrato un incremento giornaliero di pubblico. Un ritorno molto atteso, che avviene dopo 77 giorni di chiusura, “il più lungo silenzio, in Galleria, dalla fine della seconda guerra mondiale”, hanno precisato gli organizzatori. La riapertura delle porte del museo è stato quindi un momento di forte carica simbolica, tanto che è stato il direttore stesso a compiere questo gesto per accogliere i primi visitatori. Nella stessa mattinata, è giunta in visita anche la Ministra dell’Istruzione Azzolina, occasione in cui Eike Schmidt ha lanciato la provocazione: “se dovete marinare la scuola venite agli Uffizi. Qui si impara tantissimo”.

Uffizi, Sala 35 - Nuova sala di Leonardo. Courtesy Gallerie degli Uffizi

Uffizi, Sala 35 – Nuova sala di Leonardo. Courtesy Gallerie degli Uffizi

RIAPERTURA UFFIZI: I DATI GIORNO PER GIORNO

La riapertura dei musei è stata concessa nelle zone gialle, solo nei giorni feriali, in un momento in cui lo spostamento tra regioni – salvo per motivi di necessità – non è permessa. Un provvedimento che ha destato fin da subito preoccupazione e sollevato polemiche, data la difficoltà di garantire l’ingresso ad alcune categorie di persone (lavoratori in primis). Eppure, ciò che è accaduto alle Gallerie degli Uffizi durante i primi giorni di riapertura, ha oltrepassato i pronostici più ottimisti. Ecco i dati: il 21 gennaio, quando il direttore Eike Schmidt ha spalancato nuovamente il portone, le presenze sono state 776. Numero che il giorno successivo, 22 gennaio, è balzato a 1167, salendo martedì 26 gennaio a quota 1293 (il lunedì è il tradizionale giorno di chiusura del complesso museale). Il 27 i visitatori sono stati 1360, mentre giovedì 28 si è registrata una lieve flessione, con 1164 ingressi, subito interrotta il giorno dopo, venerdì 29, dal picco massimo di questi primi sei giorni di apertura: 1540 persone.

Il direttore Eike Schmidt nel Corridoio Vasariano di Gallerie degli Uffizi

Il direttore Eike Schmidt nel Corridoio Vasariano di Gallerie degli Uffizi

RIAPERTURA UFFIZI: I GRANDI NUMERI DEL PUBBLICO LOCALE

La media, quindi, è di oltre 1200 visitatori al giorno, un numero che assume una connotazione significativa considerando che si tratta di un pubblico fiorentino e toscano, il quale ha colto l’opportunità di visitare degli Uffizi in una veste totalmente diversa rispetto a quando, in epoca pre Covid, masse di turisti stranieri ne affollavano le sale, rendendone difficoltosa la visita. Si tratta di un dato incoraggiante, che dimostra un punto di svolta per l’identità dei musei: dopo anni di grandi flussi internazionali, questo è il momento di tornare ad essere i musei delle città e delle comunità, e instaurare un rapporto di lunga durata con il pubblico locale (tematica emersa recentemente anche durante il convegno MORE MUSEUM che ha raccolto gli interventi dei musei italiani).

Veduta della sala della Niobe agli Uffizi Gallerie degli Uffizi, Firenze

Veduta della sala della Niobe agli Uffizi
Gallerie degli Uffizi, Firenze

LA RIAPERTURA DEGLI UFFIZI SECONDO IL DIRETTORE SCHMIDT

Siamo veramente soddisfatti di questa risposta entusiasta da parte del pubblico, una partecipazione che testimonia come i musei siano parte imprescindibile dell’animo fiorentino e toscano”, così ha commentato l’affluenza di questi giorni il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Speriamo che la situazione dei contagi cali e che le misure del governo possano presto consentirci di restare aperti anche nei fine settimana”. E anche qui pare possibile tirare un sospiro di sollievo, vista l’attuale decrescita dei contagi che ha permesso alla quasi totalità delle regioni italiane di entrare in questi giorni in zona gialla, sancendo così la ripartenza delle attività culturali. Qui la guida di Artribune sulle più recenti riaperture.

– Giulia Ronchi

https://www.uffizi.it/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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