Arte in Vigna in Franciacorta grazie a Ca’ del Bosco e l’Accademia di Belle Arti di Brescia

Tutelare il territorio con l’arte è l’obiettivo del progetto realizzato dalla storica cantina con dall’Accademia di Belle Arti bresciana, coinvolgendo i giovani artisti locali

Ca’ del Bosco è un’azienda vitivinicola italiana nata a metà degli anni Sessanta nel cuore della Franciacorta, la zona collinare tra Brescia e il Lago d’Iseo. La storica cantina – oggi famosa in tutto il mondo – è stata tra le prime in Italia a varare un progetto di mecenatismo artistico. Già negli anni Ottanta, infatti, l’azienda aveva introdotto le prime opere d’arte nel paesaggio di Erbusco: si tratta di quello che oggi è il grande parco delle sculture, con numerose opere d’arte site-specific che gli artisti coinvolti hanno realizzato lasciandosi ispirare dalla visita in cantina. Sculture di Igor Mitoraj (Oederan, 1944 – Parigi, 2014), Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 1926), Stefano Bombardieri (Brescia, 1968) e Mimmo Paladino (Paduli, 1948) tra gli altri, raccontano di un’arte capace di accarezzare le vigne e farsi portavoce delle esigenze e dei valori del territorio. Oggi l’azienda concretizza un nuovo progetto artistico, Arte in vigna, un percorso immersivo creato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.

Arte in vigna a Ca’ del Bosco 

Sono 23 i totem che supportano le opere d’arte realizzare dagli studenti dell’Accademia per le vigne di Erbusco. I totem, realizzati in acciaio corten, sono stati progettati dall’architetto locale Gabriele Falconi, che da sempre lavora con l’architettura, il design e l’ambiente naturale. Tutte le strutture hanno una forma triangolare: questo per avere due lati che rappresentano il vigneto di appartenenza e un QR code di approfondimento, e una terza superfice che ospita le opere realizzate dagli studenti, tutte permanenti. Sono quaranta i giovani artisti coinvolti, che per Arte in vigna hanno anche creato un sito internet ad hoc che racconta il progetto e presenta il lavoro svolto da ciascuno, in lingua italiana e inglese. “Siamo orgogliosi di essere arrivati fino a qui; il progetto Arte in vigna non solo ha reso i nostri studenti protagonisti di un messaggio importante, ma li ha messi alla prova, mostrando loro che cosa significa confrontarsi con un committente importante come Ca’ del Bosco”, racconta Benedetta Albini, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Brescia. 

Ca’ del Bosco. La prospettiva futura e la salvaguardia del territorio 

La storica azienda mira alla salvaguardia del territorio con una finalità ben precisa: preservare ed educare le generazioni future al rispetto per l’ambiente e per la cultura. 

“Si tratta di un progetto che nasce con una doppia finalità. Da sempre credo nel linguaggio espressivo dell’arte. Unire il potere dell’arte alla nostra ferma convinzione che l’agricoltura biologica certificata sia la strada migliore da intraprendere per salvaguardare la Franciacorta rappresenta il nostro modo di dire grazie a questo territorio che tanto ci ha donato. Dare la possibilità a giovani artisti di interpretare liberamente la natura, il territorio e gli elementi che lo costituiscono attraverso diverse arti e stili, ci permette di ricambiare questa generosità, sottolineando il nostro forte senso di appartenenza a questa terra”, racconta Maurizio Zanella, Presidente di Ca’ del Bosco e figlio della fondatrice, Annamaria Clementi Zanella

Gloria Vergani 

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