Il “giardino segreto” di Emiliano Ponzi al Fuorisalone per glo for art

L’installazione FLOWER UP inaugurata nel cuore di Brera è il nuovo capitolo del progetto itinerante di glo che promuove l’arte coinvolgendo i visitatori della design week. Il progetto ce lo racconta l’artista che di recente ha aggiunto una nuova freccia al suo arco: il pennello

Un giardino nascosto al quale si accede attraversando un tunnel – in cui danzano (e quasi vorticano) petali digitali – che esplode di colore rivelando un imponente albero-scultura di ferro, la cui fioritura ricorda metaforicamente quella dell’essere umano, quando si trova in un ambiente rilassante e può lasciarsi andare fino quasi a perdere l’orientamento. Si tratta dell’opera FLOWER UP, l’installazione firmata da Emiliano Ponzi (Reggio Emilia, 1978) in via Statuto 2 (al centro pulsante del Brera Design District) presentata nell’ambito del progetto glo for art

Emiliano Ponzi per glo for art. L’opera a più mani tra Milano e New York

L’artista – conosciuto per le illustrazioni prodotte a computer, raffiguranti scorci di vita quotidiana, spesso urbana (caratterizzate da pochi tratti eleganti ed essenziali), e da poco anche per una serie di tele di grandi dimensioni dipinte a mano –, ha realizzato FLOWER UP mediante un mix di tecniche analogiche e digitali con l’aiuto di una squadra multidisciplinare, sconfinando da un’arte a un’altra e da una sponda all’altra dell’Atlantico. “Una cosa che ho imparato facendo uno scaling up del mio lavoro è che da solo si possono fare tante cose ma non tutto, e che la comunione di idee e professionalità diverse porta sempre a risultati eccellenti”, spiega ad Artribune. “Ho avuto un team eccezionale: Cristiano Seganfreddo, l’editor di FlashArt, ha curato l’intero progetto e mi ha aiutato a trovare il giusto sentiero su cui incamminarmi per creare la giusta connessione con il committente dell’opera glo e la sua brand essence. Andrea Galloha trasferito alla perfezione la mia idea e i miei disegni in una scultura maestosa fatta di ferro pieno con base e foglie in acciaio zincato e verniciatura realizzata a mano con spray acrilico. Marco Rosella da New York (la città dove Ponzi ha aperto uno studio poco più di un anno fa, ndr) è partito dai miei disegni dei petali e ha generato i video loop che si estendono su due monitor paralleli lunghi dieci metri in un tunnel e che accompagnano il visitatore nella prima parte dell’installazione, quella più immersiva. Per fare questo i petali sono stati ridisegnati in 3D, moltiplicati e fatti muovere in maniera casuale attraverso ventole invisibili”. 

Emiliano Ponzi per glo for art. L’artista tra illustrazione e pittura 

Da passione giovanile la pittura è diventata un’attività quasi quotidiana per Emiliano Ponzi, che nel 2023 ha esposto in tre città italiane (Torino, Milano e Verona) per la mostra personale In principio era la fine. Nei suoi dipinti è possibile riconoscere la stessa precisione dei disegni digitali, con campiture di colore applicate all’interno di confini tracciati constrisce di nastro adesivo e un gusto per l’inquadratura fotografica che può ricordare Hopper e altri pittori della tradizione americana. “Io ho sempre pensato che lo scopo della vita fosse crescere. Più che pensarlo, l’ho sentito e quindi seguito”, chiarisce ancora l’artista. “È un tema di evoluzione: imparare cose nuove per arricchire la propria identità perché facendo questo la capacità di vedere il mondo e leggere se stessi in quello stesso mondo aumenta. Sicuramente riprendere la pittura in maniera professionale dopo 20 anni richiede un notevole sacrificio tecnico, cognitivo e anche posturale. Però il metodo di lavoro, il modo in cui l’immagine viene creata partendo da un’idea e poi delineando forme e colori in maniera sempre più precisa, è uguale sia che si dipinga una tela di 2 metri per 2 sia che si realizzi un’illustrazione. Lo sforzo creativo è il medesimo ma cambia solo l’output: un quadro ad acrilico oppure un file”.

Emiliano Ponzi per glo for art. Dalle strade e dalle piazze ai musei

glo for art nasce con l’obiettivo di democratizzare le espressioni artistiche contemporanee attraverso opere e installazioni con le quali il pubblico è chiamato a interagire. Il format del brand di BAT Italia ha già coinvolto alcuni nomi notidell’illustrazione, della street art e della scultura e, in alcuni casi, le loro opere sono andate ad alimentare importanti fondi pubblici: la Falena di Nico Vascellari – un grande sole dorato frutto dell’assemblaggio di tante falci, presentato in un primo tempo alla Darsena in occasione dell’iniziativa Il Mare a Milano – è entrata, per esempio, a far parte delle collezioni della Triennale di Milano e del MAXXI di Roma. “Vogliamo animare la scena culturale italiana promuovendo un’arte immersiva, condivisa, positiva in linea con i valori del nostro brand anche attraverso la visione moderna, fresca e avanguardista di artisti come Emiliano Ponzi e gli altri”, racconta l’Amministratore Delegato di BAT Italia Fabio de Petris. “Questo percorso diventa sempre più circolare grazie alla donazione alla comunità di opere realizzate da creativi di calibro internazionale. Sono opere che glo regala ai musei italiani affinché tutti possano fruire della bellezza artistica e contribuire alla creazione di un nuovo patrimonio culturale moderno”. 

Giulia Marani

FLOWER UP / Dal 15 al 21 aprile
glo Hub
Via Statuto 2, Milano

discoverglo.com
breradesigndistrict.it

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Giulia Marani

Giulia Marani

Giornalista pubblicista, vive a Milano. Scrive per riviste italiane e straniere e si occupa della promozione di progetti editoriali e culturali. Dopo la laurea in Comunicazione alla Statale di Milano si specializza in editoria a Paris X-Nanterre. La passione per…

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