Apre a Milano FRENCH PLACE. Da Londra un modello di galleria con anche spazio per residenze ed eventi

Il nuovo spazio raccoglie l’eredità dell’esperienza londinese 9 French Place, e ne rappresenta la naturale evoluzione. In zona Dateo, dal 29 gennaio, tra mostre, residenze, video & public programme, e tanti eventi

La data inaugurale di FRENCH PLACE, in Via Carlo Goldoni 64, a Milano, è fissata per il 29 gennaio 2026. In zona Dateo, nello spazio distribuito su due livelli precedentemente adibito a ufficio, Marta Orsola Sironi e Mauro Mattei porteranno l’evoluzione del loro progetto londinese, secondo capitolo ideale – e naturale – di 9 French Place.

Nora Aurrekoetxea, Alfredo Rodriguez, Jack O’Brien, Latent Longing - In collaboration with Intersticio (Madrid), 7 – 24 July 2021, 9 French Place
Nora Aurrekoetxea, Alfredo Rodriguez, Jack O’Brien, Latent Longing – In collaboration with Intersticio (Madrid), 7 – 24 July 2021, 9 French Place

Il progetto FRENCH PLACE da Londra a Milano

Divisi nella vita e per lavoro tra Londra e Milano – insieme a Mattia Pozzoni, la coppia ha dato vita nel 2024 alla fiera d’arte contemporanea MEGA Art Fair – Sironi e Mattei hanno animato per diversi anni lo spazio espositivo allestito in una warehouse vittoriana di Shoreditch (già studio del fotografo Tim Walker), facendone un luogo di aggregazione, ricerca, promozione di giovani talenti: “Insieme abbiamo sostenuto tanti artisti alla prima esperienza londinese, da Steph Huang a Norberto Spina. Ma soprattutto abbiamo fatto in modo che il nostro spazio fosse incentrato sulla collaborazione, per favorire l’incontro tra artisti, e tra artisti e collezionisti”.
A febbraio 2024, l’esperienza di 9 French Place si è conclusa. E nell’ultimo anno la ricerca di un nuovo spazio, “per raccogliere l’eredità del progetto”, si è concentrata su Milano: “Avevamo voglia di essere nuovamente più presenti in Italia, dove negli anni abbiamo consolidato una grande rete di relazioni, e Milano ci ha sempre dato tanto. Sicuramente proseguiranno anche i nostri eventi a Londra, dove abbiamo intenzione di fare due mostre all’anno”.

Anna De Castro Barbosa, INSIDE AGAIN, 2025, Stainless steel, bell, lingerie, 28 x 12 x 9.2 cm 11.02 in. x 4.72 in. x 3.62
Anna De Castro Barbosa, INSIDE AGAIN, 2025, Stainless steel, bell, lingerie, 28 x 12 x 9.2 cm 11.02 in. x 4.72 in. x 3.62

FRENCH PLACE a Milano: incubatore del contemporaneo tra galleria e residenze

Il nuovo capitolo di FRENCH PLACE, però, porta in Via Goldoni: “Lo spazio sarà più di una galleria, una proto-istituzione tra la fondazione d’arte e un luogo di sperimentazione e incubazione di pratiche contemporanee. I collezionisti e i supporter che ci circondano e sostengono oggi vogliono avere un impatto diretto sul sistema dell’arte. Per questo i proventi della galleria sosterranno un art trust che ci permetterà di portare avanti un programma stabile di residenze, eventi e supporto alla ricerca sul contemporaneo”.
In tal senso, sarà funzionale la distribuzione degli ambienti, totalmente ristrutturati per rispondere alle nuove esigenze: al piano terra, con ampie vetrate, 100 metri quadri da sfruttare come spazio espositivo; al pieno seminterrato (con soffitti altri tre metri e mezzo), invece, uno studio per ospitare ogni mese un artista diverso in residenza, ma anche una viewing room che ospiterà il public programme e una libreria dedicata a pubblicazioni indipendenti internazionali. “Vogliamo essere un incubatore di esperienze, per questo avremo un ricco programma di talk, performance, proiezioni video già a partire dal mese di marzo, quando aprirà anche la libreria con edizioni di publishing house indipendenti internazionali. L’idea è quella di reinventare il format espositivo come qualcosa che non sia statico, e che risponda ai bisogni del momento. A New York stanno nascendo nuove gallerie in appartamento improntate all’incontro, a Londra sta avendo seguito il modello di collaborazione tra gallerie, noi vorremmo essere un connettore di realtà, favorire l’incontro”.

Matthias Odin, entre l'acte et le support (assisdeboutcouché) ramasse 2024-2025 chair found in a warehouse, welding, resin, plexiglass, tickets, LED string lights
Matthias Odin, entre l’acte et le support (assisdeboutcouché) ramasse 2024-2025 chair found in a warehouse, welding, resin, plexiglass, tickets, LED string lights

Le mostre e il public programme di FRENCH PLACE nella prima metà del 2026

Sul versante espositivo, il 2026 sarà scandito da due mostre collettive, “con gli artisti che abbiamo amato e supportato negli anni, con quelli che stiamo ancora seguendo, ma anche con chi sognavamo di collaborare”. Entrambe le mostre prenderanno tutti i 200 metri quadri di superficie, tra il piano terra e il livello inferiore: la prima inaugurerà lo spazio, a partire dal 29 gennaio, fino al 28 febbraio; la seconda aprirà all’inizio dell’estate, il 25 giugno.
Dal 29 gennaio fino all’11 febbraio, inoltre, si attiverà la viewing room, con la prima artista protagonista del video programme; mentre il 12 febbraio arriverà il prima artista in residenza, Matthias Odin, che il 12 marzo aprirà la sua mostra in galleria, con un lavoro site-specific. Poi French Place ospiterà la messicana Anna de Castro Barbosa, che a inizio maggio presenterà la sua mostra personale da noi. E si proseguirà per tutto l’anno con altri artisti, e molteplici eventi.

Livia Montagnoli

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