Fotografia, arte contemporanea e moderna: un autunno di mostre al Museo Novecento di Firenze

Robert Mapplethorpe, Nico Vascellari, Cecily Brown sono solo un assaggio della grande stagione espositiva "Effetto Novecento" in concomitanza con la Florence Art Week

Una grande stagione espositiva autunnale si apre questo settembre al Museo Novecento di Firenze, complice il ritorno della Florence Art Week. In occasione della terza edizione della kermesse, che si terrà dal 29 settembre all’8 ottobre e di cui il Novecento sarà ancora una volta la punta di diamante, il museo ha infatti organizzato un ricco calendario di mostre di alto livello chiamato “Effetto Novecento” che spaziano dalla fotografia all’arte moderna, fino ad approdare ovviamente all’arte contemporanea, focus primario dell’appuntamento annuale.

Il museo Novecento ci offre anche per i prossimi mesi una proposta di elevata qualità con grandi nomi del panorama artistico contemporaneo confermando Firenze come una delle principali capitali dell’arte del nostro tempo“, ha commentato il sindaco Dario Nardella. “Dalle residenze artistiche ai progetti di mediazione fino alle grandi mostre che coinvolgeranno anche Palazzo Vecchio, Palazzo Medici Riccardi e museo Bardini e alla Florence Art Week che sta per iniziare, con una importante collaborazione tra pubblico e privato, siamo entusiasti di questo programma variegato che rinnoverà lo sguardo su Firenze e che ci permette di continuare a investire e a sperimentare nell’innovazione culturale”.

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Robert Mapplethorpe al Museo Novecento

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La mostra su Cecily Brown

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Depero per la prima volta a Firenze

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Nico Vascellari al Novecento di Firenze

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L’installazione di Namsal Siedlecki

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La mostra su Nathaniel Mary Quinn

Ad aprire le danze, il 23 settembre, è la mostra fotografica Beauty and Desire dedicata al maestro Robert Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989), a 40 anni dalla grande mostra del 1983 che per prima portò l’opera di Mapplethorpe a Firenze. Realizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation e la Fondazione Alinari per la Fotografia, la mostra sottolinea il legame della ricerca del fotografo newyorchese con la classicità (si vedano i nudi e le nature morte), inserendo allo stesso tempo le opere dell’autore in un dialogo diretto con le foto di Wilhelm von Gloeden (Wismar, 1856 – Taormina, 1931), tra i pionieri della staged photography, e una selezione di scatti dall’archivio Alinari. Curata dal direttore Sergio Risaliti insieme a Eva Francioli e Muriel Prandato, questa è la seconda grande mostra del museo dedicata alla fotografia.

Robert Mapplethorpe, Embrace, 1982, Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission
Robert Mapplethorpe, Embrace, 1982, Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

Seguirà, dal 30 settembre, un focus sulla pittura contemporanea al piano terra del museo, dedicato alla grande pittrice inglese Cecily Brown (Londra, 1969), attualmente protagonista di una mostra personale al Metropolitan Museum di New York. Il progetto, sempre a cura del direttore Risaliti, raccoglie più 30 lavori perlopiù inediti, tra cui dipinti e opere su carta, nati da una riflessione attorno al topos delle Tentazioni di Sant’Antonio, soggetto indagato da grandi nomi come Michelangelo Buonarroti, Hieronymus Bosch, Paul Cézanne e Odilon Redon. Da qui la scelta del titolo Torments, Temptations, Trials and Tribulations, che evoca le battaglie spirituali del santo. La mostra, che proseguirà nel Museo di Palazzo Vecchio con una singola posta nel Camerino di Bianca Cappello, porterà anche all’esposizione eccezionale di una versione su tavola di epoca rinascimentale delle Tentazioni di Sant’Antonio di Scuola fiamminga (oggi in collezione privata).

Cecily Brown
Cecily Brown

Sempre un progetto del Museo Novecento, anche se esposta a Palazzo Medici Riccardi, è la mostra Cavalcata Fantastica, curata da Sergio Risaliti ed Eva Francioli. Questa esposizione, in apertura il 28 settembre, consentirà di presentare per la prima volta a Firenze l’opera del maestro futurista Fortunato Depero, che ha saputo coniugare l’elemento popolare a una fervida immaginazione figurativa, la grafica da fumetto a quella dei cartoni animati, temi della contemporaneità a motivi tradizionali come quello del cavallo, che attraversa la storia dell’arte fin dall’antichità. Il progetto prende avvio dalla presenza, nelle collezioni del Novecento, del capolavoro del 1932 Nitrito in velocità (1932), già parte delle Collezioni Civiche.

Fortunato Depero Nitrito in velocita © Museo Novecento Fotografia, arte contemporanea e moderna: un autunno di mostre al Museo Novecento di Firenze
Fortunato Depero, Nitrito in velocità © Museo Novecento

Dopo la personale Melma al Forte Belvedere (aperta a giugno e visitabile fino al prossimo 8 ottobre) Nico Vascellari continua a lavorare su Firenze portando in città diversi interventi site-specific. Tra le location di primo piano, come Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio, ci sarà anche il Museo Novecento, che l’8 dicembre presenterà una selezione di video realizzati dall’artista negli ultimi anni, con una mostra a cura di Stefania Rispoli.

Nico Vascellari. Melma. Installation view della mostra, Forte Belvedere Firenze, 2023 Ph. Ela Bialkowska OKNO studio Courtesy of Museo Novecento Firenze
Nico Vascellari. Melma. Installation view della mostra, Forte Belvedere Firenze, 2023 Ph. Ela Bialkowska OKNO studio Courtesy of Museo Novecento Firenze

Dal 5 ottobre il chiostro del Museo Novecento ospiterà Endo dell’artista americano Namsal Siedlecki (Greenfield, USA 1986), una nuova grande installazione scultorea pensata per il cortile rinascimentale delle ex-Leopoldine. Questa non è che l’ultima di una serie di produzioni realizzate in Italia e in Toscana di Siedlecki, che vive e lavora a Seggiano, un comune italiano di quasi mille abitanti in Val d’Orcia. La sua installazione al Museo Novecento, curata da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è concepita in stretto dialogo con il chiostro dell’edificio, interpretato come un “ventre” all’interno del quale energia e materia si rigenerano.

MAXXI BVLGAR Prize Namsal Siedlecki ph.Daniel Richard Passafiume
MAXXI BVLGAR Prize Namsal Siedlecki ph.Daniel Richard Passafiume

Il 7 ottobre aprirà quindi al pubblico la mostra del pittore statunitense Nathaniel Mary Quinn (Chicago, 1977), noto per i suoi ritratti grotteschi e iperrealistici e i collage sulla scia delle avanguardie storiche. Split Face, questo il nome dell’esposizione, è la prima monografica dell’artista in Italia, che offrirà al pubblico la possibilità di conoscere una serie di dipinti recenti e inediti (dallo studio e da collezioni pubbliche e private), posti a confronti con le opere della ritrattistica rinascimentale e novecentesca, coinvolgendo anche il Museo Stefano Bardini. Come nelle passate incursioni di John Currin, Gleen Brown, Luca Pignatelli, Anj Smith, Emiliano Maggi e Rachel Feinstein, il Museo Novecento rinnova così il dialogo tra i capolavori conservati nei musei civici e le ricerche più avanzate in campo figurativo, tra cui si ascrive quella di Quinn.

Nathaniel Mary Quinn, Terry, 2016
Nathaniel Mary Quinn, Terry, 2016
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Robert Mapplethorpe al Museo Novecento

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La mostra su Cecily Brown

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Depero per la prima volta a Firenze

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Nico Vascellari al Novecento di Firenze

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L’installazione di Namsal Siedlecki

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La mostra su Nathaniel Mary Quinn

Giulia Giaume

www.museonovecento.it

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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