Collaborazioni arte-imprese. Al via con Francis Offman la prima edizione dell’Arcolaio Art Prize

Promosso dall’azienda tessile abruzzese Arcolaio, il progetto nasce nel segno dell’incontro tra arti visive e design, avvalendosi della collaborazione con l’artista Francis Offman e prendendo vita con un premio e una residenza

Tra le tante e variegate forme di collaborazione tra arte e impresa c’è spesso la strada della commissione di opere legate ai percorsi produttivi e originate da una stretta quanto significativa relazione tra i contesti imprenditoriali e la ricerca artistica. Al debutto proprio lungo questa traiettoria arriva la prima edizione dell’Arcolaio Art Prize, ideato dall’azienda tessile abruzzese Arcolaio S.r.l. e affidato alla curatrice Serena Schioppa in collaborazione con Giulia Floris. Il primo artista invitato a partecipare al premio, e alla residenza a quello collegata, è Francis Offman (Butare, 1987; vive e lavora a Bologna), al lavoro sul territorio proprio in questi giorni.

Arcolaio S.r.l. Courtesy Arcolaio
Arcolaio S.r.l. Courtesy Arcolaio

La prima edizione dell’Arcolaio Art Prize

Il premio è stato ideato dall’azienda tessile Arcolaio, con sede a San Nicolò a Tordino (TE) e specializzata in tessitura jacquard, alla fine del 2023, in occasione del 70° anno dalla fondazione. L’obiettivo? Dare l’opportunità a un artista visivo di “ideare un’opera d’arte attraverso le risorse e il sapere tecnico dell’Arcolaio”, spiegano gli organizzatori, “dando vita ad una creazione in linea con i valori di legame con il territorio e sostenibilità dei materiali che l’azienda promuove”.
Con la prima edizione di debutto del 2024 e immaginato per vivere ed evolversi in futuro e nel lungo termine, l’Arcolaio Art Prize ha articolato i suoi primi passi attraverso l’invito al noto artista ruandese, che, dopo un periodo di ricerca già avviato la scorsa primavera, è proprio in questi giorni nel pieno di una residenza sul territorio abruzzese del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, per mettere a punto una nuova opera ispirata al mondo di Arcolaio. A partire dall’estate saranno poi definiti anche diversi momenti in cui restituire e presentare al pubblico i risultati di questa forma di contemporaneo mecenatismo.

La collaborazione tra l’azienda Arcolaio e l’artista Francis Offman

Con una storia lunga settant’anni, l’azienda Arcolaio, avviata nel 1953, arriva oggi alla terza generazione ed è guidata dalle tre sorelle Olga, Mariana e Mariachiara Perticara, nipoti dei fondatori Lucia e Antonio. È stata proprio Olga, CEO dell’impresa, a orientarsi verso un dialogo con il mondo dell’arte, che trova ora corpo nell’Arcolaio Art Prize e nella sua prima edizione “pilota”, su invito, per riuscire a dare una impronta iniziale ai suoi sviluppi. Lasciando poi che questo percorso si evolva naturalmente nelle stagioni future e si espanda, anche tramite call dedicate e relazioni e partnership, sul territorio e nell’arte, che contribuiscano al consolidamento e alla crescita del premio e delle sue opportunità.
“Ci ha mosso sempre un’esigenza di coerenza con quello che siamo e con i nostri valori, ma anche un bisogno di crescita, personale prima di tutto” racconta Olga Perticara “cercando un confronto con visioni e linguaggi diversi dai nostri: nell’aprirsi al nuovo, a ciò che non ci appartiene – forti delle nostre radici – abbiamo sempre riconosciuto una ‘bussola valoriale’ che probabilmente ci ha portato alle esperienze più entusiasmanti di questi anni. Credo che a questo atteggiamento sia riconducibile la nascita di un progetto come Arcolaio Art Prize”.

Francis Offman, Untitled, 2022-2023, inchiostro, acrilico, cotone 100%, fondi di caffè, gesso di Bologna su lino, cm 200x255. Courtesy l'artista e P420, Bologna. Photo Carlo Favero
Francis Offman, Untitled, 2022-2023, inchiostro, acrilico, cotone 100%, fondi di caffè, gesso di Bologna su lino, cm 200×255. Courtesy l’artista e P420, Bologna. Photo Carlo Favero

La residenza e la commissione artistica di Francis Offman per Arcolaio

La collaborazione di Arcolaio con gli artisti non è iniziata solo in quest’ultimo anno, ma affonda le sue radici nella produzione stessa dell’azienda, che ha sempre cercato nell’arte visiva nuove visioni e suggestioni. “Circa dieci anni fa abbiamo cominciato a lavorare con artisti che mai si erano confrontati con il mondo della tessitura e credo che da questa collaborazione sia nato qualcosa di originale, autentico”, continua Perticara, “che ha segnato il nostro percorso e il loro”. Proprio in questo solco si può allora comprendere meglio quanto naturale e organico sia il progetto che ora viene portato avanti da Offmann.
La sua opera sarà infatti realizzata in tessitura jacquard, la cifra dell’azienda appunto, e sarà poi accompagnata dalla messa in produzione di una capsule collection firmata Arcolaio e ispirata alla pratica dell’artista. “Arcolaio Art Prize ha l’ambizione di continuare a creare questa ricchezza reciproca: da un lato continuare a dare all’azienda l’opportunità di lavorare con chi ha visioni più ampie delle nostre, dall’altra offrire agli artisti la possibilità di accedere a strumenti non così scontati in campo artistico”, è ancora il commento di Olga Perticara. A evidenziare, in un connubio dinamico tra arte e design, tradizione e nuove tecnologie, questo doppio movimento, in cui l’arte visiva si lascia ispirare dai nuclei produttivi e l’impresa assorbe ispirazioni dalla ricerca artistica.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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