A Milano continua la riscoperta della pittura di Francesco Somaini

Nella Fondazione a lui dedicata vanno in mostra i dipinti degli Anni Cinquanta e Sessanta dello scultore lombardo. Studi su una forma che rimane aperta, pronta allo scambio con la dimensione plastica e con quella monumentale

L’antologica in tre sedi dello scorso anno ha riportato definitivamente all’attenzione del pubblico l’opera di Francesco Somaini (Lomazzo, 1926 ‒ Como, 2005), scultore dal percorso autonomo ed eccentrico, molto più sperimentale di quanto sia stato fin qui considerato. Ora la Fondazione a lui dedicata prosegue l’opera di approfondimento con una mostra dedicata alla sua pittura, da lui praticata negli Anni Cinquanta e Sessanta.
Anche qui le categorie sono aleatorie: il mezzo espressivo non viene praticato in sé, ma come parte di un progetto totale. Non si tratta di opere riducibili a bozzetti, né di una produzione parallela, ma di elementi costitutivi di una ininterrotta ricerca sulla forma che rimane costantemente e costitutivamente aperta (nonché sui materiali e sui mezzi espressivi).

Francesco Somaini, Studio per una scultura, 1956. Photo Cesare Somaini, Milano. Courtesy of Archivio Francesco Somaini

Francesco Somaini, Studio per una scultura, 1956. Photo Cesare Somaini, Milano. Courtesy of Archivio Francesco Somaini

LA MOSTRA SU SOMAINI A MILANO

Riflessioni ex ante, simultanee oppure ex post sulle dinamiche concretizzate anche in scultura, i suoi dipinti e graffiti su tavola, le tele e le lamiere trovano in mostra un confronto indispensabile e inevitabile con i disegni e, appunto, con le sculture.
I tratti stilistici sono solo in apparenza appartenenti all’atmosfera generale di quell’epoca, il cui tono era dettato dall’Informale: ci si immerge in un periodo di intensa sperimentazione, prodromo dei progetti di arte pubblica e dei felicemente inclassificabili disegni che Somaini realizzerà nei periodi successivi.

Stefano Castelli

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Stefano Castelli

Stefano Castelli

Stefano Castelli (nato a Milano nel 1979, dove vive e lavora) è critico d'arte, curatore indipendente e giornalista. Laureato in Scienze politiche con una tesi su Andy Warhol, adotta nei confronti dell'arte un approccio antiformalista che coniuga estetica ed etica.…

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