Le mostre da vedere nell’estate 2023 in Valle d’Aosta

Un itinerario alla scoperta delle mostre nei siti storici più belli della Valle d’Aosta. A partire da Almost True di Sarah Ledda al Castello Gamba di Châtillon

In occasione di Culturété, la rassegna di eventi culturali che fino al 31 agosto anima i castelli valdostani con concerti al tramonto e atelier dove esprimersi con gli acquerelli, la fotografia e il disegno, un itinerario alla scoperta delle sue mostre più belle. Dall’indagine su come il cinema hollywoodiano abbia plasmato il nostro immaginario – con la mostra Almost True di Sarah Ledda al Castello Gamba di Châtillon – ai fumetti di Giuseppe Camuncoli e Adrian Tranquilli nella sede della Fondazione Natalino Sapegno, la Tour de l’Archet, situata nell’affascinante castello di Morgex, eccone una selezione.

Claudia Giraud

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Almost True di Sarah Ledda – Castello Gamba di Châtillon

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Photoansa / Wildlife Photographer of The Year / The Misfits – Forte di Bard

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Joan Miró – Museo Archeologico Regionale di Aosta

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Robert Capa – Centro Saint Benin di Aosta

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La Danza dei ghiacciai – Les Maisons de Judith Pra Sec Val Ferret Courmayeur

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Crossover. Supereroi in Torre – Tour de l’Archet Castello di Morgex

L’artista valdostana indaga il rapporto dialettico tra fiction e realtà: i suoi quadri, come fotogrammi, colgono l’essenza di un lessico universale, raccontando la formazione dell’identità femminile attraverso personaggi cinematografici e televisivi. L’esposizione, curata da Ivan Quaroni, ripercorre la poetica di Sarah Ledda (Aosta, 1970) attraverso circa trenta dipinti della sua produzione recente che attinge all’immaginario cinematografico e televisivo, e in particolare al repertorio del cinema classico hollywoodiano. Scorrendo le immagini di film classici e vecchie serie televisive, l’artista seleziona e isola singoli frame per trasfigurarli attraverso la pratica della pittura. In questo modo, l’immagine rubata al vecchio film – sia essa quella del volto di una diva di Hollywood come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Liz Taylor o Judy Garland, o quella della giovane Inger Nilsson nei panni di Pippi Calzelunghe – non appartiene più solo all’artista che la interpreta, ma diventa un codice universale, riconoscibile da chiunque.

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Sarah ledda, Exposed, 2023
Sarah ledda, Exposed, 2023

Il principale polo culturale della Valle d’Aosta trasforma in una mostra gli scatti contenuti nell’edizione 2022 del volume fotografico PhotoAnsa. Guerra, politica, sport, disastri climatici, spettacolo, cosmo e arte sono i temi scelti dalla principale agenzia di informazione italiana per far rivivere in uno scatto fotografico i momenti salienti del 2022. Una selezione di oltre cento immagini della diciottesima edizione della pubblicazione è esposta all’interno delle sale dell’Opera Mortai della fortezza. PhotoAnsa si aggiunge ad altre due importanti mostre fotografiche in corso presso Forte di Bard: Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra, e The Misfits by Magnum Photographers, la mostra fotografica dedicata al dietro le quinte del leggendario film Gli Spostati diretto dal regista John Huston e interpretato da Marilyn Monroe, Clark Gable e Montgomery Clift.

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Roman Pilipey, Blindati russi distrutti nelle strade della città riconquistata dall'esercito ucraino, EPA ANSA, Bucha, Ucraina, 6 aprile 2022
Roman Pilipey, Blindati russi distrutti nelle strade della città riconquistata dall’esercito ucraino, EPA ANSA, Bucha, Ucraina, 6 aprile 2022

Il Museo Archeologico Regionale di Aosta presenta al pubblico una mostra inedita su Joan Miró (Barcellona, 1893 – Palma di Maiorca, 1983), uno dei massimi protagonisti dell’arte del secolo scorso. Il percorso espositivo delinea la figura dell’artista-uomo, sfiorando le peculiarità della sua persona, dalle convinzioni ecologiste (che oggi chiameremmo di “sostenibilità ambientale”) all’impegno nella lotta antifascista, dall’esigenza fortissima di libertà alla sua ribellione verso ogni forma di tirannia, fino alla sua capacità di intrecciare arti lontane come la poesia, la scultura, il teatro, la fotografia. Le sezioni della mostra mettono in evidenza il triplice impegno morale di Miró: il rispetto per la natura, la libertà politica e l’innovazione del linguaggio artistico.

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Joan Mirò, Senza titolo (a sinistra), senza data, olio e matita su compensato, 100x64,5 cm. Senza titolo (a destra), 1979, olio su tela, 66x55,5 cm. Courtesy Fondazione Pilar e Joan Mirò, Mallorca
Joan Mirò, Senza titolo (a sinistra), senza data, olio e matita su compensato, 100×64,5 cm. Senza titolo (a destra), 1979, olio su tela, 66×55,5 cm. Courtesy Fondazione Pilar e Joan Mirò, Mallorca

Al Centro Saint-Bénin, fino al 24 settembre 2023 sono esposte oltre 300 opere, selezionate dagli archivi dell’agenzia Magnum Photos, che coprono la produzione del celebre fotografo Robert Capa (Budapest, 1913 – Vietnam, 1954), dagli esordi del 1931 alla morte avvenuta – per lo scoppio di una mina – nel 1954 in Indocina. Il visitatore potrà ammirare le immagini di guerra che hanno forgiato la leggenda di Capa, ma non solo. Nei reportage del fotografo, come in tutta la sua opera, esistono quelli che Raymond Depardon chiama “tempi deboli”, contrapposti ai tempi forti che caratterizzano le azioni. I tempi deboli ci riportano all’uomo, Endre Friedmann, vero nome di Capa, alla sua sensibilità verso le vittime e i diseredati, al suo percorso personale dall’Ungheria in poi. Immagini che lasciano trapelare la complicità e l’empatia del fotografo rispetto ai soggetti ritratti, soldati ma anche civili, sui terreni di scontro.

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Robert Capa, Tour de France, July 1939. Courtesy International Center of Photography Magnum Photos
Robert Capa, Tour de France, July 1939. Courtesy International Center of Photography Magnum Photos

I ghiacciai, nel loro andamento lento, scoprono e coprono la terra, seguendo il loro tempo e il loro spazio, così lontano da quello che consideriamo nostro. Questa danza dei ghiacciai è ben evocata da Stefano Cerio, Massimo Sacchetti e Michel Vecchi, tre artisti contemporanei il cui lavoro profuma di neve, ghiaccio, bosco e pane. Nella favolosa cornice delle baite settecentesche della Valle Ferret, anche quest’anno l’Associazione culturale Monte Bianco Montagna Sacra presenta opere d’arte che in diverso modo suscitano stupore, richiamando il visitatore a una nuova consapevolezza di fronte alla bellezza della Natura. La selezione delle opere è stata curata da Glorianda Cipolla che dal 2014, con Monte Bianco Montagna Sacra, prosegue il dialogo spirituale ed emozionale tra l’arte contemporanea e l’ambiente ascetico della montagna.

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Stefano Cerio, Reportage, La Danza dei Ghiacciai, Les Maisons de Judith Pra Sec, Val Ferret, Courmayeur, 2023
Stefano Cerio, Reportage, La Danza dei Ghiacciai, Les Maisons de Judith Pra Sec, Val Ferret, Courmayeur, 2023

Nella sede della Fondazione Natalino Sapegno, la Tour de l’Archet, situata nell’affascinante castello di Morgex in Valle d’Aosta, sarà ospitata dal 3 agosto al 17 settembre 2023 la mostra Crossover. Supereroi in Torre. Si tratta di un progetto site-specific con le opere degli artisti Giuseppe Camuncoli e Adrian Tranquilli, a cura di Enrico Fornaroli, professore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e direttore artistico del Biblio-Museo del Fumetto Demetrio Mafrica. Proprio all’interno della Tour de l’Archet, edificio risalente al 998 d.C., dal 2010 la Fondazione Natalino Sapegno conserva un ricchissimo fondo di oltre 80mila volumi dei quali 30mila di albi a fumetti, che ha organizzato allestendo il Biblio-Museo del Fumetto Demetrio Mafrica: uno spazio a metà fra una biblioteca e un museo. In questo contesto si inserisce la mostra che mira a valorizzare non solo le opere degli artisti coinvolti, ma anche il monumento che ospiterà l’esposizione, con installazioni e interventi site-specific, sia all’interno che all’esterno dell’edificio storico, creando un connubio tra passato e presente, tra storia e arte contemporanea.

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Adrian Tranquilli, These Imaginary Boys, 2004, installation view at Tour de l’Archet, Castello di Morgex, Aosta, 2023
Adrian Tranquilli, These Imaginary Boys, 2004, installation view at Tour de l’Archet, Castello di Morgex, Aosta, 2023
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Almost True di Sarah Ledda – Castello Gamba di Châtillon

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Photoansa / Wildlife Photographer of The Year / The Misfits – Forte di Bard

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Joan Miró – Museo Archeologico Regionale di Aosta

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Robert Capa – Centro Saint Benin di Aosta

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La Danza dei ghiacciai – Les Maisons de Judith Pra Sec Val Ferret Courmayeur

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Crossover. Supereroi in Torre – Tour de l’Archet Castello di Morgex

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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